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Tantissimi prodotti sul mercato, ma qual è quello giusto?
Il pavimento laminato è ormai diffusissimo in tutti gli store dedicati al fai da te e bricolage, ma con il tempo è diventato un must have anche per negozi specializzati nelle pavimentazioni.
Vediamo insieme tutte le caratteristiche!
Nato durante gli anni 90, è stato inizialmente concepito per risolvere problemi di rivestimenti fieristici e ristrutturazioni veloci. Entrambi, fanno parte della categoria di ristrutturazioni veloci ed economiche, pertanto con il tempo questo tipo di materiale è stato acquisito anche nei lavori edili per privati e strutture commerciali.
Molto utile per chi deve ricoprire vecchi pavimenti senza dover demolire, il laminato è emerso come miglior compromesso, con una forte espansione.
Anche la praticità nell’uso ha determinato un’importante caratteristica: facile e veloce da posare, semplice da mantenere nel tempo con tantissime colorazioni disponibili sul mercato, che possono seguire le “mode” del momento. Cosa che un parquet tradizionale, non ha modo di fare! Insomma, un pavimento flottante di tutto rispetto!
Se sei una persona attenta all’ecosostenibilità ed all’ecologia, questa soluzione potrebbe essere fatta apposta per te: i laminati contengono molto legno all’interno degli strati di cui sono composti. Quest’ultimo, essendo un materiale organico, rende il pavimento in laminato, completamente allineabile alle concezioni di strutture e ambienti sostenibili.
Di cosa è fatto?
Ora dedichiamo qualche riga alle caratteristiche tecniche di cui è importante essere a conoscenza, quando si parla di laminato.
Infatti, questo prodotto è composto da più strati di diversa derivazione e con peculiarità funzionali precise: ognuno di loro incide sulla qualità del prodotto finito e ovviamente anche la fascia di prezzo dove si colloca. Con un’anima di fibra di legno ad alta o media densità (HDF o MDF a seconda della qualità di laminato) e un profilo ad incastro che permette la posa senza colle, ossia flottante. I materiali di cui è composto, come detto prima, sono molto importanti perché essendo flottante ed essendo costituito di legno (materiale vivo), ha necessità di muoversi attraverso le dilatazioni del materiale, ma allo stesso tempo deve anche garantire stabilità e resistenza.
Vediamo nel dettaglio gli strati:
Altri due attributi fondamentali per la scelta del prodotto sono la classe d’uso e la resistenza all’abrasione. Entrambi i valori sono comunicati tramite dei simboli molto chiari, che devono essere presenti nelle confezioni del pavimento.
La prima, trasmette il luogo per cui il laminato è stato concepito: se il simbolino è una casetta vuol dire che è studiato appositamente per essere inserito in ambienti domestici con basso calpestio. Al contrario, se l’icona rappresenta un edificio commerciale, il prodotto è indicato per essere usato all’interno dello stesso.
Inoltre sono presenti delle figure di persone: queste indicano il grado di utilizzo. Nel dettaglio se le sagome hanno dei numeri come 21, 22, 23 l’uso è casalingo, invece per numeri 31, 32, 33 l’uso è professionale o commerciale. Più precisamente stanno a significare la resistenza del pavimento al passaggio delle persone: da normale ad intenso.
La seconda, è la resistenza all’abrasione che si rifà ad una norma europea e quindi dei valori univoci per tutta la zona geografica. Nel dettaglio si vuole indicare per livelli, l’uso che può sopportare il prodotto finito.
Si va per livelli dal AC1 – il più basso – al AC6, il più alto.
In base alla categoria, varia anche lo spessore: infatti si possono trovare laminati di 6mm a quelli da 12mm – in Italia.
Solitamente il primo è dedicato a pavimentazioni fieristiche o comunque temporanee e quindi non viene indicato per rivestire case né, a maggior ragione, ad uffici o attività commerciali. Per uso domestico, solitamente viene consigliato un prodotto a partire dai 7 mm con livello di resistenza AC4 – almeno. Se invece ti stai informando per l’ambito professionale, meglio optare per un AC5 o AC6.
Consigli di stile
Ma la scelta del pavimento non è mai semplice. Come fai ad immaginarti abbinamenti, accostamenti e resa finale?
La maggior parte delle volte, il laminato presenta stampe che riproducono le vene e l’effetto del parquet più tradizionale. Le tonalità del legno sono limitate alle peculiarità della materia prima, limite che il pavimento laminato ha abbattuto viste le possibilità cromatiche pressoché infinite.
Ma il colore non è tutto: infatti la resa è data non solo da questioni cromatiche, ma anche di forma! Lunghezza e larghezza delle doghe e direzione di posa sono dettagli che fanno la differenza. Anche la presenza di venature, di nodi o bisellature condurranno ad un risultato più o meno rustico, più o meno moderno.
Le domande importanti a cui darti risposta sono: voglio rendere l’ambiente più luminoso? Rendere più grande una stanza piccina oppure un pavimento sottotono per dare risalto all’arredo d’antiquariato?
Qua sotto abbiamo raccolto qualche consiglio che ci sentiamo di darti a proposito della scelta del pavimento, non solo riguardo i laminati:
Manutenzione
E' bene scegliere un prodotto di qualità, ma è la manutenzione il segreto di tutto. Seguire le indicazioni dei produttori o dei rivenditori è importante per avere un prodotto pari al nuovo, almeno per il tempo più lungo possibile!
I laminati devono essere puliti con prodotti non aggressivi e con prodotti non abrasivi, altrimenti si danneggerebbe il primo strato trasparente. Acqua abbondante, non fa bene a questo tipo di rivestimento, strizza bene il panno prima di appoggiarlo a terra. I cattura polvere, panni in microfibra e prodotti appositi, sono il miglior trio per pulire e mantenere giovani i laminati.
Ora sei pronto per andare in punto vendita e scegliere quello che valorizza più i tuoi ambienti. Ti aspettiamo!