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Come trattare il legno impregnato in autoclave | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Banner_630x467px_legno-autoclave_1_12209_1.jpg | Addio a macchie verdi e azzurre! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-trattare-il-legno-impregnato-in-autoclave | 12209 |
COME TRATTARE IL LEGNO IMPREGNATO IN AUTOCLAVE
Addio a macchie verdi e azzurre! Avete mai notato una sorta di macchie tendenti al verde o all’azzurro su arredi come, ad esempio, tavoli e panche o su oggetti utili per il giardinaggio in legno, spesso di pino o abete, appena acquistati? Niente paura è più che normale ed ora ti spiegheremo il motivo e delle strategie su come farle sparire all’istante. La causa di queste macchioline colorate è dovuta al trattamento del legno impregnato in autoclave. Il trattamento del legname impregnato in autoclave consiste in un’ottima tecnica per poter utilizzare al meglio negli spazi esterni i tuoi prodotti.
![]() ![]() ![]() Detto ciò, capiamo che le macchie verdi/azzurre presenti sul legno sono provocate da questo trattamento e non dovute a danneggiamenti o muffe, questo dovrebbe farci capire che il prodotto in legno che abbiamo acquistato sarà resistente e soprattutto durevole nel tempo. Il risultato ottenuto apparirà all’occhio antiestetico, ma non siate timorosi, sarà solo questione di tempo! Infatti, se l’idea di avere un oggetto con questo tipo di macchie non vi aggrada potrete rimediare in due modi facili e poco impegnativi:
Ora fai un bel sospiro di sollievo e decidi quale delle due opzioni scegliere! |
Manutenzione laghetto artificiale | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Banner_630x467px_12132_1.jpg | Semplici e poche mosse per tenerlo pulito! | https://www.eurobrico.com/it/blog/manutenzione-laghetto-artificiale | 12132 |
MANUTENZIONE LAGHETTO ARTIFICIALE: NON È MAI STATO COSÌ SEMPLICE Ecco come mantenere l'acqua pulita del tuo laghetto artificiale in poche e semplici mosse! Si sa che una volta creato il proprio laghetto artificiale si desidererebbe non metterci più mano, ma ahimè non è così. Scopriamo insieme qualche trucchetto facile e veloce per garantirne la pulizia. ![]() Svuotare il laghetto
Per pulire più a fondo il tuo laghetto artificiale avrai bisogno di compiere quest’azione se pur più complessa periodicamente in base alla grandezza e al numero di animali o piante acquatiche al suo interno.
Al fine di svolgere al meglio lo svuotamento ecco a te elencati alcuni semplici e chiari passaggi da seguire.
Mantenere la superficie pulita
Come prima cosa è necessario l’utilizzo di accessori che aiutino il mantenimento dell’acqua limpida come un sistema filtrante e un aeratore che favoriscano il ricircolo e l’ossigenazione dell’acqua. Suggeriamo di inserire all’interno del laghetto la quantità di animali e piante acquatiche adatta allo spazio disponibile e adatta anche alla potenza della pompa con filtro utilizzata. Inoltre è raccomandato dare la giusta quantità di cibo agli animali, ad esempio, pesci all’interno del laghetto non solo per evitare uno spreco di cibo o mettendo a rischio la vita della fauna presente ma proprio perché andrebbe a creare ulteriore sporco in superficie e non solo. Invece per evitare la formazione di troppe alghe si propone di allestire il proprio laghetto con piante galleggianti come le ninfee o marginanti come la gunnera manicata che fungono da riparo dai raggi solari in modo tale da non dare modo alle alghe il loro continuo sviluppo. In seguito, una volta a settimana ti consigliamo di utilizzare un retino con fori molto piccoli in grado di raccogliere la maggior parte di residui sulla superficie dello stagno come foglie, rami o insetti. Questa mansione occorrerebbe svolgerla quotidianamente per non permettere l’accumulo di sporcizia al fine di raggiungere un risultato impeccabile. Compiendo regolarmente questo incarico si potrà posticipare di qualche giorno o settimana lo svuotamento completo del laghetto artificiale siccome contribuirà a tenere pulita l’acqua. Questi sono i trucchetti per tenere pulito il tuo laghetto artificiale, l’importante è non rinviarli per tempi lunghi altrimenti tutto il lavoro fatto fino ad ora sarebbe sprecato e in più ti troverai con il doppio delle mansioni da fare per tornare al punto iniziale. |
Pulizia ordinaria stufa a pellet | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Banner_630x467pxspazzacamino_941.jpg | La manutenzione ordinaria della stufa e della canna fumaria | https://www.eurobrico.com/it/blog/pulizia-ordinaria-stufa-a-pellet | 9414 |
come effettuare la Pulizia ordinaria della stufa a pelletPassaggi e dettagli da sapere per tenere pulita e funzionale la stufa a pellet!
Abbiamo già parlato di stufe a pellet, ma oltre al tipo di combustibile utilizzato, dovrai anche pensare a come pulire la tua stufa. Vediamo i passaggi fondamentali per la pulizia. ![]() Pulizia come fareLo sappiamo, può essere una seccatura, ma ti garantiamo che è davvero importante che tu pulisca la stufa con costanza. Perché? Eccoti alcuni motivi:
Ora che ti abbiamo motivato, passiamo ai fatti.
Innanzitutto, raccomandiamo che la stufa e le ceneri siano spente e fredde, per evitare infortuni domestici.
L'aspiracenereTi abbiamo appena consigliato l’aspiracenere, vale la pena soffermarsi un momento su questo strumento. Per una pulizia della stufa rapida e senza rischi è necessario l’utilizzo di un bidone aspiracenere. In commercio ne esistono di diversi tipi a diversi prezzi, le caratteristiche fondamentali sono:
Per coloro in cerca di qualcosa di più professionale e disposti a pagare un po’ di più, proponiamo l’acquisto di un bidone aspiratutto, adatto ad aspirare ceneri fredde, polvere, liquidi e con funziona da soffiatore.
![]() ![]() Altri dettagliOltre alla cenere presente nel corpo della stufa, non dimenticarti del vetro! Infatti la combustione produce la fuliggine, che si deposita sui vetri interni della stufa, e va pulita con un prodotto sgrassante. Il procedimento è facile: accertati che il vetro sia freddo, spruzza il prodotto sulla superficie da pulire, lascia agire per qualche secondo, poi con della carta o con un panno che non rilasci peli, pulisci. È un procedimento rapido, consigliato per la protezione del vetro della stufa, infatti se non pulito con costanza, rischia di macchiarsi.
Ora che sei un esperto pure nella pulizia della stufa a pallet, goditi l’atmosfera calda e accogliente che la tua stufa ti regala mentre aspetti l’uscita del prossimo articolo! Indica il codice prodotto
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Speciale Prato Inglese: come ottenerlo! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/A12_9069_1.png | Con i nostri consigli, non avrai più invidia del tuo vicino! | https://www.eurobrico.com/it/blog/speciale-prato-inglese-come-ottenerlo | 9069 |
SPECIALE PRATO INGLESE!Scopri con noi come ottenerlo davvero. ![]() Chi ha un giardino davanti a casa ha di sicuro provato almeno una volta a far diventare il prato come un campo da golf. Un bel verde brillante, senza imperfezioni quasi come fosse un tappeto. É vero ci vuole molta pazienza ma non è per nulla difficile con gli strumenti adatti e con la giusta manutenzione. In questo articolo ti spieghiamo come prendersi cura di un prato inglese dall’inizio e come mantenerlo in tutto il tuo splendore per tutta la bella stagione. PREPARAZIONE DEL TERRENO Per prima cosa bisogna preparare il terreno prima della semina, marzo e aprile sono i mesi ideali per questo passaggio. Bisogna liberarsi da tutte le erbacce, sassi e detriti. Cosa ti serve? Rastrello per la pulizia grossolana del terreno e successivamente vanga, zappa o motozappa per la vangatura, infine nuovamente il rastrello per livellare il terreno. La vangatura consiste nel sminuzzare le zolle del terreno per eliminare a fondo ogni frammento roccioso, agglomerato grossolano e tutte le radici presenti. SEMINA Comprare i semi necessario per il prato inglese e stabilire la superficie in mq che si intende trasformare in prato. Noi vi consigliamo “Perfect Grass” di Canada Green un miscuglio ideale di graminacee da prato, fertilizzante e vermiculite che si adatta a qualsiasi tipo di terreno e cresce in tutte le stagioni. La semina può avvenire a mano, in questo caso si consigliamo di miscelare i semi con della sabbia così da distribuirli meglio nel terreno. In alternativa si può utilizzare uno spargitore, soprattutto per superfici grandi, procedendo prima in una direzione e poi in quella opposta. TRATTAMENTO CON INSETTICIDA Successivamente si distribuisce un insetticida in polvere per le formiche (se non è già presente nella miscela di semi) dopodiché si compatta il terreno per fissare i semi. Questa operazione può avvenire munendosi di un rullo oppure camminandoci sopra con delle tavolette di legno legate ai piedi. Infine importante una leggera irrigazione non diretta ma servendosi di una doccetta. Dopo la semina si può usare del diserbante per eliminare le erbacce più infestanti e poi si concima il terreno con dei fertilizzanti naturali come ad esempio del letame (anche in questo caso se non è già presente nella miscela di semi) Il primo taglio lo si può effettuare dopo pochi giorni quando i fili d’erba avranno raggiunto i 10 centimetri. Perché il prato rimanga perfetto per tutta la primavera ed estate è necessario dedicargli del tempo e non lasciarlo abbandonato a sé stesso. ACQUA E TAGLIO È importante annaffiarlo soprattutto quando è molto caldo. Puoi utilizzare una semplice canna dell’acqua con la doccetta oppure se la superficie è molto estesa puoi installare un impianto di irrigazione automatico. Al momento dell’irrigazione è importante che l’acqua vada in profondità nel terreno. Importante tagliarlo poco ma spesso, almeno una volta in settimana, si possono accorciano i fili d’erba fino a 5 cm. L’estate l’erba può essere lasciata un po’ più alta perché resiste meglio alla siccità. Per i perfezionisti ci sono anche tagliabordi e rifilabordi per un risultato proprio perfetto! CONCIMAZIONE Importante dare del concime al prato una volta al mese per ridargli le sostanze necessarie che perde al momento del taglio come azoto, potassio e fosforo, si trovano in commercio concimi appositi con riportate le indicazioni e le quantità necessarie per il tuo prato. Importante tenere sempre sotto controllo le erbacce: veronica, trifoglio bianco, margherite e denti di leone sono le più comuni. Si può utilizzare uno scarificatore manuale o un sarchiatore per radici. Se sono insistenti e non se ne vogliono proprio andare puoi utilizzare dei diserbanti. AREAZIONE Le radici per respirare e crescere forti hanno bisogno d’aria perché solitamente il terreno del prato è molto compatto. Per risolvere questo problema si può utilizzare un forcone e praticare dei fori nel terreno e riempirli con della sabbia, in questo modo l’acqua riesce a penetrare meglio. Un’alternativa alla classica semina è quella di utilizzare i rotoli o le zolle di prato già erbosi, il risultato è certo e il prato è pronto in pochi giorni, anche in questo caso però la manutenzione è molto importante. Come hai visto bastano pochi accorgimenti ma non è così difficile avere un prato perfetto! Non ti resta che posizionare un paio di sdraio e un bel tavolino e rilassarti al sole con un bel libro. |
Tinteggiatura, tutti i consigli per il perfetto Fai Da Te | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Banner_630x467px-tinteggiatura_8.jpg | Protezioni, pennelli e tipi di vernici. Tutto il mondo della tinteggiatura in un unico posto! | https://www.eurobrico.com/it/blog/l-ora-della-tinteggiatura-il-rullo | 8883 |
Tinteggiatura, tutti i consigli per il perfetto Fai Da TeProtezioni, pennelli e tipi di vernici. Tutto il mondo della tinteggiatura in un unico posto!
Tinteggiare casa fai da te: ottima scelta per risparmiare e dare un tocco di personalità ai muri di casa o dar loro vita nuova! Vediamo tutti i passaggi fondamentali. ![]() Proteggi gli interni dagli schizziPer ogni superficie scegli il prodotto e il metodo adeguato per proteggere correttamente il mobilio di casa tua. Perché proteggere prima significa evitare di dover, poi, pulire approfonditamente ogni singolo elemento se non addirittura dover esser costretti a gettare l’arredo perché macchiato a vita. Segui i nostri semplici consigli per guadagnare tempo e denaro in fase di tinteggiatura.
Tipi di supportoPrima di pitturare le pareti di casa valuta attentamente il tipo di supporto che intendi dipingere, la sua preparazione e il procedimento di tinteggiatura possono differire molto. E’ la prima volta che tinteggi le pareti? Hanno già ricevuto un trattamento con idropittura? Nel primo caso devi valutare l’assorbenza del supporto, nel secondo devi capire lo stato della pittura per individuare eventuali difetti e correggerli. Scopri come comportarti in base al tipo di parete che devi tinteggiare.
Prepara le paretiPer ottenere una tinteggiatura di elevata qualità, rimuovere polvere, ragnatele e muffa è un passaggio obbligatorio. Controlla accuratamente i muri, tutti i danni e le imperfezioni come scrostamenti, crepe e fori vanno sistemati, vediamo come!
![]() ![]() Tipi di pitturaIn commercio si trovano scaffali e scaffali pieni di bidoni di pittura di varie dimensioni ma soprattutto con varie terminologie: idropitture lavabili, traspiranti, termoisolanti ed ancora smalti all’acqua, a solvente, quelli speciali… aiuto: quale scegliere? Prima di recarti in negozio o fare un acquisto online devi impadronirti della qualità e delle loro diverse applicazioni per scegliere ciò che ti serve veramente. Scopri con noi le diverse tipologie di pittura per un lavoro fai da te con risultati eccellenti.
Il pennello giustoDopo aver protetto i beni, dopo aver preparato la parete da tinteggiare, dopo aver valutato il tipo di parete da tinteggiare non ti resta altro che capire quale pennello fa al caso tuo e tra le decine di tipologie di pennelli che puoi trovare in commercio spesso la scelta non è facile. Leggi il nostro articolo per capire le particolarità dei principali pennelli e fare l’acquisto giusto.
Consiglio: usa il pennello quando hai delle pareti ricche di discontinuità o di elementi architettonici che ne riducono la superficie piana; utile anche se tinteggi per la prima volta la parete perché con il pennello risulta più facile dosare la quantità di pittura applicata. (E’ buona norma iniziare con il soffitto e poi passare alle pareti perimetrali).
Amico di sempre, il rulloSuperfici ampie da pitturare? Pareti alte? Tempi stretti? La soluzione è l’utilizzo del rullo, cilindro imperniato su un asse collegato a una impugnatura; rivestito di pelo morbido, di lunghezza varia permette di tinteggiare superfici anche non perfettamente lisce. Qualche consiglio per fare le scelte giuste, ottenere degli ottimi risultati per una tinteggiatura fai da te da vero professionista!
Se devi realizzare finiture decorative, bugnate e/o rugose opta per un rullo in materiale spugnoso e una pittura particolarmente densa per ottenere buoni risultati. Questo tipo di rullo è chiamato anche a “Nido d’ape” appunto per l’effetto decorativo che si ottiene ma sappi che è utile anche per nascondere eventuali irregolarità della parete!
Se ti appresti ad utilizzare degli smalti scegli piuttosto dei rulli con pelo molto corto e fitto per pitturare con facilità; da avere sempre con te rullini, tamponi a manico lungo e di piccola dimensione per lavorare agiatamente anche nelle parti più difficili da raggiungere.
A seconda della sagomatura del rullo si ottengono trame ed effetti diversi, se il tuo obiettivo è quello di dare un po’ di brio e di personalità alla tua parete non passare più volte il rullo nello stesso punto altrimenti rischi di coprire troppo la tinta sottostante. (cerchi un effetto WOW per la tua parete: tamponi, guanto di lana o spugne fanno al caso tuo: risultato strabiliante assicurato).
Qualunque sia il rullo da utilizzare dovrai sempre abbinare l’utilizzo della vaschetta con griglia sgrondante. Intingi il rullo nella pittura e passalo una o più volte sulla griglia per togliere l’eccesso di pittura. Il rullo deve essere passato sulla parete facendolo scorrere lentamente, evita di farlo pattinare. Stendi la prima mano accavallando bene le passate e una seconda incrociando le passate in modo da realizzare una copertura uniforme.
Per evitare di utilizzare la vaschetta e quindi interrompere ad intervalli ravvicinati la tinteggiatura evitando anche di far diventare faticoso il lavoro e lungo puoi optare per l’utilizzo del rullo alimentato, più comunemente conosciuto come le pistole per verniciatura. Ne trovi di diversi modelli e marche in commercio ma di norma devi riempire di pittura il serbatoio pressurizzato e collegato al rullo; puoi regolare il flusso delle pittura verso il rullo in modo tale che è sempre bagnato di pittura ma soprattutto potrai contare su un utilizzo omogeneo e corretto della pittura.
Altra opzione: il rullo con serbatoio inglobato, eviti così di dover attingere alla vaschetta con griglia. Inserisci nel serbatoio l’idropittura, questa confluirà attraverso il rivestimento peloso del rullo mantenendolo sempre inzuppato correttamente di pittura… risparmio di tempo assicurato!
Ora hai tutte le conoscenze per affrontare il lungo e complicato lavoro dell'imbianchino, ma che poi dà tanta soddisfazione! |
piscine fuori terra, come funzionano | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/piscina_630x467px_11581_1.jpg | Tutto ciò che devi sapere per montare, mantenere e pulire la piscina fuori terra | https://www.eurobrico.com/it/blog/piscine-fuori-terra-come-funzionano-11581b1-ita.php | 11581 |
Piscina fuori terra, come funziona?Tutto ciò che devi sapere per montare, mantenere e pulire la piscina fuori terra
Cras justo odio Donec id elit non miCras justo odio, dapibus ac facilisis in, egestas eget quam. Donec id elit non mi porta gravida at eget metus. Nullam id dolor id nibh ultricies vehicula ut id elit. La piscina è un prodotto che in estate è molto desiderato: l’acqua fresca, la comodità di casa e potrai sempre trovare il desiderato posto all’ombra! Ma come tutte le cose, deve ricevere le giuste cure; continua a leggere per sapere cosa fare se hai a casa una piscina fuori terra!
Avere una piscina è un buon investimento anche per aumentare il valore del proprio giardino. Si deve sapere quale modello scegliere e dove poterla appoggiare, ma questo te lo spieghiamo approfonditamente nell’articolo “Quale modello di piscina scegliere”.
Ora però trattiamo il momento in cui hai già acquistato la piscina, la porti a casa entusiasta della novità e non vedi l’ora di vedere le facce dei bambini, nel vederla! Sappi però che una volta montata non la potrai utilizzare per i prossimi giorni: eh si, perché ci sono dei trattamenti da fare e non ne potrai saltare nemmeno uno! Ti permettono di avere la qualità dell’acqua buona, affinché i tuoi bambini possano giocare in un ambiente salubre!
Non ti spaventare però, è solo necessaria un po’ di attenzione. Cominciamo a vedere tutto nel dettaglio!
![]() Come montare una piscina fuori terra?Il montaggio delle piscine, dipende ovviamente dal modello che hai acquistato, se autoportante, gonfiabile oppure con struttura esterna; ti consigliamo sempre di utilizzare un telo di protezione della piscina: con esso potrai garantire una vita più lunga al liner, la parte in PVC che contiene l’acqua, proteggendolo da sassolini o piccoli residui organici di alberi o piante.
Segui le istruzioni del produttore per il montaggio, solitamente riuscirai a completarlo entro un’ora a seconda della dimensione. In generale, i passaggi fondamentali sono:
Consiglio: per quest’ultimo passaggio, se hai acquistato un modello con struttura portante in metallo, metti delle tavole in legno sotto i montanti in ferro, così da creare un piano d’appoggio migliore rispetto al manto erboso.
Bene, una volta montata la struttura, non ti resta che riempire la vasca; fallo appena puoi perchè aiuta a far fissare e distendere il liner. Ti avvisiamo fin da subito che le ore di riempimento necessarie non sono poche: ovviamente anche in questo caso dipende dalla grandezza del modello acquistato, ma è possibile che ci si impieghi più di un giorno! Facciamo un passo indietro partendo dal principio.
Per riempire la vasca hai bisogno di tantissimi litri e l’acqua deve avere determinate caratteristiche. Per questo utilizza quella del rubinetto di casa o del giardino, magari con più tubi, così da ammortizzare un po’ il tempo di riempimento. Se invece hai a disposizione un pozzo nelle vicinanze, potrebbe essere utile utilizzare quella. Attenzione però! Fai delle analisi all’acqua; sarebbe un peccato ritrovarsi una vasca verde, con acqua che non è possibile neutralizzare nemmeno con i trattamenti più aggressivi. Vediamo come calcolare il tempo di riempimento. Dovrai sapere il volume di portata del rubinetto o di tutti i tubi con cui vorrai riempire la vasca e il volume di acqua che la piscina contiene.
Se non sai la portata del rubinetto, prendi un contenitore graduato e riempilo con il massimo della portata e della velocità che può raggiungere il rubinetto e calcola il tempo. Il volume della piscina, lo calcoli moltiplicando lunghezza x larghezza x profondità. Se si tratta di una piscina rotonda il calcolo è diametro x diametro per profondità x 0.78 che è la costante. Facciamo un esempio.
Il tuo rubinetto porta 12L/min quindi 720L/h ossia 0.73 m3 di acqua.
Se la tua piscina è un 8x3.5x1.5 m, il volume di acqua contenuta è di 42 m3. Con la portata di un rubinetto da 0.73 m3 impiegherai 58 ore. Se disponi di due tubi di portata 0.73 m3, le ore necessarie saranno 29!
In ogni caso, le ore di riempimento sono molte e per farlo in più giorni, ti consigliamo l’utilizzo di una copertura per piscine: il telo di copertura ti è utile in questo caso, per contrastare l’evaporazione dell’acqua che altrimenti dovresti recuperare, ma anche durante il corso della stagione per far riscaldare prima l’acqua, per farla raffreddare dopo, per proteggerla da sporcizia nelle brutte giornate e per ostacolare la formazione di alghe. ![]() Superclorazione piscina fuori terraIl primissimo passaggio da effettuare una volta riempita la piscina è quello di superclorazione dell’acqua, un modo per sanificarla con l’utilizzo del cloro, il prodotto più utilizzato in commercio in quanto semplicemente fruibile a poco prezzo e in diverse forme come pastiglie, liquidi o polveri.
Il processo di clorazione shock consiste nel diluire alte concentrazioni di cloro nell’acqua, solitamente il doppio rispetto alle quantità normali, per poterla stabilizzare verso i corretti valori chimici.
Consigli pratici da seguire durante il trattamento di clorazione d’urto.
Una volta scelti i prodotti, calcolate le quantità, diluite nel secchio e poi versate nella vasca, aziona i filtri per le 24 ore successive, evitando assolutamente la balneazione. Il giorno successivo misura con i kit utili, i parametri: durezza dell’acqua, il Ph e la quantità di cloro. Questi tre fattori sono influenzabili tra loro ed è necessario un monitoraggio costante e un equilibrio tra essi.
Durezza dell’acqua, il Ph e quantità di cloroDurezza dell’acqua
La durezza e l'alcalinità dell’acqua sono quei dati che misurano la presenza di calcio, magnesio o di eventuali metalli pesanti; si consigliano tassi tra i 150 e 250 mg/L per la durezza e per 125-150 mg/L per l’alcalinità. Perché controllarli?
PH
Ph è la sigla che sta per potenziale d’idrogeno, cioè la concentrazione di ioni di idrogeno contenuti nell’acqua. Questo valore è neutro se uguale a 7; acido se inferiore a 7 o basico se superiore a 7.
I livelli da mantenere per l’acqua della piscina sono da 7.2 a 7.4. Il monitoraggio di tale valore deve essere fatto almeno una volta a settimana. Mantenere i giusti valori permette al cloro di agire nel pieno delle sue possibilità, il quale previene la corrosione delle parti metalliche e il danneggiamento delle attrezzature di filtraggio. Inoltre, se il Ph ha valori errati, si rischia l’irritazione delle mucose e contribuisce alla torbidità dell’acqua.
Cloro
Come indicato nel precedente paragrafo della clorazione shock, il cloro è il prodotto più utilizzato al mondo per la disinfezione delle piscine, ma devi stare attento a introdurlo e mantenerlo nelle giuste quantità tra 1.0 e 1.5mg/L(ppm). Infatti, se corretto, il cloro non dà riscontri negativi all’uomo ed è dannoso solo per funghi, alghe, virus, eczemi e altro di più grave, come la legionella.
Tutti questi tre fattori possono essere comodamente testati con gli appositi kit per piscine che danno modo di ispezionarli con facilità. Consiglio: testa l’acqua a diverse profondità.
![]() ![]() Filtri e SkimmerCome pulire la piscina fuori terra? Per mantenerla bella e limpida, oltre i parametri dell’acqua dovrai utilizzare macchinari appositi per depurarla da particelle di sporco come filtri e skimmer.
I sistemi di filtraggio servono per garantire la pulizia attraverso l’aspirazione delle particelle sporche, trattenendo lo sporco all’interno di sé e reimmettendo l’acqua pulita nella vasca. Lo sporco trattenuto si accumula nel filtro il quale ti farà capire il bisogno di pulirlo quando il manometro aumenta di pressione. Un ottimo modo per verificare il giusto stato di pressione è quello di segnare con un pennarello il valore iniziale, il primo giorno d’uso. Questo ti aiuterà a capire la pressione corretta che deve avere il filtro e se aumenta di due valori, è ora di dare una pulizia manuale.
Il primo è composto da una cartuccia cilindrica di cellulosa che imprigiona le particelle; è consigliato per piscine di piccole dimensioni ed è pratico e veloce da ripulire, con il vantaggio di acquistare un prodotto economico e semplice da utilizzare. Pulisci la cartuccia con una soluzione disincrostante per 24 ore e poi risciacquala prima dell’uso. Nonostante questo trattamento da eseguire ogni settimana, dovrai sostituirla dopo circa 20 giorni di utilizzo.
Il filtro a sabbia invece, è composto da due strati di sabbia silicea o a vetro che attraverso la gravità e la sua elettrostaticità, cattura le particelle di sporco. Questa tipologia di filtro è più costoso rispetto il precedente, però ha un grado di filtraggio migliore e si può utilizzare per piscine più grandi.
Gli skimmer sono strumenti da inserire nella vasca della piscina e servono sempre per ripulire l’acqua dalle impurità: viene convogliata l’acqua attraverso un imbuto che blocca foglie e particelle di sporco più grandi. Ottimo strumento per proteggere il tuo filtro da sporco grossolano e migliorare lo stato dell’acqua e del sistema di filtraggio in generale. Poco costoso è semplice da installare ed è un alleato usatissimo dai possessori di piscine!
Azioni giornaliere, settimanali e mensiliPer garantire lo stato della piscina e dell’acqua sempre ottimali, ti schematizziamo le attività da fare in ordine giornaliero, settimanale e mensile.
Giornalmente:
Settimanalmente:
Mensilmente:
Bene, se sei arrivato fino alla fine, sei pronto a mantenere bella e funzionale la tua piscina; è giusto dare valore ad un acquisto importante come questo. Fai attenzione ai dettagli e vedrai come potrai godere del risultato della tua costante manutenzione.
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5 Cose da sapere quando progetti l'illuminazione da esterno | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Banner_illuminazione_630x467px_8.jpg | Illuminare il giardino non è semplice: ecco come avere un progetto… Chiaro! | https://www.eurobrico.com/it/blog/e-luce-funel-tuo-giardino | 8854 |
5 cose da sapere quando progetti l'illuminazione da esternoIlluminare il giardino non è semplice: ecco come avere un progetto… Chiaro! ![]() Avere uno spazio esterno intorno a casa propria è un vero surplus di valore, soprattutto nelle città dove gli appartamenti sono sempre più piccoli. Ma come ogni cosa anche il giardino necessita accorgimenti specifici per essere illuminato a dovere! Leggi fino in fondo per scoprire i consigli dei professionisti.
La progettazione della parte elettrica del giardino e quindi della sua illuminazione, fa parte di un settore specifico con tanto di figure professionali esperte: noi abbiamo raggruppato un po’ di idee per poterti dare i consigli giusti per dare luce agli esterni di casa tua, anche con soluzioni ecologiche!
Illuminare a dovere passi carrabili e pedonali: l’illuminazione funzionaleSicuramente un importante passaggio da tenere nel top della tua lista è quello di dare valore e dare luce ai passaggi carrabili e pedonali. Questo non è solo un fattore estetico, ma soprattutto di sicurezza!
Per passaggi, entrate, cancelli o citofoni, ottimo è utilizzare luci interrate nel pavimento o faretti che stanno a qualche cm da terra: nel mercato ci sono tantissimi modelli diversi, riuscirai sicuramente a trovare quello che si abbina bene al design della casa e delle zone esterne! Un classico è montare faretti segna passo, ti accompagnano dall’inizio alla fine! Altrimenti, gli applique a muro daranno valore alle pareti e alle loro texture senza occupare posto utile a manovre o ad intralciare gli ospiti.
Se disponi di un accesso oppure di una zona esterna su più piani, illuminare la scala è importantissimo: sarebbe un peccato se gli ospiti la reputassero pericolosa e buia. Le giuste luci sulla scala la renderanno bellissima, con dei chiaro/scuri pazzeschi senza dover investire necessariamente in materiali di pregio per pedate ed alzate!
Illuminazione utile alla sicurezza degli ambienti è anche quella che delimita i confini della proprietà: in questo modo potrai vedere sempre chiaramente gli angoli più remoti del giardino, dove magari potrebbero accedere ospiti non desiderati. Ricordati anche che le luci sono molto utili in presenza di sistemi videosorvegliati! Il connubio migliore per sentirti sereno nei muri di casa tua.
Consiglio: se il tuo desiderio è quello di dare importanza a tavolo, lettini o una zona conviviale con barbecue e gazebo, puoi optare per un’illuminazione più tenue verso i passaggi carrabili e pedonali, così da non togliere lo sguardo degli ospiti sui punti di forza da te scelti.
Illuminazione scenografica: la bellezza attraverso la luceDividi gli ambienti in zone diverse: in questo modo crei degli spazi tematici o d’uso che puoi illuminare correttamente mantenendo un equilibrio tra gli elementi, funzionali o decorativi che siano. Inoltre, riuscirai meglio ad individuare gli elementi giusti fin da subito così da risparmiare tempo e risorse solo sui veri punti di forza!
Crea un percorso guidato attraverso le luci! Con l’illuminazione scenografica potrai far “cadere” l’occhio dei tuoi ospiti ai dettagli a cui vuoi dare attenzione.
Un ruolo determinante lo fanno ovviamente le piante, vere protagoniste del giardino. Attenzione però: non tutte le piante sono adatte. Quelle alte, illuminale dal basso verso l’alto ma solo se le foglie permettono alla luce di penetrare creando il perfetto effetto luci/ombre. Hai piante con cortecce di texture interessanti? Valorizzale nello stesso modo. Se invece hai alberi con rami fitti, la luce si fermerebbe subito non valorizzando le forme, in questo caso evita di illuminarli e spostati su altri elementi. Cespugli o aiuole? Scegli luci dall’alto!
Consiglio: nascondi più che puoi le fonti di luce in mezzo alla flora così da rafforzare “l’effetto wow” all’intera composizione.
Per illuminare le parti rilevanti del giardino come gazebo pergole o tavoli, dipende soprattutto dall’effetto che vuoi dare all’ambiente. Le lampadine che cadono dal basso danno un effetto fantasioso e romantico alla zona: con una pergola ben arredata ti sembrerà di essere in mezzo ad un regno fatato! Se preferisci le lanterne con luce calda, avrai subito un ambiente vintage.
Tipo da stile moderno? Cosa c’è di meglio delle nuovissime strisce a led?! Consumano poco, illuminano tanto e non occupano posto. Per avere un effetto moderno, ricercato e molto lounge bar, ti consigliamo anche l’utilizzo di arredi luminosi: fioriere, sfere galleggianti o meno oppure interi salottini da illuminare durante le serate più esclusive!
![]() ![]() Illuminazione da esterno con i pannelli solariIn questi anni, le tecnologie avanzate hanno permesso la creazione di prodotti funzionanti con l’energia solare: questa metodologia è molto utile per installazioni successive agli impianti elettrici e sono un’ottima soluzione se vuoi aggiungere un punto luce economico senza tirare fili e cavi elettrici. Infatti, funzionano attraverso dei pannelli che catturano il sole e permettono il funzionamento con un accumulo di energia: una scelta green ed ecologica che ci piace tanto!
Sempre sul filone del risparmio energetico ti consigliamo sensori di movimento o crepuscolari per consumare solo nelle ore necessarie e senza rischiare di dimenticare le luci accese durante il giorno!
Colore della luceSai bene che forme desideri nel giardino o nel terrazzo?! Bene, ma conoscere anche i tipi di luce è importante per dare l’effetto che cercavi per i tuoi momenti in famiglia o con amici. In commercio ci sono 3 principali colori di luce inteso proprio come le onde che i nostri occhi percepiscono.
Grado di protezioneFattore da tenere sempre a mente quando si acquista materiale elettrico è proprio il grado di protezione. Questo dato indicizza dove i prodotti possono essere usati e a cosa resistono: un esempio è l’umidità o agli agenti atmosferici e quindi alla penetrazione di particelle solide e liquide. E’ sempre seguito da un numero che può variare tra 44 e 68: in maniera pratica, puoi trovare prodotti con IP46, ma anche IP60. Il primo ha una protezione inferiore rispetto al secondo, ma questo non determina che non lo puoi utilizzare per l’esterno, magari in parti riparate dalla pioggia diretta!
Consiglio: fai attenzione al grado di protezione rischi di avere danni alla sicurezza di tutto il tuo impianto, è una cosa importante da sapere!
Ora puoi pensare al tuo giardino con occhi diversi... Sicuramente, potrai "vedere meglio" i punti da valorizzare e quelli da lasciare bui! Indica il codice prodotto
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Piscine fuori terra, come funzionano | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/piscina_630x467px_11552_1.jpg | Tutto ciò che devi sapere per montare, mantenere e pulire la piscina fuori terra | https://www.eurobrico.com/it/blog/piscine-fuori-terra-come-funzionano | 11552 |
Piscina fuori terra, come funziona?Tutto ciò che devi sapere per montare, mantenere e pulire la piscina fuori terra
La piscina è un prodotto che in estate è molto desiderato: l’acqua fresca, la comodità di casa e potrai sempre trovare il desiderato posto all’ombra! Ma come tutte le cose, deve ricevere le giuste cure; continua a leggere per sapere cosa fare se hai a casa una piscina fuori terra!
Avere una piscina è un buon investimento anche per aumentare il valore del proprio giardino. Si deve sapere quale modello scegliere e dove poterla appoggiare, ma questo te lo spieghiamo approfonditamente nell’articolo “Quale modello di piscina scegliere”.
Ora però trattiamo il momento in cui hai già acquistato la piscina, la porti a casa entusiasta della novità e non vedi l’ora di vedere le facce dei bambini, nel vederla! Sappi però che una volta montata non la potrai utilizzare per i prossimi giorni: eh si, perché ci sono dei trattamenti da fare e non ne potrai saltare nemmeno uno! Ti permettono di avere la qualità dell’acqua buona, affinché i tuoi bambini possano giocare in un ambiente salubre!
Non ti spaventare però, è solo necessaria un po’ di attenzione. Cominciamo a vedere tutto nel dettaglio!
![]() Come montare una piscina fuori terra?Il montaggio delle piscine, dipende ovviamente dal modello che hai acquistato, se autoportante, gonfiabile oppure con struttura esterna; ti consigliamo sempre di utilizzare un telo di protezione della piscina: con esso potrai garantire una vita più lunga al liner, la parte in PVC che contiene l’acqua, proteggendolo da sassolini o piccoli residui organici di alberi o piante.
Segui le istruzioni del produttore per il montaggio, solitamente riuscirai a completarlo entro un’ora a seconda della dimensione. In generale, i passaggi fondamentali sono:
Consiglio: per quest’ultimo passaggio, se hai acquistato un modello con struttura portante in metallo, metti delle tavole in legno sotto i montanti in ferro, così da creare un piano d’appoggio migliore rispetto al manto erboso.
Bene, una volta montata la struttura, non ti resta che riempire la vasca; fallo appena puoi perchè aiuta a far fissare e distendere il liner. Ti avvisiamo fin da subito che le ore di riempimento necessarie non sono poche: ovviamente anche in questo caso dipende dalla grandezza del modello acquistato, ma è possibile che ci si impieghi più di un giorno! Facciamo un passo indietro partendo dal principio.
Per riempire la vasca hai bisogno di tantissimi litri e l’acqua deve avere determinate caratteristiche. Per questo utilizza quella del rubinetto di casa o del giardino, magari con più tubi, così da ammortizzare un po’ il tempo di riempimento. Se invece hai a disposizione un pozzo nelle vicinanze, potrebbe essere utile utilizzare quella. Attenzione però! Fai delle analisi all’acqua; sarebbe un peccato ritrovarsi una vasca verde, con acqua che non è possibile neutralizzare nemmeno con i trattamenti più aggressivi. Vediamo come calcolare il tempo di riempimento. Dovrai sapere il volume di portata del rubinetto o di tutti i tubi con cui vorrai riempire la vasca e il volume di acqua che la piscina contiene.
Se non sai la portata del rubinetto, prendi un contenitore graduato e riempilo con il massimo della portata e della velocità che può raggiungere il rubinetto e calcola il tempo. Il volume della piscina, lo calcoli moltiplicando lunghezza x larghezza x profondità. Se si tratta di una piscina rotonda il calcolo è diametro x diametro per profondità x 0.78 che è la costante. Facciamo un esempio.
Il tuo rubinetto porta 12L/min quindi 720L/h ossia 0.73 m3 di acqua.
Se la tua piscina è un 8x3.5x1.5 m, il volume di acqua contenuta è di 42 m3. Con la portata di un rubinetto da 0.73 m3 impiegherai 58 ore. Se disponi di due tubi di portata 0.73 m3, le ore necessarie saranno 29!
In ogni caso, le ore di riempimento sono molte e per farlo in più giorni, ti consigliamo l’utilizzo di una copertura per piscine: il telo di copertura ti è utile in questo caso, per contrastare l’evaporazione dell’acqua che altrimenti dovresti recuperare, ma anche durante il corso della stagione per far riscaldare prima l’acqua, per farla raffreddare dopo, per proteggerla da sporcizia nelle brutte giornate e per ostacolare la formazione di alghe. ![]() Superclorazione piscina fuori terraIl primissimo passaggio da effettuare una volta riempita la piscina è quello di superclorazione dell’acqua, un modo per sanificarla con l’utilizzo del cloro, il prodotto più utilizzato in commercio in quanto semplicemente fruibile a poco prezzo e in diverse forme come pastiglie, liquidi o polveri.
Il processo di clorazione shock consiste nel diluire alte concentrazioni di cloro nell’acqua, solitamente il doppio rispetto alle quantità normali, per poterla stabilizzare verso i corretti valori chimici.
Consigli pratici da seguire durante il trattamento di clorazione d’urto.
Una volta scelti i prodotti, calcolate le quantità, diluite nel secchio e poi versate nella vasca, aziona i filtri per le 24 ore successive, evitando assolutamente la balneazione. Il giorno successivo misura con i kit utili, i parametri: durezza dell’acqua, il Ph e la quantità di cloro. Questi tre fattori sono influenzabili tra loro ed è necessario un monitoraggio costante e un equilibrio tra essi.
Durezza dell’acqua, il Ph e quantità di cloroDurezza dell’acqua
La durezza e l'alcalinità dell’acqua sono quei dati che misurano la presenza di calcio, magnesio o di eventuali metalli pesanti; si consigliano tassi tra i 150 e 250 mg/L per la durezza e per 125-150 mg/L per l’alcalinità. Perché controllarli?
PH
Ph è la sigla che sta per potenziale d’idrogeno, cioè la concentrazione di ioni di idrogeno contenuti nell’acqua. Questo valore è neutro se uguale a 7; acido se inferiore a 7 o basico se superiore a 7.
I livelli da mantenere per l’acqua della piscina sono da 7.2 a 7.4. Il monitoraggio di tale valore deve essere fatto almeno una volta a settimana. Mantenere i giusti valori permette al cloro di agire nel pieno delle sue possibilità, il quale previene la corrosione delle parti metalliche e il danneggiamento delle attrezzature di filtraggio. Inoltre, se il Ph ha valori errati, si rischia l’irritazione delle mucose e contribuisce alla torbidità dell’acqua.
Cloro
Come indicato nel precedente paragrafo della clorazione shock, il cloro è il prodotto più utilizzato al mondo per la disinfezione delle piscine, ma devi stare attento a introdurlo e mantenerlo nelle giuste quantità tra 1.0 e 1.5mg/L(ppm). Infatti, se corretto, il cloro non dà riscontri negativi all’uomo ed è dannoso solo per funghi, alghe, virus, eczemi e altro di più grave, come la legionella.
Tutti questi tre fattori possono essere comodamente testati con gli appositi kit per piscine che danno modo di ispezionarli con facilità. Consiglio: testa l’acqua a diverse profondità.
![]() ![]() Filtri e SkimmerCome pulire la piscina fuori terra? Per mantenerla bella e limpida, oltre i parametri dell’acqua dovrai utilizzare macchinari appositi per depurarla da particelle di sporco come filtri e skimmer.
I sistemi di filtraggio servono per garantire la pulizia attraverso l’aspirazione delle particelle sporche, trattenendo lo sporco all’interno di sé e reimmettendo l’acqua pulita nella vasca. Lo sporco trattenuto si accumula nel filtro il quale ti farà capire il bisogno di pulirlo quando il manometro aumenta di pressione. Un ottimo modo per verificare il giusto stato di pressione è quello di segnare con un pennarello il valore iniziale, il primo giorno d’uso. Questo ti aiuterà a capire la pressione corretta che deve avere il filtro e se aumenta di due valori, è ora di dare una pulizia manuale.
Il primo è composto da una cartuccia cilindrica di cellulosa che imprigiona le particelle; è consigliato per piscine di piccole dimensioni ed è pratico e veloce da ripulire, con il vantaggio di acquistare un prodotto economico e semplice da utilizzare. Pulisci la cartuccia con una soluzione disincrostante per 24 ore e poi risciacquala prima dell’uso. Nonostante questo trattamento da eseguire ogni settimana, dovrai sostituirla dopo circa 20 giorni di utilizzo.
Il filtro a sabbia invece, è composto da due strati di sabbia silicea o a vetro che attraverso la gravità e la sua elettrostaticità, cattura le particelle di sporco. Questa tipologia di filtro è più costoso rispetto il precedente, però ha un grado di filtraggio migliore e si può utilizzare per piscine più grandi.
Gli skimmer sono strumenti da inserire nella vasca della piscina e servono sempre per ripulire l’acqua dalle impurità: viene convogliata l’acqua attraverso un imbuto che blocca foglie e particelle di sporco più grandi. Ottimo strumento per proteggere il tuo filtro da sporco grossolano e migliorare lo stato dell’acqua e del sistema di filtraggio in generale. Poco costoso è semplice da installare ed è un alleato usatissimo dai possessori di piscine!
Azioni giornaliere, settimanali e mensiliPer garantire lo stato della piscina e dell’acqua sempre ottimali, ti schematizziamo le attività da fare in ordine giornaliero, settimanale e mensile.
Giornalmente:
Settimanalmente:
Mensilmente:
Bene, se sei arrivato fino alla fine, sei pronto a mantenere bella e funzionale la tua piscina; è giusto dare valore ad un acquisto importante come questo. Fai attenzione ai dettagli e vedrai come potrai godere del risultato della tua costante manutenzione.
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4 Modi per organizzare la casetta da giardino | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Blog__casette_da_giardino_630x46.jpg | Organizza con criterio tutti i tuoi attrezzi nella casetta da giardino | https://www.eurobrico.com/it/blog/4-modi-per-organizzare-la-casetta-da-giardino | 11547 |
4 modi per organizzare la casetta da giardinoUn luogo di stoccaggio aggiuntivo, deve essere comodo e funzionale: sistema la casetta da giardino!
Se hai sempre il giardino disordinato e nel garage non ci sta più nulla, è ora di pensare a dello spazio aggiuntivo: continua a leggere e ti daremo alcuni consigli su come organizzare la casetta da giardino, il prodotto giusto per risolvere i tuoi problemi! ![]() Tipologie di casette
Come organizzare una casetta da giardino
Ora iniziamo il vero e proprio lavoro di riordino del capanno; alcune di queste tattiche le potrai utilizzare anche per la soffitta o il garage, soprattutto quelle di riordino e organizzazione.
Togli tutto quello che hai
Per prima cosa ti consigliamo di togliere tutto quello che trovi all’interno e che con il tempo hai accumulato. Questo permetterà di renderti effettivamente conto di quante cose hai accumulato e probabilmente di quante non sapevi nemmeno l’esistenza! Spesso infatti acquistiamo grandi confezioni di ferramenta, quando in realtà ci basterebbe solo qualche pezzo singolo, per poi, finito il lavoro, non usarne più nemmeno uno. Oppure succede di acquistare olio o benzina per la motosega, dimenticando di averlo comprato la volta precedente, ritrovandosi con tante confezioni uguali della stessa cosa, mezze cominciate.
Estraendo tutti i materiali, potrai già capire cosa tenere e cosa invece puoi eliminare. Attrezzi rotti che non sai riparare? Via! E tutte le cianfrusaglie che non usi da anni? Via anche quelle! Ti concediamo solo alcuni oggetti storici, magari quelli del nonno, che fanno riaffiorare ricordi; anche questi però devono essere scelti con molto raziocinio e poco trasporto, altrimenti il decluttering sarà inconcludente! Sempre in questa fase, suddividi gli attrezzi per categoria o per area d’uso, come per esempio attrezzi per il prato, accessori auto ecc. se si tratta di un capano multiuso; se invece è già un’area di lavoro selezionata per il giardino, fai categorie ristrette come per esempio sementi e attrezzi per seminare, utensili per piantare, cura per l’erba, diserbanti e così via!
![]() ![]() Utilizza soffitto e pareti
![]() ![]() Crea un corridoio
Una volta che hai selezionato tutto il materiale e ricominci a popolare la tua casetta, ricorda di tenere sempre lo spazio per un corridoio. Calcolalo sempre di circa 40-60 cm così tu possa passare agevolmente anche con attrezzi pesanti o ingombranti al seguito. Se hai una metratura più ampia rispetto a qualche metro quadro, puoi pensare ad un passaggio trasversale oppure un secondo corridoio parallelo. L’importante è che ci sia sempre spazio usabile per muoversi e prelevare ciò che ti serve!
Prodotti chimici e come conservarli
Soprattutto per chi ama il giardinaggio e la cura dello stesso, i prodotti chimici da usare sono sempre molti: dai diserbanti, ai carburanti infiammabili oppure gli antiparassitari… Questi, sono spesso delicati da usare, ma anche da conservare. Ricorda sempre di acquistare il minimo indispensabile per il completamento del lavoro: così non avrai tanti prodotti chimici stipati nel magazzino, magari scaduti e che nemmeno ti ricordavi di avere. E’ importante tenerli in un posto sicuro, lontano dai bambini ma anche da animali domestici curiosi; inoltre devi anche fare attenzione a non disperdere accidentalmente le sostanze nell’ambiente, recando danno all’area circostante e nei casi peggiori anche a condutture dell’acqua!
Consiglio utile da adottare è quello di mantenere tutte queste sostanze nelle loro scatole originali, così da sapere sempre che cosa si ha per le mani e l’utilizzo delle stesse, con indicata anche il loro grado di pericolosità e con le indicazioni in caso di emergenza/necessità. Utilizza contenitori o cassette di sicurezza poste in alto per evitare il contatto con il suolo per poter conservare correttamente le scatole, anche avendo la possibilità di metterle sotto chiave!
Uno spazio aggiuntivo in giardino è sempre comodo, che sia dedicato alle attrezzature sportive, a quelle per il giardinaggio oppure come laboratorio di faidate. L’importante è che tu lo usi con ordine e organizzazione, altrimenti diventerà un altro angolo di casa disordinato e poco efficace!
I nostri addetti e i nostri punti vendita, compreso quello online, ti aspettano per darti tutte le informazioni necessarie alla scelta del modello corretto, potendo scegliere tra tantissimi materiali e dimensioni!
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Come rimodernare un mobile in legno | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/mobile_630x467px_11516_1.jpg | Rinnovare il legno non è mai stato così semplice! Mobile vecchio che all'occhio sembra nuovo! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-rimodernare-un-mobile-in-legno | 11516 |
come rimodernare un mobile in legnoRinnovare il legno non è mai stato così semplice!
Se anche tu come noi hai a casa un vecchio mobile di cui non vuoi disfarti, ma non si accorda bene con il resto dell’arredo oppure non ti piace più, questo è l’articolo che fa al caso tuo. In pochi passaggi scoprirai come rimodernarlo, dandogli nuova vita e colore!
Materiali necessari:
ProcedimentoIn breve, i passaggi da fare sono: lo smontaggio del mobile, l’eliminazione di vecchi strati di vernice, l’eventuale riparazione del legno e la fase di carteggio.
Poi si passa al vero e proprio ammodernamento con i nuovi colori. Vediamo tutto nel dettaglio!
![]() SmontaggioUtilizza un cacciavite o un avvitatore per togliere tutti i componenti possibili e copri le parti in metallo che non devono essere trattate con dello scotch così da preservarle. Puoi trovare maniglie, pomelli o altre decorazioni.
Smontare il mobile ti permette di maneggiare con più facilità i pezzi e raggiungere anche le parti più scomode e difficili.
Trattamento di pulizia dai vecchi stratiUna volta smontato, togli tutti gli strati applicati in passato in modo preciso: farai emergere il legno nudo.
Attenzione alle caratteristiche del mobile: sei sicuro si tratti di un mobile verniciato e non cerato? Questo, determina il prodotto che dovrai utilizzare per togliere gli strati! Se hai dubbi, ecco metodo semplice per rispondere a questa domanda. Utilizza qualche goccia d’acqua per capire il materiale dello strato esterno: se fa una macchiolina si tratta di cera, se invece si forma una pallina compatta che rotola sulla superficie, si tratta di vernice! Per l’appunto, se si tratta di cera, dovrai utilizzare un prodotto decerante, altrimenti uno sverniciatore se invece è verniciato.
Sia deceranti che sverniciatori, devono essere applicati dal basso verso l’alto, quindi procedendo dalle gambe o dai piedi del mobile a salire; lascia agire circa 30 minuti (segui sempre le istruzioni applicate direttamente sui prodotti).
Quando gli strati si distaccano utilizza un raschietto o delle spatole, oppure della lana d’acciaio di varia dimensione a seconda dello sporco e seguendo le fibre del legno continua a togliere tutti i residui di prodotto. Di tanto in tanto pulisci con un panno, ti aiuterà a togliere tutto. Quando avrai completato tutte le parti e messo a nudo l’essenza del legno originaria, puoi passare alla fase successiva!
Riparazione delle superficiUna volta che il mobile è nudo e crudo, potrai procedere alla riparazione delle superfici. La riparazione si può effettuare anche senza dover tornare al legno grezzo, con una rosa di prodotti sul mercato a disposizione.
Se ripari i difetti dopo aver tolto gli strati precedenti, ti consigliamo di utilizzare la pasta di legno per riparazioni e restauri. Si tratta appunto di una pasta che ti permette di riempire crepe, fori e fessure; esiste in diversi colori e puoi anche scegliere se acquistare un formato più grande oppure un tubetto per riparazioni di piccola entità. Inoltre, anche in presenza di questo prodotto potrai smerigliare, avvitare e limare il legno; insomma un ottimo alleato!
![]() ![]() CarteggiaturaOperazione importantissima da cui deriva l’ottima stesura degli strati superficiali: la carteggiatura. Questa fase rende il legno omogeneo, liscio e senza imperfezioni così da ricevere i prodotti successivi completamente.
Ciò che ti consigliamo è di carteggiare il più possibile a mano utilizzando più carte abrasive di grammatura dagli 80 ai 120. Più grossa di 80 rischieresti di segnare eccessivamente il legno, più fine di 120 rende le superfici troppo lisce e non adatte a ricevere gli strati successivi. Le parti più ampie le puoi fare con una levigatrice, ma ricorda di passare comunque dopo, manualmente.
Per carteggiare prendi delle precauzioni personali, è infatti un passaggio che crea molta polvere! Se sei al chiuso apri le finestre e proteggi tutte le altre superfici: ottimo utilizzare un aspiratore. Metti i pezzi da trattare su un cavalletto in modo orizzontale: lavorare comodi rende tutto più semplice e piacevole.
Per cominciare inizia con la carta abrasiva più grossa che hai scelto e procedi mano a mano con quelle più fini: un procedimento migliore rispetto a utilizzare solo una grammatura ma utilizzata per più tempo.
Carteggia regolarmente e quando lo fai senza attrezzi elettrici, utilizza un supporto o un tampone dove posizionare la carta, in questo modo non creerai avvallamenti con pressioni diverse, ed essa si consumerà in maniera uniforme.
Una volta completate le superfici e dato nuovamente aria al legno grezzo coperto da anni, dovrai pulire accuratamente le superfici. Utilizza un panno umido per togliere residui di segatura e polvere per preparare ulteriormente il legno a ricevere le vernici che lo copriranno nuovamente.
Adesso puoi rimontare il mobile, così da verniciarlo e averlo pronto!
VerniciaturaOra è finalmente arrivato il momento di ridipingere il mobile come si desidera. Se si tratta di un pezzo esposto all’umidità, al sole oppure semplicemente vuoi prepararlo perfettamente alla vernice, ti consigliamo l’uso di un primer specifico: è una buona soluzione per la protezione da umido e raggi solari diretti, la vernice non viene assorbita dal legno ma fa solo uno strato superficiale e lo rende più aderente.
Se invece non ritieni importante questo passaggio puoi andare dritto al sodo e pensare all’effetto finale che desideri dare alla composizione. Al di là dei gusti personali e della tipologia di colori che desideri usare, quello che ti possiamo dire a livello generale e che rimane una cosa sempre valida, è di non utilizzare le vernici sopra le superfici oliate.
Come indicato all’inizio i passaggi per il trattamento del mobile sono tutti necessari e prima dovrai togliere gli strati già presenti!
Ricorda che il colore di base del legno, che è diverso se è betulla, frassino, abete o noce, può incidere sull’effetto finale: pertanto prova sempre la vernice scelta in un angolino così da verificare se effettivamente è ciò che ti aspettavi. Sarebbe un peccato rimanere delusi proprio alla fine del progetto!
La stesura delle vernici, falla sempre in direzione delle fibre di legno, non ha alcuna importanza l’incrocio delle pennellate: vai sempre nello stesso senso e togli gli eccessi di colore dai lati della pennellata con quelle successive. Un ulteriore strato, dopo quelli di colore, può essere di vernice trasparente che renderà ancora più perfetto il risultato finale.
Manutenzione dei mobiliA seconda del trattamento a cui è sottoposto il legno, potrai dare nuova luce con vernici, smalti, oli oppure cera, ma ci interessa dirti come prenderti cura giornalmente dei tuoi pezzi d’arredo, con dei semplici accorgimenti per tutti i giorni.
Se utilizzi il mobile per mangiare oppure se ci sono delle macchie incrostate, utilizza un semplice panno bagnato con acqua e sapone, ben strizzato. Potrai pulire le macchie senza essere aggressivo sulla superficie; per togliere la polvere invece, è sufficiente un panno cattura polvere per poi utilizzare il prodotto per legno specifico. In questo modo non perderà la lucentezza e il legno sarà sempre in ottima forma!
Ora prova con il comodino che non ti piace più come una volta, la madia della zia che è troppo scura per i tuoi gusti, o un vecchio mobiletto che vuoi rimodernare secondo il gusto Shabby.
Non resta che provare e divertirsi con il Fai da Te!
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Quale modello di piscina scegliere | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/piscina_630x467px_9206_1.jpg | Guida a tutti i tipi di piscine che puoi avere a casa! | https://www.eurobrico.com/it/blog/quale-modello-di-piscina-scegliere | 9206 |
quale modello di piscina scegliere?Guida a tutti i tipi di piscine che puoi avere a casa!L’estate è un periodo piacevole anche potersi dedicare al relax all’aperto, vivere le giornate in giardino e cogliere quel senso di libertà e serenità che solo la natura ti può trasmettere. Se non sempre hai la possibilità di viaggiare e godere di immensi spazi nella vegetazione, puoi optare semplicemente per arredare ed equipaggiare con i giusti accessori il giardino di casa tua!
![]() Interrata, semi interrata o fuori terra?Ebbene sì, ci sono tre categorie di piscina: le classiche piscine interrate, quelle con un fascino intramontabile; un bene che aumenta il valore dell’immobile e anche del tuo relax! Sono tanto belle quanto le più complesse da installare: è necessario richiedere delle pratiche amministrative per l’autorizzazione ai lavori e a livello di manovalanza sono ovviamente quelle che richiedono più tempo. Infatti, le tempistiche di installazione e costi da sostenere sono i più elevati delle 3 categorie sopracitate. Puoi valutare una via di mezzo tra la piscina completamente interrata e quella fuori terra, cioè il modello semi interrato. Ha bisogno anch’esso di autorizzazioni di intervento da parte del comune di residenza, ma richiede meno costi e te la consigliamo qualora il terreno non abbia tutte le caratteristiche necessarie al posizionamento di una struttura come questa, come per esempio troppa pendenza o dislivello. L’ultima categoria, ossia quella fuori terra, è ovviamente posizionata completamente fuori dal terreno e quindi non servono scavi o interramenti; non servono nemmeno pratiche amministrative, dal momento che si tratta di un prodotto che si può rimuovere a fine stagione. Infatti, si tratta di un’ottima soluzione per tutti quelli che hanno un contratto di affitto e non possono effettuare modifiche all’immobile!
Noi ci soffermiamo proprio su quest’ultima tipologia: i nostri negozi nei loro scaffali, hanno molti modelli diversi che principalmente si dividono anch’essi in 3 tipi:
Le prime fanno parte della categoria più costosa delle linee fuori terra, in quanto prodotte con materiali diversi dal polipropilene come metallo o legno, che permettono una durata maggiore e delle linee estetiche più ricercate ed eleganti. Se non puoi installare le piscine interrate o semi interrate, queste sono quelle che gli si avvicinano di più, con possibilità di avere ampi specchi d’acqua.
Le seconde invece, sono le più versatili. Si parte da metrature ridotte di qualche metro, per arrivare fino ai 10m di lunghezza o diametro, nel caso di forme rotonde. Adatte a quasi tutte le esigenze, vanno bene a chi vuole un’area per farsi una nuotata come si deve, alle famiglie che vogliono dare uno spazio divertente ai propri bambini. Composte da una struttura tubolare che sorregge il tutto, da posizionare all’esterno, le puoi mantenere montate anche per diversi mesi, ma coperte da telo protettivo. Spesso questi modelli sono anche ben accessoriati con scalette, kit di filtraggio e telo di copertura.
L’ultima categoria è più semplice sia come componenti che come fasi di montaggio. Gonfiando l’anello che solitamente sta nel punto più alto, potrai godere subito di una piscina performante dal momento che proprio l’anello pieno d’aria sorregge il resto della struttura. Piuttosto resistenti contengono carichi d’acqua modesti; ti consigliamo questo modello se disponi spazi ridotti. Adatta a tutti i genitori con bimbi piccoli ed una piccola zona verde, ottima da tenere in giardino durante l’estate ma assolutamente da riporre nel resto dell’anno dal momento che soffre le basse temperature.
![]() ![]() ![]() Dimensioni e formaLe dimensioni e la forma sono determinate soprattutto da due fattori: l’uso che desideri fare della piscina e lo spazio a disposizione nell’area di installazione.
Quando misuri l’area in cui vorrai posizionare la piscina, dovrai calcolare un metro - un metro e mezzo in più in tutti i punti a contorno: questo per permettere un corridoio di movimento pratico e comodo per spostarsi da un punto all’altro e per non rischiare di danneggiare nulla, né gli ostacoli intorno, né la piscina in sé. Devi pensare che si tratta di un’aggiunta alla tua casa, non deve risultare un ingombro o un impedimento! Non per ultimo, le piscine rigide o in frame hanno i contrafforti che occupano quindi spazio ulteriore rispetto alla mera metratura del fondo piscina.
Anche la forma è ovviamente determinata dal posto in cui deciderai di mettere la piscina, ma se hai possibilità di scelta con un grande spazio che può ospitare sia la forma rotonda che quella rettangolare, ora ti diciamo i nostri consigli.
La forma rettangolare è quella più usata ed è comoda in quanto ha il miglior utilizzo tra spazio utile “terreno” e spazio d’acqua: se abbastanza grande permette sia di far giocare i bambini, che nuotate in santa pace!
I modelli rotondi invece, hanno uno specchio d’acqua più ampio ottimo per intrattenersi con bambini o amici, ma non adatte a nuotare.
La profondità, ti consigliamo di considerarla in base alla presenza di piccoli in casa: sarebbe un peccato negargli un così grande divertimento perché troppo pericoloso!
Dove posizionarlaE’ molto importante che il punto dove desideri installare la piscina abbia le giuste caratteristiche. Sembra banale ma invece si tratta di un punto delicato su cui devi fare attenzione.
Infatti, devi scegliere un luogo piano perché altrimenti l’acqua si accumulerebbe più da una parte creando sovraccarico solo da un lato, danneggiandolo a lungo andare; poi devi valutare un posto piatto senza irregolarità. Più precisamente devi evitare la presenza di linee sotterranee, fosse biologiche, pozzi perché il terreno potrebbe cedere da un momento all’altro. Devi ricordarti che una piscina con all’interno 1000L di acqua è uguale ad un metro cubo, il che significa che pesa 1000Kg! Invece, radici di alberi, sporcizia o detriti potrebbero danneggiare il telo.
Qualora non disponessi di un luogo con queste caratteristiche, ti consigliamo vivamente di ricrearla con un basamento in calcestruzzo.
Ciò che forse non si considera, è il fatto che la piscina necessita non solo di posto e di acqua ma anche di accessori utili all’uso di questo prodotto, della manutenzione e pulizia. Pertanto, ti ricordiamo che il luogo perfetto dove posizionare la piscina è quello munito di scarico per lo svuotamento dell’acqua, di una spina idrica per il riempimento della vasca e di una spina elettrica per l’allacciamento di filtri di pulizia. Ottimo sarebbe avere anche un piccolo disbrigo per tenere retini, robottini per il fondale prodotti come cloro o trattamenti antialghe. Avere questo tipo di prodotti e automazioni, come per esempio dispositivi del trattamento acque automatici, ti permettono di diminuire il tempo che devi spendere per mantenere bella e pulita la piscina, così da godertela con più serenità!
E a fine stagione?Finita l’estate le temperature non sono più utili per godere della piscina e pertanto devi sapere cosa farne durante la stagione invernale! Quindi ti si presentano due opzioni.
La prima è quella di lasciare la piscina montata – se il tuo giardino te lo consente – riempita d’acqua. Utilizza un prodotto specifico per svernaggio delle piscine; scollega il filtro che riponi all’asciutto e copri l’area d’acqua con copertura apposita. Il livello dell’acqua deve essere 5cm sotto la copertura e fai attenzione a non far accumulare pioggia, neve o foglie sulla copertura. Ricorda di chiudere la valvola di ritegno.
La seconda è quella probabilmente che viene più utilizzata. Lo smontaggio della struttura seguendo passo passo le istruzioni di montaggio, esattamente al contrario, riponendo ordinatamente i componenti e indicandoli con numeri o lettere, così da avere già metà del lavoro fatto per la prossima stagione!
Ora hai una panoramica generale sui modelli in commercio e sui punti di forza di ognuno. Soffermarsi sulla scelta prima, per godere dei vantaggi, dopo!
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Come montare un lampadario a sospensione | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_lampadario_9010_1.png | Trucchi e modalità per effettuare un lavoro da manuale! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-montare-un-lampadario-a-sospensione | 9010 |
Come montare un lampadario a sospensioneTrucchi e modalità per effettuare un lavoro da manuale! Casa dolce casa…non c’è luogo più accogliente di casa propria! Ma a volte capita che abbiamo voglia di qualche cambiamento: non c’è bisogno di stravolgere l’arredamento, è sufficiente sostituire alcuni accessori come cuscini, una tovaglia oppure il lampadario! Ecco pochi semplici passi da seguire per installarne uno nuovo. Continua a leggere! ![]() In commercio esistono molti tipi di lampadario: a sospensione, applique, plafoniere e lampadari a terra… Noi ora ci soffermeremo su quello a sospensione, probabilmente il più laborioso da montare e quello a cui servono più accortezze.
Il lampadario a sospensione è composto da:
Materiale necessario
Per montare il lampadario:
Per creare il foro:
Cavi elettrici
Ecco una breve spiegazione dei cavi che troviamo sia sul lampadario tradizionale che sul muro e che vanno collegati tra loro:
Attenzione: il cavo giallo e verde non è necessario se il lampadario è a doppio isolamento e non è sempre presente. In questo caso non occorre spelarlo ed è meglio proteggerlo con un morsetto o con del nastro isolante.
![]() ![]() Procedimento Ora è arrivato il momento di attaccare il lampadario al gancetto utilizzando delle fascette. E’ necessario spelare nuovamente i fili e inseriscili nei morsetti! Fai attenzione: ogni cavo del lampadario andrà unito con il cavo del muro di ugual colore.
Consiglio: se non hai morsetti, puoi semplicemente collegare i filamenti di rame tra loro attorcigliandoli e rivestirli con del nastro isolante.
Una volta finiti i vari collegamenti dei cavi, nascondi fili e gancio con l’apposito coperchio in dotazione con il lampadario, assicurati di farlo aderire molto bene al muro per evitare che entri polvere al suo interno. Infine fissa il coperchio stringendo le viti presenti alla base del collare.
Inserisci la lampadina, assicurandoti che il voltaggio sia supportato dal lampadario: questa informazione è sempre riportata sull’etichetta dello stesso!
Riallaccia la corrente.
Ed ecco che in pochissimi minuti il lampadario è installato e darà nuova luce all’ambiente.
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Guida al cambio dei tergicristalli | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_tergicristalli_11003_1.png | Pochi passaggi per migliorare la sicurezza del tuo autoveicolo! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-risolvere-con-il-far-da-se-/guida-al-cambio-dei-tergicristalli | 11003 |
Guida al cambio dei tergicristalliPochi passaggi per migliorare la sicurezza del tuo autoveicolo! Caro automobilista, a te che passi il tuo tempo in auto, questo è l’articolo giusto per te! Cambiare le spazzole dei tergicristalli è una semplice ma importante manutenzione da fare almeno una volta l’anno. Questo perché il parabrezza è una parte fondamentale per la guida ed è giusto che sia performante e sempre in ottime condizioni; i tergicristalli sono un grande aiuto alla sicurezza di tutti i giorni, non metterli nel dimenticatoio!
Non preoccuparti se è una cosa che non hai mai fatto, anche per le persone meno pratiche e tecniche risulterà un’azione piuttosto semplice. Continua a leggere e segui passo passo il procedimento e i nostri consigli!
Materiale utile:
Come scegliere le giuste spazzole di ricambio?
Prima di tutto è necessario consultare il manuale d’uso dell’auto per poter colmare eventuali dubbi: per essere sicuro prendi nota delle dimensioni delle tue spazzole attuali, così da non fare acquisti errati. Un fattore importante è considerare se la tua auto monta tergicristalli di vecchia o di nuova generazione. Questo infatti, determina, oltre che il modello, una modalità di aggancio diversa.
Successivamente è importante verificare la tipologia di ricambi compatibili, ossia lo spessore e la lunghezza delle stesse. Non dare per scontato che la spazzola di destra sia uguale a quella sinistra: spesso una è più corta dell’altra di qualche cm!
Con queste informazioni puoi recarti in negozio: i nostri reparti auto-moto-bici sono sempre ben forniti e i nostri addetti saranno pronti ad aiutarti nella scelta corretta!
![]() ![]() All’opera!
Dal momento che la maggior parte delle auto attualmente in commercio, ha di serie la tipologia di attacco rapido, sarà spiegato nel dettaglio solo questo sistema di sostituzione.
Partendo dal principio, spegni il veicolo: considerazione di base ma non scontata! Se si azionassero accidentalmente, rischieresti di farti male su mani e braccia oltre che danneggiare potenzialmente il parabrezza.
Per poter togliere e sostituire i componenti del tergicristallo, il passaggio obbligatorio è quello di prendere il braccio dove è agganciata la spazzola e allontanarlo dal parabrezza semplicemente sollevandolo in posizione verticale. Qualora il braccio non si sollevasse agevolmente, vuol dire che l’auto ha un sistema di blocco: consulta il manuale d’uso dell’automobile, per poter sbloccare il meccanismo.
Una volta alzato il braccio posiziona al di sotto degli stracci o un asciugamano arrotolato così da proteggere il vetro della tua auto.
Ora è il momento di aprire la scatola dei nuovi ricambi. Assicurati di prendere la spazzola corretta per lunghezza e dimensioni, rispetto a quella che hai deciso di cambiare, soprattutto se le due spazzole non sono uguali! Attenzione: a seconda della marca e del modello di automobile, ci saranno delle leggere variazioni sulla presenza di ganci o pulsanti sull’attacco.
Generalmente, è presente un pulsante sulla superficie frontale dell’attacco, che devi premere con energia per poi tirare verso sinistra. In questo modo la spazzola si sgancia e può uscire dal supporto.
Allo stesso modo, la procedura per il nuovo ricambio è molto simile: allinea la spazzola al braccio, inserisci l’attacco nell’apposito supporto e spingilo verso destra. Una volta collegato correttamente, dovrebbe scattare automaticamente al suo posto.
Ora puoi continuare anche con l’altro lato. ![]() ![]() Bene, hai completato tutti i passaggi! Controlla che tutto sia al posto corretto, togli l’asciugamano posizionato e abbassa delicatamente i tergicristalli. Accendi il quadro e aziona il lavaggio del parabrezza.
Ascolta con attenzione eventuali rumori per verificare che tutto scorra liscio. Controlla anche che le spazzole rimangano saldamente in posizione e che non lascino strisce: questo potrebbe significare che il montaggio non è stato effettuato correttamente, oppure che perdano aderenza durante l’oscillazione del meccanismo.
Hai visto? Un’operazione semplice e veloce che però ti aiuterà in situazioni di visibilità limitata o durante eventi atmosferici intensi!
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Guida: come riparare una tapparella | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467-tapparella_10148_1.png | Riparare una tapparella da soli | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-riparare-una-tapparella | 10148 |
Come riparare una tapparellaSemplici istruzioni per capire i disagi più comuni e come poterli sistemare in autonomia! Una tapparella potrebbe avere problemi di funzionamento per molteplici motivi, molti di questi facilmente riparabili senza l’intervento di un esperto e senza particolari capacità tecniche. Prima di capire i possibili motivi e conseguenti risoluzioni, scopriamo come funziona un avvolgibile!
Com'è Composta?!
![]() Sostituzione Della Cinghia
Riparazione Del Rullo Di Avvolgimento
Riparare I Pomelli Della Tapparella
![]() Per problemi o disagi simili a questi, il Fai Da Te ti può essere utile! Sistemati in sicurezza e senza sentirti a rischio. Ricorda, altrimenti, che ci sono molti tecnici sul territorio, pronti a offrire la proprie competenze! |
Conto Termico | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_contotermico_10011_1.png | Cambia la tua stufa... Risparmiando! | https://www.eurobrico.com/it/blog/conto-termico-cambia-la-tua-stufa-risparmiando | 10011 |
Conto TermicoCambia la tua stufa... Risparmiando! Se stai pensando di cambiare la tua stufa, devi assolutamente conoscere il decreto ministeriale 16/2/16, meglio conosciuto come conto termico. Continua a leggere! ![]() Il conto termico è una serie di agevolazioni e incentivi finanziati dallo Stato e gestiti dal GSE (Gestore Servizi Energetici). Nulla di troppo burocratico, una semplice pratica che comprovi il rispetto dei requisiti. Una volta approvata ti restituirà fino al 65% della spesa totale sostenuta, che può comprendere anche altre spese relative sostenute (per esempio spese di installazione, di trasporto, etc).
Come funziona?
Ricorda, il conto termico è applicabile solo ad interventi che sostituiscono un sistema di riscaldamento vecchio, con uno alimentato ad energia rinnovabile e che migliori l’efficienza termica;
Inoltre, l’impianto potrà essere massimo 10% più potente di quello sostituito. Infine, il conto termico non è una detrazione fiscale e non è condivisibile con altri incentivi fiscali.
![]() Come ti aiuterà Eurobrico? ![]() ![]() Scopri di più!* |
Personalizza i tuoi spazi con il tintometro! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico_Blog_Servizio_Tintomet1.jpg | I colori della tua vita, a portata di mano | https://www.eurobrico.com/it/blog/personalizza-i-tuoi-spazi-con-il-tintometro | 9308 |
Personalizza i tuoi spazi con il tintometro!I colori della tua vita, a portata di mano. Arredare casa, ad oggi, non significa solo pensare ai mobili, alle tende o agli accessori ma il colore delle pareti gioca un ruolo sempre più essenziale nell’interior design. ![]() Una parete colorata riesce a dare carattere e personalità a qualsiasi stanza. Coordinare tonalità di pareti e complementi d’arredo è uno step ormai obbligatorio per dare l’immagine di una casa moderna, personalizzata e curata. In commercio esistono svariati toni di colore ma non sempre rispecchiano la tinta che stai cercando. La tua bambina desidera le pareti della cameretta del medesimo colore del suo peluche preferito?! Nessun problema il Tintometro fa al caso tuo!
Quest’ultimo è proprio lo strumento adatto per creare tutti i colori di cui hai bisogno: fai vedere il tuo stile con le tonalità che renderanno unici i tuoi interni! Ma come funziona il servizio tintometro? Dal bianco base, attraverso un sistema computerizzato, vengono aggiunti quantità precise di colore per poter ricreare la tinta desiderata. Il secchiello di pittura viene posto sotto gli ugelli e riceve il quantitativo di colori previsto dalla formula, poi il fustino viene sigillato e caricato in un miscelatore satellitare che omogeneizza perfettamente la miscela. ![]() ![]() Come trovare la formula giusta? Con il tintometro hai oltre 1500 toni diversi ma così tanta scelta ogni tanto confonde! Un ottimo aiuto possono essere le schede RAL, appartenenti alla scala internazionale usata per definire i vari colori. Inoltre, presso i negozi che offrono questo servizio potrai affidarti a un addetto specialista nel settore, che saprà sicuramente aiutarti in caso di difficoltà! Attenzione: una volta definito il colore, fanne preparare il quantitativo corretto rispetto alla metratura da pitturare così da evitare spiacevoli inconvenienti. Consiglio: se ti rimane della pittura in eccesso, puoi dare nuova vita a sedie, cornici porta foto o anche alla tua vasca da bagno vintage! Per avere una casa da far invidia, il tintometro può far la differenza!
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Guida: come avere pulita la piscina fuori terra | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Piscina-Pulita1-Eurobrico-Blog_9.jpg | I giusti consigli per la manutenzione ordinaria dell'acqua! | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-avere-pulita-la-piscina-fuori-terra | 9898 |
COME TENERE PULITA LA TUA PISCINAI giusti consigli per la manutenzione ordinaria dell'acqua! La piscina fuori terra è una scelta di cui è difficile pentirsi. Ad oggi il mercato offre piscine fuori terra di ogni misura, facili da montare e a prezzi convenienti. L'acqua limpida però, è frutto di una pulizia costante, che tuttavia non richiede molto tempo.Comincia con il togliere le folgie e animaletti portati dal vento, il resto te lo spieghiamo noi! ![]() Prodotti chimici per piscina fuori terra L'acqua della piscina, pur filtrandola, ha bisogno di prodotti chimici specifici per mantenere un'acqua limpida e di qualità. Esistono tre prodotti essenziali per evitare di dover cambiare l'acqua di frequente, ma ci raccomandiamo: non sottovalutare l'importanza di questi prodotti anche per la tua salute e quella dei più piccoli!
![]() ![]() Filtrare l’acqua con la pompa Come pulire il fondo e le pareti della piscina |
Come liberarsi dai peli di animali | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico_Blog_Peli_animali_1076.jpg | Un nemico comune per tutti gli amanti dei 4 zampe | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-liberarsi-dai-peli-di-animali | 10760 |
Come liberarsi dai peli di animali!Un nemico comune per tutti gli amanti dei 4 zampe Sia che si tratti di gatti che di cani, gli animali domestici lasciano molti peli in giro per casa. Si tratta di un problema molto comune ed oggi vogliamo aiutarti a capire come “combatterli”, con 3 semplici metodi! Continua a leggere per saperne di più… ![]() Gomma come amica
Direzione dell’aspirapolvere Spesso sembra che, nonostante il numero di volte che aspiri, il pelo rimanga sul pavimento. Consiglio: utilizza l’aspirapolvere seguendo il modello W, ossia passare con direzioni diverse e perpendicolari. Questo metodo aiuta davvero a raccogliere tutto ciò non è stato aspirato prima! ![]() ![]() Un rullo speciale
Ricorda che puoi usare il pelo di gatti e cani per arricchire il tuo compost, poiché è una sostanza compostabile. Ottimo anche per la pacciamatura nell’orto! ![]() |
Come pulire le tapparelle | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Pulire-Persiane2_.JPG | Utilizza la quarantena per migliorare lo stato della tua casa! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-pulire-le-tapparelle | 10631 |
Come pulire le tapparelleUtilizza la quarantena per migliorare lo stato della tua casa! Le tapparelle un’ottima protezione sia per la luce durante i mesi più caldi, sia per occhi indiscreti che curiosano dentro casa… Ma questa parte importante dell'abitazione, attira anche molto sporco e polvere essendo sempre esposte all’esterno e alle intemperie. Non temere, i giorni polverosi sono finiti perché ti spiegheremo come pulire le persiane nei migliori dei modi! ![]() Ci sono due principali scuole di pensiero quando si tratta di pulire le persiane scanalate siano esse orizzontali o verticali. La prima di queste comporta l’utilizzo di un panno, del liquido per piatti, dell’acqua, un secchio e le proprie mani. L'altra, crede sia meglio smontarle, metterle nella vasca da bagno, sfregarle con dell’acqua per poi farle asciugare e alla fine rimetterle al loro posto. Questa opzione è un po’ più dispendiosa a livello di tempo, ti consigliamo di farlo se le tapparelle sono veramente molto sporche, mentre la prima opzione è più ragionevole e puoi farla più frequente, ecco perché spiegheremo questa nel dettaglio. Passiamo ora al procedimento vero e proprio!
Ed ecco un lavoretto di manutenzione ordinaria che dà sempre molta soddisfazione e che in questi giorni particolari, ti occupa qualche ora della giornata! |
Semina le tue future piantine! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Seminare-Piante2_.jpg | Con un investimento minimo, potrai riempire il giardino o il balcone con tantissimi fiori diversi | https://www.eurobrico.com/it/blog/semina-le-tue-future-piantine | 10616 |
SEMINA LE TUE FUTURE PIANTINE!Con un investimento minimo, potrai riempire il giardino o il balcone con tantissimi fiori diversi! Se ti piacciono i giardini e i vasi fioriti, colorati e pieni di vita, il modo migliore per aver tante piantine nuove ogni anno è quello di coltivarle seminandole fin dal principio. Questo articolo ti spiegherà passo per passo come piantare - noi abbiamo usato quelli di lupino, ma funziona per la maggior parte delle varietà vegetali, sia per i semi annuali così come per le verdure.
Importante è leggere sempre le istruzioni dettagliate per il tipo di seme scelto, le quali sono riportate sul retro del pacchetto acquistato. Verrà sicuramente descritto se i semini dovranno essere immersi durante la notte in acqua o quanto in profondità li devi sistemare nel terreno. Altrettanto fondamentale è sapere qual è il momento migliore per cominciare a coltivarli!
Di cosa avrai bisogno:
![]() Iniziamo! ![]() ![]() Una volta che hai disposto tutti i semini come indicati, dovrai accudirli fin da subito con un po’ di acqua mescolata a del concime naturale liquido, il quale fornisce il nutrimento fondamentale in forma bilanciata, appropriato per qualsiasi pianta ornamentale. Quando la tua soluzione d’acqua e concime sarà pronta, annaffia il terreno senza versare quantità eccessive, altrimenti rischi di smuovere i semi! Il tuo obbiettivo è quello di inumidire la terra, senza danneggiare il lavoro precedente.
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Cosa sono gli innesti di piante? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Innesti-Piante5_1.jpg | Tecnica efficace ed affidabile per creare le piante che desideri! | https://www.eurobrico.com/it/blog/cosa-sono-gli-innesti-di-piante | 10595 |
Cosa sono gli innesti di piante?Tecnica efficace ed affidabile per creare le piante che desideri! La tecnica dell’innesto permette di unire vegetativamente due piante in una sola. Questo procedimento è utile per creare un nuovo prodotto vegetale con migliori caratteristiche. Le piante innestate utilizzano come parte inferiore le radici di una delle piante e come parte superiore il germoglio dell’altra. ![]() Che cosa è il portainnesto? Che cosa è la marza? Come si compie un innesto a spacco? Il periodo migliore per innestare le piante va da metà febbraio a metà marzo: fondamentale è che le gemme presenti sulla marza non siano ancora fiorite. Il procedimento per creare un innesto a spacco è il seguente:
![]() ![]() ![]() A cosa devi fare attenzione quanto crei delle piante innestate
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Come pulire materassi e cuscini in maniera naturale | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Pulire-Cuscini-Ma.jpg | Proteggi la tua salute e quella dei tuoi cari con accorgimenti naturali sull'igiene del letto! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-pulire-materassi-e-cuscini-in-maniera-natural | 10592 |
PULIZIA DEI MATERASSI E DEI CUSCINIProteggi la tua salute e quella dei tuoi cari con accorgimenti naturali sull'igiene del letto! Scopri come pulire materassi e cuscini per proteggere meglio la tua famiglia da muffe, batteri e acari della polvere!Scopri come pulire materassi e cuscini per proteggere meglio la tua famiglia da muffe, batteri e acari della polvere! ![]() Come pulire i cuscini Gli acari della polvere si nascondono, appunto, nella polvere presente in cuscini, lenzuola, tappeti, mobili imbottiti e materassi. È quindi normale che i cuscini si sporchino: questo succede anche per via del sudore, cellule epiteliali morte, muffa e molto altro. Le migliori armi nella lotta contro questi produttori di sporcizia sono sicuramente l’acqua calda e la luce solare. Innanzitutto, per evitare l’esagerato accumulo di batteri, muffe e acari ti consigliamo di dare ai tuoi cuscini una bella battuta fuori all’aria, evitando di farlo in camera affinché ciò che esce non finisca sul tuo letto. Fallo una volta in settimana, così da togliere i residui della notte in modo costante. Per pulirli completamente lavali in lavatrice - se non diversamente indicato – sempre in coppia così da bilanciare il carico. Il lavaggio deve esser fatto in acqua calda con ciclo delicato; utilizza un cucchiaio di detersivo per bucato e ricorda di dissolverlo nell’acqua prima di inserire i cuscini. Una volta lavati potrai appenderli all’aria o asciugarli in asciugatrice, facendo attenzione a non usare l’impostazione di riscaldamento, così da evitare che il materiale di cui sono composti, si rovini. Ti consigliamo di asciugarli, o comunque rinfrescarli spesso, al sole per diverse ore poiché la luce solare combatte in modo eccezionale i batteri, le muffe e gli acari. ![]() ![]() Come pulire i materassi I materassi sono un po’ più impegnativi da pulire perché sono più grandi e pesanti, puoi però trattare localmente le macchie presenti! Inizia inumidendo la zona che vuoi trattare, poi cospargi il bicarbonato di sodio e strofina con una spazzola rigida. Una volta fatto spruzza l’aceto bianco distillato e attendi che si asciughi per poi poter togliere via ciò che rimane, oppure pulisci il più possibile mentre è ancora umido e aspiralo una vita che si è asciugato. Quando hai terminato con questo procedimento poni il materasso al sole per alcune ore. Se questo metodo non riesce ad eliminare tutte le macchie, prova con 225 grammi di perossido di idrogeno che aiuta a schiarire le macchie, 1/4 di tazza di bicarbonato di sodio per assorbire macchie ed odori e 1/8 di cucchiaino di sapone liquido. Mescola bene il composto e versalo in un flacone spray. Spruzza e lascia riposare per una ventina di minuti. Successivamente utilizza un asciugamano per assorbire e spazzola il più possibile, poi lascia asciugare ancora. Se necessario ripeti l’operazione. Un altro utile consiglio è quello di mettere il materasso al sole e spruzzare leggermente del succo di limone, questo aiuterà a sua volta a schiarire le macchie! Questi procedimenti li potrai usare anche per i cuscini, inserendoli poi in lavatrice. ![]() Ora ti indicheremo alcuni accorgimenti per evitare che il tuo corredo letto si sporchi meno:
Adesso è il momento di godersi il lavoro fatto coricandosi nelle lenzuola fresche e pulite, in pieno relax. ![]() |
Come montare un box doccia in kit | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Box-Doccia-Kit-4_1.jpg | Un articolo che ti risolve tutti i dubbi a proposito del montaggio di un box doccia! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-montare-un-box-doccia-in-kit | 10587 |
Come montare un box doccia in kitUn articolo che ti risolve tutti i dubbi a proposito del montaggio di un box doccia! Se sei un amante del “fai da te” e hai bisogno di cambiare il box della doccia, ecco qualche consiglio su come farlo al meglio nel modo più semplice! ![]() Informazioni di base Innanzitutto le pareti doccia devono essere montate sui muri che possiedono una buona resistenza meccanica o su componenti in muratura piastrellati: materiali porosi o teneri non andranno bene per il montaggio! Inoltre è importante tenere presente che all’apertura delle pareti doccia, verso l’esterno o verso l’interno, queste non devono toccare altri oggetti di arredo del bagno. Per la posa delle pareti proteggi e cura bene i profili metallici poiché la calce potrebbe usurarli. ![]() ![]() Montaggio box doccia Prima di tutto pulisci con accuratezza la zona in cui vuoi montare il box togliendo qualsiasi sporcizia presente e lasciando asciugare perfettamente: questo è importante per assicurare al silicone una tenuta eccellente. ![]() |
Come pulire correttamente la lavatrice | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Pulizia-Lavatrice.jpg | Suggerimenti utili per allungare la vita alla tua lavatrice! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-pulire-correttamente-la-lavatrice | 10556 |
Come pulire correttamente la lavatriceSuggerimenti utili per allungare la vita all'alleato dei tuoi bucati! Pensare di pulire un apparecchio progettato per la pulizia potrebbe sembrare ironico. Ma affinché una lavatrice faccia il suo lavoro in modo efficace ed efficiente, per poterle prolungare la vita e per avere sempre bucati perfetti e igienizzati ha bisogno di cure, attenzioni e lavaggi costanti! ![]() I modelli con caricamento frontale sono leggermente più delicate per problemi legati alla struttura di cui sono fornite: hanno zone problematiche a cui prestare maggiori controlli perchè possono portare a muffa, oltre che a sgradevoli odori. Per tali motivi faremo riferimento principalmente a questi modelli. Leggi tutti i nostri suggerimenti e scrivili da parte, così ogni volta li avrai sotto mano durante i momenti di pulizia domestica!
1. Dopo ogni lavaggio ricordati di pulire la porta e la guarnizione di gomma che la circonda utilizzando un panno: sarà sufficiente usarne uno in microfibra, bagnato in un composto a base di acqua e aceto di mele o di vino bianco. Lasciare socchiusa la porta della lavatrice è importantissimo! Permette all'aria di circolare e ciò aiuterà ad asciugare l'interno evitando ristagni di acqua sporca. Alcuni modelli recenti hanno uno speciale dispositivo di chiusura che lascia la porta leggermente socchiusa appositamente per questi motivi. Una raccomandazione: per chi ha bambini o piccoli animali curiosi, è di bloccare la porta della lavanderia per impedire che loro entrino nella lavatrice aperta.
![]() ![]() 2. Circa una volta al mese, è importante disinfettare l'interno della lavatrice. Non si tratta di qualcosa di faticoso, tutt’altro! Devi solamente eseguire un ciclo di lavaggio con alte temperature senza biancheria, aggiungendo solo una tazza di candeggina dentro la vaschetta dei detersivi e all’interno del cestello. La candeggina, grazie al cloro in essa presente, ha il potere di rimuovere i batteri: riuscirà così a uccidere le spore di muffa che prosperano nell'ambiente caldo e umido della lavatrice. Consiglio: se preferisci prodotti più naturali, ti indichiamo un bicchiere di aceto di mele o di vino bianco e in aggiunta nel solo cestello un po’ di bicarbonato che aiuterà ad eliminare i cattivi odori! Cosa aiuta a ridurre al minimo i residui? Certamente l’uso della corretta quantità di detersivo! Molto spesso è veramente difficile riuscire a vedere le linee di riempimento su alcuni tappi. Se questo è il caso del detersivo per bucato che hai deciso di comprare allora aiuta la tua vista evidenziando con un pennarello la linea di riempimento. Aggiungi un cucchiaino di bicarbonato al detersivo in ogni lavaggio, ti aiuterà a prevenire la formazione di residui! 3. La pulizia del filtro viene fatta molto meno frequentemente rispetto agli altri componenti di cui è composto l’elettrodomestico, puoi farla anche una volta ogni 3-4 mesi. Lo si trova in basso, solitamente nell’angolo frontale del lato destro. Per cominciare devi ricordarti spegnere la lavatrice, di chiudere l’acqua e avere una bacinella a portata di mano: servirà per raccogliere l’acqua di scarto presente nel filtro! Una volta tolta la plastica esterna, devi trovare dove è posizionato il filtro per poterlo svitare: se questo ti è difficile usa il libretto delle istruzioni! Prima di svitarlo completamente, fai uscire tutta l’acqua residua, successivamente toglilo del tutto. Rimuovi ciò che trovi all'interno magari qualche sassolino, monetine o piccoli pezzi e poi sciacqua con uno spazzolino e bicarbonato il filtro, sotto l’acqua corrente. Ora puoi riavvitarlo per rimetterlo al suo posto! ![]() ![]() ![]() 4. Eliminare i cattivi odori?! Semplicissimo, con bicarbonato, aceto e succo di limone! Pulisci a fondo la vaschetta dei detersivi: l’aceto lo farà in modo perfetto, eliminando anche eventuali tracce di sapone rimaste. Con un composto a base di acqua e acido citrico inserito in uno spruzzino, “riempi” il cestello e pulisci le guarnizioni. Per sciacquare il tutto, fai un lavaggio a vuoto, meglio se a 90° così da igienizzare il più possibile. Ora tua lavatrice profumerà di nuovo!
Come hai visto non servono tante cose per mantenere la tua lavatrice altamente funzionante e pulita! Queste semplici azioni non vanno mai tralasciate, poiché sono efficaci ed aiutano a risparmiare tempo!
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Come organizzare in modo semplice la tua dispensa | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Ordinare-dispensa.jpeg | Qualche idea per ordinare con orgoglio le tue scorte di cibo | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-organizzare-in-modo-semplice-la-tua-dispensa | 10546 |
organizza la tua dispensaQualche idea per ordinare con orgoglio le tue scorte di cibo ![]()
Hai sempre invidiato quelle dispense gloriosamente organizzate che vedi negli show di cucina?! Se non riesci più a trovare niente e non ti ricordi nemmeno ciò che hai comprato, forse è ora di riorganizzare tutto.
Svuotatutto Rimuovi tutto ciò che è presente nella dispensa: svuotando, ti stupirai da quante cose ci sono, di cui ti eri completamento dimenticato! Posiziona tutto su un tavolo e dai una pulita ai piani interni con uno strofinaccio. Ora ammira la moltitudine di cibarie e bevande che possiedi! Riorganizza Pensa alla dispensa come il tuo armadio. Ordina tutto a seconda della tipologia di alimento. Riunisci tutti i dolci, il reparto salato, i liquidi e le salse secondo una logica precisa in modo da avere tutto sott’occhio. Questo è anche il momento perfetto per controllare la data di scadenza e sbarazzarsi dei prodotti che sono andati a male!
![]() Fai mente locale Misura tutte le mensole e disegna un veloce diagramma su come vuoi organizzare i ripiani. Questo step non è indispensabile, ma ti potrà essere di grandissimo aiuto nel pianificare il processo e decidere quanti e di quale tipo di contenitori hai bisogno. Usa barattoli e scatole Per quanto riguarda la scelta dei contenitori utili a farine, zucchero, frutta secca così come pasta, riso o legumi, ti consigliamo dei barattoli di vetro con chiusura ermetica: sono chic, eleganti da vedere e hanno anche il grande pregio di far vedere il contenuto. Sceglili di dimensioni diverse a seconda di ciò che vuoi inserirci! Per biscotti e alimenti che deperiscono in fretta, utilizza i barattoli di latta. Questi sapranno mantenere il gusto e la consistenza del cibo che così si manterrà più a lungo. Inoltre, puoi sceglierli colorati e con le fantasie che più ti piacciono. Delle scatole in plastica ti possono aiutare con l’olio e l’aceto, mentre barattoli o portaspezie per sale e altre spezie.
![]() Etichetta ogni cosa L'etichettatura è la parte divertente. La soluzione più efficiente è l'etichettatrice a pressione, con cui creare in un solo colpo targhette adesive e impermeabili. Puoi scegliere anche di scriverle a mano, o stamparle su carta adesiva. Lascia spazio alla vostra creatività e voglia di personalizzazione! Crea la nuova dispensa Nei ripiani bassi e centrali riponi le cose più pesanti e che usi maggiormente, nei ripiani alti, invece, colloca le cose più leggere e che vengono usate meno. Impila gli oggetti sui vari scaffali: trovando la combinazione giusta riuscirai a sfruttare l’intera altezza a disposizione. Ti assicuriamo che dopo ave seguito questi step, la tua dispensa avrà cambiato completamente aspetto e che troverai tutto più facilmente. Non solo preparare i pasti ma anche tenere sott'occhio le scorte utili alla lista della spesa, evitando sprechi. |
Come realizzare delle candele per Halloween con una bordatura di nastro! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Blog-Eurobrico-lavoretti-halloween_10466_1.jpg | Vuoi creare un lavoretto per Halloween ma non hai in mente nulla di creativo? Non ti preoccupare ecco qui un’idea semplice ma raffinata. | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-realizzare-delle-candele-per-halloween | 10466 |
COME CREARE DELLE CANDELE PER HALLOWEEN CON UNA BORDATURA DI NASTRO!Vuoi creare un lavoretto per Halloween con le tue mani ma non hai in mente nulla di creativo? Non ti preoccupare, ecco qui un'idea semplice ma raffinata. ![]() Halloween non è solamente un giorno festivo o un’altro evento commerciale, è un rituale che ci tiene insieme. Pensa, per un momento, a quanto spesso interagisci con i tuoi vicini. Se hai figli, dolcetto o scherzetto è un ottimo modo per conoscerli. Anche se non hai figli, mettere una zucca o delle decorazioni sul prato potrebbe migliorare la tua reputazione sociale. Ci sono studi empirici che dimostrano che questi tipi di connessioni sociali rendono più felici, più gentili e più sani e che i benefici possono diffondersi da persona a persona. ![]() Materiale: -Perline, le puoi trovare in qualsiasi negozio di decoupage, devono essere piccoline e ti consiglio di scegliere un colore adatto, in questo caso si tratta di Halloween quindi arancione, nero e viola calzano a pennello! -Forbici -Nastro reticolato del colore che meglio rappresenta per te Halloween -Filo -Ago -Candele a pilastro -Trama di garza -Spilli
Una volta che hai procurato i componenti necessari, si può procedere con la parta divertente della creazione!
Procedimento:
![]() ![]() ![]() ![]() Ecco ora conosci alcune tecniche di abbellimento che puoi utilizzare su diversi tipi di nastri e rifiniture! |
Come pulire i pannelli solari | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Pulire-Pannelli-S.jpg | La pulizia, è l'arte del risparmio! | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-pulire-i-pannelli-solari | 10456 |
COME PULIRE I PANNELLI SOLARILa pulizia è l’arte del risparmio! ![]() Se hai dei pannelli fotovoltaici o solari, devi essere in grado di effettuare la giusta manutenzione ordinaria per tenerli sempre puliti e performanti! Alcuni studi evidenziano come l'assenza di pulizia, possa far perdere fino al 30% dell'energia. I fattori più frequenti che accumulandosi sporcano e deteriorano la superficie dei pannelli solari sono relative a detriti, escrementi di volatili e polvere. Scopri insieme a noi il procedimento corretto per tenere pulita questo strumento importante di casa tua. ![]() Attenzione! I pannelli solari non sono progettati per sostenere il tuo peso ma solamente la pressione di neve e vento. Se ci sali sopra, potresti provocare delle micro crepe che potrebbero compromettere le prestazioni del pannello nel corso del tempo. Inoltre i moduli che in fase di pulizia hai bagnato, possono essere scivolosi ed è facile cadere! Utilizza un'imbracatura e se non ne hai una, usa le scale!
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Elimina le cimici da casa tua! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/euobrico-blog-insetto_10387_1.jpg | La presenza delle cimici è sempre più frequente? Ecco alcune soluzioni per te. | https://www.eurobrico.com/it/blog/elimina-le-cimici-da-casa-tua | 10387 |
ELIMINA LE CIMICI DA CASA TUA!La presenza delle cimici è sempre più frequente? Ecco alcune soluzioni per te. ![]() Le cimici possono essere un problema per la casa e per la nostra salute. Esistono diversi esemplari e non tutti sono dannosi o infestanti: per esempio la cimice dei letti o dei materassi, scientificamente chiamata Cimex Lectularius, è conosciuta per infestare camere da letto e provocare pomfi pruriginosi. Se vuoi scoprire di più su questa cimice continua a leggere!
Le cimici sono una famiglia di insetti simili tra loro, le cui principali differenze sono il colore del loro scudo e le loro abitudini. Quelle più diffuse e conosciute sono due: la cimice verde e la cimice da letto. La prima ha lo scudo verde, facilmente riconoscibile per il ronzio e l’odore ed è presente soprattutto negli orti e nei frutteti, poiché si nutre del nettare di queste piante. ![]() ![]() ![]() Come prevenire un infestazione da cimici da letto? ![]() ![]() Come riconoscere la presenza delle cimici da letto? Come eliminare le cimici? ![]() |
Crea un anti zanzare Fai Da Te! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Anti-Zanzara_1037.jpg | Un modo semplice e salutare per intrappolare le zanzare! | https://www.eurobrico.com/it/blog/crea-un-anti-zanzare-fai-da-te | 10370 |
CREA UN ANTI ZANZARE FAI DA TE!Un modo semplice e salutare per intrappolare le zanzare! I classici anti zanzare ti hanno stufato? Sei in cerca di un metodo non nocivo e naturale contro le zanzare? Eccoti una semplice guida su come costruire trappole antizanzare con bottiglie e vasetti in modo naturale. Le zanzare sanno essere una bella seccatura durante la stagione estiva e spesso per limitarne la presenza, si spruzzano prodotti chimici o si usano zanzariere elettriche. Tuttavia esistono soluzioni fai da te veloci da costruire e con materiali di facile reperibilità!
La zanzara è famosa per tormentare le nostre estati con ronzii e punture. Ne esistono 3.000 specie, ma solo poche pungono. A pungere sono solo le zanzare gravide che necessitano di proteine contenute nel sangue. Questi insetti sono attratti da anidride carbonica, inoltre, detestano il bianco, ma sono attratti dal nero. Ora proviamo a costruire una trappola, da appendere in casa! ![]() Trappola antizanzare con bottiglia.
![]() ![]() ![]() ![]() Invece di intrappolare l'insetto, preferisci allontanarlo?! Continua a leggere per creare una candela anti zanzare! Candela antizanzare con vasetto.
A questo punto la tua candela antizanzare è pronta per essere utilizzata. Basterà accenderla qualche minuto prima di entrare nell’ambiente. La candela emanerà un profumo gradevole per te, ma sgradevole per le zanzare che staranno lontane! |
Cambia look alle piastrelle del bagno! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Cambio-Bagno_1035.jpg | Sostituisci le piastrelle senza doverle cambiare | https://www.eurobrico.com/it/blog/cambia-look-alle-piastrelle-del-bagno | 10354 |
CAMBIA LOOK ALLE PIASTRELLE DEL BAGNO!Sostituire le piastrelle del bagno senza cambiarle... Si può!
![]() Se le piastrelle del tuo bagno non ti piacciono e vuoi sostituirle senza creare troppi disagi in casa, abbiamo la soluzione che fa per te! Si risolve tutto con l’utilizzo di un semplice prodotto, non dovrai demolire nulla, coprirai in modo sicuro le attuali piastrelle donando al tuo bagno un look completamente nuovo in poche ore. Il prodotto di cui stiamo parlando è dell’azienda francese V33, che da oltre 60 anni fornisce centri fai da te con vernici di qualità.
Lo smalto per ceramiche e piastrelle è il perfetto alleato per cambiare le piastrelle del bagno senza il bisogno di un professionista, in poche ore, utilizzando un prodotto pronto all’uso. Un prodotto resistente, coprente e lavabile, appositamente ideato per coprire materiali ceramici e resistere a umidità, agenti chimici e sbalzi di temperatura. E' disponibile nelle varianti: bianco, bianco piuma e grigio carbonato, tutte e tre nei formati da 750ml e 2l. ![]() 1. Stucca le fughe. Prima di applicare il prodotto sulla superficie, assicurati di creare una base liscia, perciò assicurati di stuccare le fughe e coprire possibili solchi. Per far ciò potrai utilizzare dello stucco in tubetto oppure un fugante in polvere facile da preparare: aiutati con una spatola e riempi le fughe! 2. Pulisci le piastrelle. Prima di cominciare a lavorare sulle piastrelle dovrai pulirle con dell’acqua e un detergente apposito; a seguire ripassa tutta la superficie con dell'alcool denaturato. Consiglio: usa una mascherina quando lavori con l'alcool denaturato! Elimina tutto lo sporco ed eventuale silicone, la superficie deve essere ben pulita, priva di sostanze grasse che rendono più difficile l’aderenza della pittura.
Avvertenze. Mantieni il bagno ben ventilato, non solo per velocizzare l’asciugatura ma anche per evitare la concentrazione di sostanze chimiche nell’aria che potrebbero causare mancamenti e nausee. Tieni il prodotto lontano dalla portata dei bambini.
3. Preparazione. Prepara le tue piastrelle alla pittura. Utilizza del nastro carta per delimitare i bordi e del telo di nylon per coprire le superfici circostanti. Durante i lavori ti consigliamo di utilizzare una tuta usa e getta. Per dipingere ti basterà un rullo e dei pennelli di diverse misure per angoli. 4. Prima applicazione. Apri la scatola, all’interno troverai due contenitori: uno piccolo e uno più grande. Il primo contiene l'additivo che dovrai versare nel barattolo più grande, contenente la vernice. Mescola bene servendoti di una miscelatore o di un bastone. Un mestolo da cucina vecchio può andare bene! Comincia a dipingere i bordi e angoli con un pennello, poi utilizzando il rullo copri tutta la superficie. Non lasciare il lavoro a metà! Termina questa prima applicazione su tutta l'area. Stendi la vernice in modo omogeneo con mani di colore incrociate regolarmente. Non caricare troppo il rullo per evitare sbavature. Lascia asciugare bene per almeno 12 ore, non aprire l’acqua, non farsi la doccia, o pulire la superficie. ![]() 5. Seconda applicazione. Passate le 12 ore, carteggia leggermente e pulisci con un panno asciutto e pulito per togliere pelucchi e polvere. Applica la seconda mano seguendo le indicazioni date precedentemente e lascia asciugare per un paio di giorni. Nei seguenti 20 giorni evita di sollecitare le superfici con acqua, detersivi o colpi. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una terza mano di colore.
Ora il tuo bagno ha cambiato aspetto! Ricordati di pulire i tuoi attrezzi dalla vernice con acquaragia e falli asciugare per bene. Potrai utilizzare l’acquaragia anche per togliere eventuali macchie create durante i lavori. |
Crea un pollaio fai da te! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Pollaio_10349_1.jpg | Costruisci un pollaio in 4 semplici passi | https://www.eurobrico.com/it/blog/crea-un-pollaio-fai-da-te | 10349 |
CREA UN POLLAIO FAI DA TE!Come costruire un pollaio in 4 semplici passi. ![]() Il pollaio. Avere un pollaio in giardino è una grande opportunità per avere quotidianamente uova fresche, un ingrediente molto utilizzato in cucina. Gli animali da cortile, come polli, oche, anatre, non sono impegnativi e presto potrai contare su dei piacevoli compagni! La costruzione di un pollaio sicuro e funzionale non è complessa: scegli una posizione adatta, ossia un luogo ben soleggiato ma con anche aree d’ombra. Potrai inserire una pianta all’interno del pollaio e coprire la struttura con della rete ombreggiante durante l’estate. Importante! Verifica che ci sia una giusta ventilazione e non un’umidità eccessiva, che potrebbe creare alcuni disagi agli ospiti!
Curiosità: la gallina ovaiola è un uccello domestico, conosciuto appunto per la produzione di uova. Ne esistono di molte specie che si distinguono per il loro piumaggio: Padovana, Livornese, Siciliana, Amburgo, Mugellese.. Quella più famosa e più comunemente chiamata gallina rossa, è la gallina New Hampshire. In genere una gallina ovaiola produce un uovo al giorno, tuttavia la deposizione si ferma in periodi molto freddi come l’inverno. E’ un animale onnivoro, quindi oltre al mangime completo per polli, consuma anche avanzi di tipo vegetale. ![]() ![]() Progettazione. Prima di iniziare la costruzione, crea un progetto. Durante la progettazione tieni presente la posizione sopra consigliata, la superficie disponibile per ogni animale, la creazione della lettiera, la costruzione di un riparo e lo spazio per un cortile. Nel rispetto degli animali, limita il numero di volatili in base alla superficie ed evita affolamenti che stresserebbero l’animale. Considera 1mq di spazio interno per 4 galline e almeno 1mq di spazio esterno per ognuna. E’ importante che i tuoi animali vivano bene, al fine di evitare malattie e prestazioni produttive negative. La lettiera è di fondamentale importanza per mantenere il pollaio un ambiente salubre, assorbe le deiezioni, diminuisce l’umidità e la produzione di gas, garantendo il benessere degli animali. Per la casetta utilizza un misto di trucioli, segatura e paglia, ricordati di pulirla e cambiarla almeno in primavera e autunno. Per il cortile, costruisci una lettiera profonda almeno 10 centimetri con un misto di sabbia, ghiaia e terra. La ghiaia ti permetterà di evitare la formazione di fanghiglia dopo le piogge, la sabbia e la terra contengono sassolini di cui le galline si nutrono per facilitare la digestione dei semi, inoltre i polli adorano rotolarsi nella sabbia, un modo per liberarsi di eventuali parassiti che causano prurito. Ricordati di controllare sempre lo stato della lettiera esterna, di pulirla e aggiungere ghiaia o altro materiale nel caso fosse necessario. La casetta è per i polli un riparo da intemperie e un luogo dove riposare. Potrai costruire una casetta fai da te, oppure comprarne una. Ne esistono alcune fatte appositamente, composte da box di nidificazione, scaletta e con un vassoio estraibile per facilitare la pulizia. Oppure potrai facilmente convertire una più classica casetta capanno o casetta per bambini. Ti basterà realizzare la lettiera interna e creare dei nidi dove deporre le uova, potrai utilizzare delle cassette di legna e aggiungerci della paglia, tieni a mente che le galline preferiscono deporre le uova in ambienti nascosti. Con l’arrivo dell’inverno avrai bisogno di illuminare il pollaio, ma non spaventarti, potrai montare un semplice faro solare da esterno. Indica il codice prodotto
#000350417# Indica il codice prodotto
#000324656# Indica il codice prodotto
#000272033# Il cortile del pollaio è un luogo di svago che deve essere ben recintato ed a prova di volpe: serve anche per evitare che i polli vaghino nel giardino sporcando e raspando. La rete dovrà essere alta almeno 2 metri e ancorata almeno 30 centimetri nel terreno, per evitare che gli animali selvatici scavino e riescano ad entrare nel pollaio. Per questo fai una buca profonda 30 cm lungo tutto il perimetro e a circa ogni metro posiziona un palo a cui legare la rete. Una volta innalzata, pensa a coprire il tutto con della rete antigrandine, necessaria al fine di creare ombra, proteggere i pulcini da falchi e altri uccelli predatori ed evitare che gli uccellini mangino il becchime dei polli. Tendila bene e legala alla rete. Ora il tuo pollaio è pronto per i nuovi amici piumati, sei soddisfatto?! |
Come arricchire un terreno sabbioso! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Arricchire-Terreno_10331_1.jpg | Se l'orto o il giardino non rendono, forse è merito del terreno! Scopri pregi e difetti di un terreno sabbioso | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-arricchire-un-terreno-sabbioso | 10331 |
COME ARRICCHIRE UN TERRENO SABBIOSOScopriamo i segreti di questo tipo di terriccio: usiamolo al meglio! ![]() Non tutti i terreni sono uguali! Si possono distinguere per la proprietà fisica che identifica la sua composizione, ovvero la tessitura. Questo termine indica anche la percentuale di particelle solide di cui è formato, suddivise in tre classi granulometriche. Queste tre classi sono: argilla, limo e sabbia, con uno spessore rispettivamente minore di 2 micron, fra i 2 micron e i 20 micron e superiore ai 20 micron e inferiore ai 2 mm.
Una terra sabbiosa è facile da lavorare, è leggera, si asciuga facilmente e non necessita di vanga. Questo perchè ha una tessitura del 70%-80% di grandi dimensioni. Ti basterà prendere in mano un pugno di terriccio per riconoscerlo: riuscirai a distinguere i piccoli granuli, inoltre innaffiandolo noterai che il terreno non assorbirà l’acqua, ma che questa colerà facilmente.
Un terreno sabbioso, opposto ad uno argilloso, non è sempre il preferito, perchè è carente di sostanze nutritive e quindi poco fertile. Richiede maggiore irrigazione poiché l’acqua cola facilmente verso il basso, inoltre i granuli possono levarsi in aria con facilità, sporcare vetrate e creare fastidio. Tuttavia, bisogna anche riconoscerne i pregi: si tratta del terreno migliore per la coltura di ortaggi, come aglio, melanzana, peperone, cipolla e molti altri. Hai mai pensato di rendere il tuo orto più sabbioso? ![]() Ma quindi, come puoi arricchirlo? Nel caso di un orto ti basterà aggiungere compost o letame e vangare il terreno, così da permettere alle particelle sabbiose di mescolarsi a quelle del terriccio fertilizzante: ciò renderà il tutto più compatto e nutriente. Nel caso di aree estese, come per esempio un giardino, ti occorrerà materiale organico e argilla! Comincia da quest’ultima, ti permetterà di rendere il terreno più solido e di migliorare la sua ritenuta idrica. In aggiunta all’argilla aggiungi delle sostanze organiche come letame, humus e residui colturali: alimenteranno il terriccio con sostanze minerali preziose e correggeranno ulteriormente il materiale organico.
![]() ![]() Per completare il tuo lavoro, é probabile che nel suolo sabbioso siano presenti molti sassi, chiamati scheletro del terreno. Togli almeno quelli superficiali, li potrai usare come bordi naturali per le aiuole. Ricordati di continuare ad alimentare annualmente la terra con elementi organici.
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Consigli su come montare una casetta da giardino in legno! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/1-casetta-in-legno-Eurobrico-blog_10310_1.jpg | Dopo l'acquisto di una casetta, ti spieghiamo come montarla! | https://www.eurobrico.com/it/blog/consigli-su-come-montare-una-casetta-da-giardino-i | 10310 |
consigli su come montare una casetta da giardino in legno!Uno dei pochi acquisti di cui di certo non te ne pentirai: perché una casetta in legno è utile, pratica e… bella! Ogni giardino dovrebbe averne una: ne esistono tantissimi modelli che dovrai farti le domande giuste, per trovare quella giusta! Una di queste è: perché mi serve? Si tratta di un perfetto ripostiglio per le attrezzature estive e da giardinaggio o per i sacchi di pellet; è un ottimo investimento per aumentare la superficie della tua casa e del tuo garage, a prezzi ragionevoli. La casetta in legno da giardino è anche un bellissimo regalo per i più piccoli, luogo di divertimento assoluto. La maggior parte delle casette in legno sono a pannelli, quindi facili da montare, in quanto dovrai solo incastrare e avvitare i pannelli. Una volta scelta quella che fa per te, non dovrai far altro che montarla. L’aiuto di qualcuno sarà necessario per non rendere il lavoro lungo e faticoso: ecco come montarla in 8 passi! ![]() Alcune delle nostre casette in legno! Scrivi il numero della foto che vuoi che compaia
#5# Indica il link a cui far puntare l'immagine
#https://www.eurobrico.com/it/prodotti/arredo-giardino/casette-da-giardino/casetta-tomek-bimbo-174x123x212-C000324656# Se vui un bordo grigio a dx (right) sx (left), se non lo vuoi (no) #no#
Scrivi il numero della foto che vuoi che compaia
#6# Indica il link a cui far puntare l'immagine
#https://www.eurobrico.com/it/prodotti/arredo-giardino/casette-da-giardino/casetta-ela-bimbo-243x125x175h-cm-C000350415# Se vui un bordo grigio a dx (right) sx (left), se non lo vuoi (no) #left#
Scrivi il numero della foto che vuoi che compaia
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#https://www.eurobrico.com/it/prodotti/arredo-giardino/casette-da-giardino/casetta-hubert-c-scivolo-dim-2265x176x272-C000365233# Se vui un bordo grigio a dx (right) sx (left), se non lo vuoi (no) #left#
1. Controlla le parti e togli l’imballo. Una volta arrivata nel tuo giardino usando il libretto delle istruzioni e aiutandoti con la sezione dedicata alle componenti, controlla che ci siano tutte, prima di togliere l’imballo! Una volta superato il check, potrai togliere gli involucri. Se la casetta è arrivata sopra un bancale in legno, non buttarlo via! Ti sarà sicuramente utile come ripiano interno per appoggiare attrezzi e macchine da lavoro. ![]() 2. Verniciare il legno. La maggior parte delle casette in legno vengono vendute con quest’ultimo già trattato; tuttavia viene sempre consigliato di verniciare tutte le sue componenti con un prodotto anti funghi, insetticida e per protezione ai raggi U.V 5. Pavimento. Solitamente si consiglia di cominciare a montare la casetta dal pavimento, sul quale poi si inseriranno pareti e tetto. Scegli una superficie piatta e a livello, riparata da forti raffiche di vento. Ricordati di poggiare la base della casetta su alcuni supporti che la innalzino di almeno mezzo centimetro al fine di permettere una buona ventilazione: fondamentale per la preservazione del materiale! ![]() 6. Monta le pareti. Cominciando dal basso, monta le pareti, prestando attenzione a non dimenticarti di porta e finestre, che completerai una volta sistemato il tetto.
7. Timpani e sostegno per tetto. Monta il timpano frontale e quello posteriore, presta attenzione a montare correttamente i supporti per la copertura.
8. Tetto. Costruisci il tetto posizionando sui travetti il tavolato e le perline di coronamento. Impermeabilizza e isola la copertura con carta catramata o guaina apposita di norma già incluse.
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Saper leggere le etichette dei fertilizzanti | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Guida-Fertilizzanti_10236_1.jpg | Perchè saperle leggere? | https://www.eurobrico.com/it/blog/saper-leggere-le-etichette-dei-fertilizzanti | 10236 |
Perchè dovresti iniziare a capire come si legge l’etichetta di un fertilizzante? Non è difficile come sembra, non farti spaventare da numeri e lettere, leggi questa guida! Innanzitutto, è importante perchè ti dà la capacità di valutare quale fertilizzante apporta maggiori nutrienti al migliore prezzo. Saprai riconoscere la presenza di sostanze non necessarie e/o dannose a colpo d’occhio. Oltre alle informazioni riguardanti il contenuto, sono anche spiegate le modalità d’uso e di conservazione. Se quest’ultime sono esposte in maniera discorsiva, le prime non sono sempre facili da interpretare. Innanzitutto, la dicitura che si trova più frequentemente è la seguente NPK, che sta per azoto, fosforo, potassio. Questo acronimo è poi seguito da tre cifre, per esempio 10-20-30, che rappresentano rispettivamente le percentuali in peso delle tre sostanze appena presentate. Come noterai, il totale delle cifre non da 100, infatti altre sostanze saranno presenti nel fertilizzante. Detto che NPK sono gli elementi maggiormente presenti, vediamo per cosa sono importanti. L’azoto (N) supporta la pianta nel promuovere una buona attività vegetativa. La carenza di N si nota dall’ingiallimento delle foglie e all'indebolimento del vegetale. È importante conoscere l’apporto necessario per ogni tipologia di pianta, infatti un eccessivo apporto di azoto ha conseguenze negative: comporta uno sviluppo esagerato di foglie, che causa la diminuzione di nutrienti per la crescita di frutti e radici. Importante accertarsi che la pianta ne abbia a sufficienza perchè è essenziale per la fioritura e fruttificazione. Il primo segnale di mancanza di fosforo è il cambiamento di colore delle foglie che possono diventare verdi scuro oppure rosse brune. Un’eccessiva presenza di P, non è dannosa per la pianta: questa è capace di regolare autonomamente l’assorbimento del fosforo necessario. Il potassio (K), già presente naturalmente nel terreno come gli altri elementi, supporta e favorisce la crescita della parte legnosa della pianta, migliora la capacità della stessa di reagire al freddo e a scarsità d’acqua. Anche in questo caso il primo segnale di carenza di potassio si nota dalle foglie che per prime, reagiscono imbrunendo. Consiglio: la cenere mescolata al compost apporta potassio in modo biologico!
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Guida: come pulire il laminato | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Pavimento-laminato-Eurobrico-Blog_10149_1.jpg | Cos'è il laminato? | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-pulire-il-pavimento-laminato | 10149 |
Cos’è il laminato? Altro vantaggio del laminato è che è facile da pulire. Seppur facile, non dimenticarti che ha comunque bisogno di cure regolari. Una cosa da non dimenticare è che è pur sempre composto da legno, per questo è bene assicurarsi che la sua superficie sia sempre ben asciutta, l’acqua può far gonfiare le fibre del legno e di conseguenza deformare la superficie, creando dei pericolosi e antiestetici rilievi. Ti consigliamo di passare con una certa frequenza l’aspirapolvere, puoi anche spazzare con una scopa dalle setole morbide, evita però scope in saggina o dalle setole robuste. La miglior soluzione però, è una scopa con panni in microfibra. Presta attenzione alle macchie, intervieni con un panno leggermente umido appena ne intravedi una. Ricorda, una pulizia regolare non solo ti permetterà di avere un pavimento pulito, ma soprattutto di conservare la sua integrità. Come anticipato, quando lavi il laminato assicurati di usare panni inumiditi e fallo asciugare bene. L’acqua dovrà essere tiepida. Sconsigliamo l’utilizzo del mocio, lascia molta acqua sulla superficie la quale potrebbe penetrare. |
Guida: come conservare gli addobbi e l'albero | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Addobbi-Natale-Eurobrico-Blog_10126_1.jpg | L’albero di Natale finto | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-decorare-il-tavolo-per-il-cenone-di-capodan-1 | 10126 |
L’epifania tutte le feste si porta via! È ora di riportare alle sembianze pre-festive la casa, ma come conservare albero e decorazioni? Non è difficile, ti basterà solo un po’ di tempo e premura. Se invece hai optato per un vero abete in vaso, potrai tenere l’albero fino al prossimo anno, non gli servono molte cure, posiziona la pianta in un luogo soleggiato ma riparato dal vento, al fine di evitare che gli aghi volino via. Abbevera la pianta ogni due settimane; fallo più spesso se la terra si asciuga prima. Controlla lo stato del terriccio con frequenza, deve sempre essere umido e morbido. Se l’albero era stato tagliato, puoi scegliere di tenerlo per fare legna da ardere oppure lo potrai consegnare in stazioni ecologiche locali dove verrà trasformato in compost. E gli addobbi? Iniziamo dalle luci. Le luci ti fanno disperare appena si riapre la scatola a dicembre: per quanta cura abbiamo prestato i fili si ingarbugliano sempre e dobbiamo passare ore a snodarli. Noi abbiamo la soluzione per te! Prendi un rettangolo di cartone – più le luci sono lunghe, più il cartone deve essere grande - fai due taglietti con la forbice alle due estremità opposte. Infila la cima del filo in una delle due fessure e comincia ad avvolgere il filo delle luci attorno al cartone, quasi come un gomitolo. Giunto alla fine inseriscilo nella seconda fessura. A questo punto ti basterà prendere una scatola e impilare tutti pezzi di cartone con le varie luci di Natale. L’anno prossimo fare l’albero sarà molto più veloce! Potrai conservare gli addobbi nelle loro scatole originali o in altre scatole prestando però maggiore cura avvolgendoli nella carta. Abbiamo raccolto alcune idee interessanti su come conservare gli addobbi in modo alternativo. 1. Dividi le decorazioni per tipologia e riponile nelle scatole assieme. |
Guida: come creare uno spaventapasseri! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Spaventapasseri1Eurobrico_Blog_9946_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-creare-uno-spaventapasseri | 9946 |
Rimedi contro gli uccelli Come costruire uno spaventapasseri: la testa Come costruire uno spaventapasseri: il corpo Come costruire uno spaventapasseri: ultimi dettagli Altri rimedi contro gli uccelli |
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Guida: come eliminare le formiche da casa! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eliminare_Formiche_Eurobrico_Blog_9945_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-eliminare-le-formiche-da-casa | 9945 |
Perché le formiche entrano in casa? Prevenzione contro le formiche in casa Rimedi naturali per scacciare le formiche da casa. Rimedi naturali per scacciare le formiche da casa. Formiche alate: rimedi contro la loro invasione in casa. Repellenti contro le formiche |
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Guida: come rimodernare il bagno con semplici passi! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Rimodernare_Bagno_Eurobrico_Blog_9937_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-rimodernare-il-bagno-con-semplici-pass | 9937 |
Arredo bagno Mobili bagno: quali scegliere? Accessori da bagno: Portabiancheria e Portasciugamani Accessori da bagno: i piccoli dettagli Specchi Bagno: non solo un’esigenza Copri lavatrice: la soluzione alla lavatrice in bagno
Ti abbiamo dato alcuni spunti su come poter ammodernare il tuo bagno cambiando alcune componenti importanti o aggiungendole. Ora sei pronto per far da te! |
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Guida: come preparare il terreno alla piscina da esterno | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Terreno-Per-Piscine-Eurobrico-Blog_9904_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-preparare-il-terreno-alla-piscina-da-e | 9904 |
La piscina fuori terra è una soluzione economica e funzionale per coloro che vogliono godersi l’estate rinfrescandosi nella propria piscina, un investimento non troppo oneroso e dai mille vantaggi. Le piscine da giardino sono semplici da montare e non richiedono grande manutenzione, tuttavia non si prestano ad essere montate su terreni ripidi: il terreno su cui poggiano deve essere ben livellato. Non solo, per questioni di sicurezza è bene non montare la piscina in vicinanza di fili elettrici o tralicci, sopra raccordi di acqua, gas o luce oppure su terreni teneri e paludosi. Il suolo ottimale deve essere privo di buche o sporgenze come sassi. Compatto, esposto al sole e riparato dal vento. Di seguito 3 passi su come livellare il terreno per una piscina! 1.Scelta della pavimentazione e tracciatura della superficie 1.Scelta della pavimentazione e tracciatura della superficie 2.Livellare il terreno 3.Finiture |
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Guida: come creare una trappola per talpe. | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Catturare-talpe-Eurobrico_blog_9885_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-creare-una-trappola-per-talpe | 9885 |
Come cacciare le talpe dal giardino? Eccoti alcuni modi! Dissuadere talpe con l’ultrasuono Disabituanti per talpe Come costruire una trappola per talpe Come costruire una trappola per talpe |
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Giardino 2018: Come far crescere un bulbo in acqua! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/bulbi2_9848_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/giardino-2018-come-fai-crescere-un-bulbo-in-acqua | 9848 |
Come far crescere dei bulbi in un vaso senza terra ma con solo dell’acqua? Cosa ti servirà? Step 1 Step 3 |
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GUIDA: Manutenzione ordinaria della Bicicletta | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/bicycle-1868162_1920_9843_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-manutenzione-ordinaria-della-bicicletta | 9843 |
L’arrivo della bella stagione con le sue giornate più lunghe e calde, decreta l’inizio delle attività sportive all’aria aperta e tra queste non mancano i giri in biciletta! Prima di salire sulla tua bici, ti consigliamo di fare un controllo e una manutenzione ordinaria delle sue parti. Indeciso se farlo? Eccoti qua i vantaggi: previeni perdite di tempo e spiacevoli ritardi; infatti una periodica attenzione ti permetterà di risparmiare denaro. Migliori la sicurezza perchè la manutenzione ti garantirà una bici più sicura. Per far ciò ti basteranno attrezzature semplici e una quindicina di minuti. Ti abbiamo preparato una lista di cose da fare! 1.Posiziona la bicicletta in modo da facilitare la manutenzione e il controllo delle sue componenti: sono consigliabili dei cavalletti a parete per bici.
4.Controllo del deragliatore anteriore. Il deragliatore non è altro che un sistema che, azionato dal cambio sul manubrio, sposta la catena su un pignone diverso della corona. È il colpevole quando la catena cade o la pedalata si blocca! Queste situazioni si risolvono con un semplice accorgimento: utilizzando un cacciavite stringi o allenta la vite in modo tale d’avere il binario del deragliatore allineato alla catena e alla corona. 5. Catena. La catena è la componente di una bici che è sottoposta a maggiori attriti, per questo è essenziale che sia ben ingrassata. È necessario che il lubrificante utilizzato sia un lubrificante per bicilette; un prodotto non specifico sporcherebbe le componenti della bicicletta danneggiandole, a causa degli elementi corrosivi di cui è composto. 7. Pulizia. Non ultimo per importanza, è in realtà il compito più frequente. La frequenza dipende dall’utilizzo del mezzo e dal buon senso; indubbiamente si ritiene essenziale una spolverata dopo la lunga pausa invernale. Munisciti di un tubo d’acqua o un secchio d’acqua e lava, aiutandoti con una spugna e un detersivo specifico, il telaio della bici. Poi asciugalo con un panno in microfibra. Consiglio: evita idropulitrici e compressori, la pressione di questi strumenti deformano le guarnizioni e levano il grasso. Altre cose di cui dovrai preoccuparti prima di salire in sella: luci catadiottri, sterzo, cavi. Ricordati di pedalare indossando il casco e se pedali di notte indossa abiti catarifrangenti. |
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Come rinnovare un mobile in legno ridipingendolo! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/rinnovare-mobile-eurobrico_9834_1.jpeg | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-rinnovare-un-mobile-in-legno-ridipingendolo | 9834 |
Quando si ha voglia di un cambiamento in casa, spesso non serve comprare un oggetto nuovo, è sufficiente riutilizzare ciò che già abbiamo. Riverniciare un mobile in legno può risultare un grande cambiamento nell’ambiente di casa e non ti servirà una grande esperienza o agilità: è un procedimento facile che ti permetterà di risparmiare appagandoti con la realizzazione di qualcosa da te creato. Procediamo per fasi: 2.Pulire. Una volta terminata la carteggiatura preoccupati di ripulire la superfice del mobile da polvere e segatura, aiutandoti con un panno soffice. 5.Dipingere. A questo punto comincia la vera fase creativa del lavoro e quella di modernizzazione. Il colore ha una notevole influenza sull’ambiente in cui il mobile verrà posto, è quindi opportuno fare uno certo studio della scelta. Il colore must secondo la tendenza 2018 è il rosso! Per uno stile industrial e raffinato l’ottone è una scelta azzeccata. Lo stile retrò è molto in voga, pensa a un colore legno naturale e a tecniche mirate a conferirgli un aspetto più vintage. Fiori e piante sono la grande novità di quest’anno, perché non dipingere o aggiungere degli stencil a fiore? Suggerimento: una mano di colore non sarà sufficiente, aspetta qualche ora tra una passata e l’atra. 6.Verniciatura o ceratura. Entrambe due finiture essenziali per il mantenimento del mobile dall’uso domestico e dagli agenti atmosferici. La prima opzione è quella più conosciuta e richiede meno attenzioni, accentua le tonalità del legno e i suoi cromatismi. La ceratura è una tecnica più antica e risulta con una finitura più naturale. La cera che consigliamo di adoperare è una cera vergine d’api, un prodotto di alta qualità: si stende sulle superfici con un pennello o ancora meglio con un tampone. Dopo aver cerato il mobile, passalo con della lana intiepidita. In ogni caso, entrambe queste tecniche sono ottime soluzioni. Il tuo mobile a questo punto è terminato! |
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Risparmiare in casa con il fai da te! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/reciclare_fai_da_te_9758_1.png | https://www.eurobrico.com/it/blog/risparmiare-in-casa-con-il-fai-da-te | 9758 |
Domenica 22 aprile è la festa della Terra e noi di Eurobrico non potevamo non usare questa ricorrenza per proporti alcuni consigli ecologici che ti permetteranno di risparmiare e allo stesso tempo aiutare il nostro Pianeta! Eccoti 5 semplici modi. 1. Riciclare con fantasia. Riciclare con il fai da te significa riutilizzare, reinventare l’utilizzo di ciò che già abbiamo, in modo quasi gratuito e avvalendosi della nostra creatività. Abbiamo cantine colme di oggetti che non usiamo più e che teniamo in attesa di un progetto che non abbiamo ancora partorito. Molti oggetti che gettiamo o non impieghiamo possono facilmente essere trasformati in qualcosa di utile. 2. Abbassare il costo della corrente elettrica cambiando lampadine. Le lampadine ad incandescenza, che si potevano comprare fino a un decennio fa, dal 2012 non sono più vendibili e forse un motivo c’è: consumano troppo! Oggi esistono lampadine ecologiche e a basso consumo di energia, come le lampadine a led. Queste ci permettono di risparmiare fino al 50% di energia elettrica rispetto a quelle tradizionali e hanno una durata più lunga. Un piccolo investimento iniziale ti porterà ad un risparmio cospicuo già nel breve tempo. Suggerimento: per ottenere ambienti più luminosi e utilizzare meno luce elettrica, pensa a ridipingere le pareti con un colore diverso o ad aggiungere uno specchio. 3. Risparmiare acqua in bagno. Non ci crederai, ma la maggior parte di acqua potabile usata giornalmente da una persona, finisce nello sciacquone! La cassetta del water tradizionale, quella posta dietro il vaso, ti fa consumare dai 12 ai 15 litri d’acqua ad ogni utilizzo, un vero e proprio spreco. Per ovviare ciò esistono sistemi moderni, non necessariamente costosi, che ti permetteranno di ridurre fino al 60% i consumi di acqua in bagno. Uno di questi è il sistema doppio pulsante che ti permette di scegliere tra due tipi di scarico, uno più intenso dell’altro. 4. Risparmiare acqua installando miscelatori areati. Questi sistemi installabili su lavabo, bidet, doccia e così via, permettono di ridurre il consumo di acqua senza diminuire le prestazioni. Ma quanto si risparmia? Ebbene, dimezzi i costi! Eh sì, perché questi sistemi ti consentono di risparmiare fino al 50% di acqua. Nel caso del rubinetto, un rompigetto ti costerà pochi euro e sarà facile da montare all’estremità di esso. Non dimenticarti che il risparmio dell’acqua non dipende solo dai sistemi innovativi, ma soprattutto da buone abitudini! 5. Risparmiare in giardino con il composter. Il compostaggio domestico è un procedimento non laborioso che attraverso l’utilizzo di una compostiera montabile in giardino, ti permette di formare l’humus: un concime naturale molto fertilizzante, trasformando scarti vegetali e rifiuti organici. Molti comuni permettono uno sgravo sulla TARI a coloro che possiedono una compostiera in casa. Per sapere di più ti suggeriamo di consultare un ufficio locale, in quanto l’ITER per ottenere questa riduzione può variare tra comuni diversi. Oltre a risparmiare in tasse, risparmierai in concimi prevenendo un inutile smaltimento di sostanze organiche in discarica. |
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GUIDA: Come Sverniciare Un Mobile! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/newsletter_13_aprile5_9742_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-come-sverniciare-un-mobile | 9742 |
Le stagioni di mezzo, come la primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per compiere progetti di restauro come la sverniciatura. Le temperature non sono né troppo calde, né troppo fredde e si può tranquillamente lavorare all’aperto: spazio ottimale per questi lavori che richiedono l’utilizzo di prodotti mal odoranti e potenzialmente nocivi alla salute se inalati a lungo. Consigliamo quindi guanti, occhiali protettivi e mascherina! Se ti è impossibile operare all’esterno, trova una stanza ben arieggiata e copri il pavimento con un apposito tessuto. Prima di cominciare l’effettiva sverniciatura del mobile, dovrai verificare se il mobile è semplicemente verniciato o se è ricoperto da cera. Esistono due semplici metodi per fare questa verifica. Trucco numero uno: prendi un pezzo di tessuto imbevuto di alcol etilico e passalo su un bordo del mobile: il tessuto è appiccicoso? Allora è stata passata della cera. Trucco numero due: passa con della carta abrasiva fine un bordo del mobile, se questa diventerà appiccicosa la cera è presente. Nel caso di un mobile coperto di cera, dovrai pensare a decerarlo e per far ciò ti basterà un prodotto decerante. Una volta verificato che il mobile è ricoperto da sola vernice è opportuno verificare lo stato del legno, nel caso di crepe e/o tarlature presta più cautela e attenzione nei passi successivi. Per una migliore sverniciatura è consigliabile scomporre il mobile, così da rendere più facile e accurato il lavoro. Suggerimento: poggia le parti del mobile su due cavalletti! Ti sarà più facile stendere il prodotto ed evitare sprechi. Lascia agire lo sverniciatore per 5-15 minuti: il tempo d’azione è relativo al prodotto in uso. Quando vedrai la vernice raggrinzirsi, non ti preoccupare, è l’effetto dello sverniciatore. A questo punto, con l’aiuto di una spatola raschia delicatamente la vernice nel senso delle fibre del legno. Per le modanature e le parti meno lisce, non utilizzare la spatola ma serviti di lana d’acciaio. Ricordati, una sola mano di sverniciatore non è detto sia sufficiente, potrebbe esser necessario ripetere la stessa operazione più di una volta! Il mobile sarà completamente sverniciato quando le sue superfici saranno opache e le venature del legno ben visibili. Ultimi passaggi prima della riverniciatura: pulisci il mobile passando una spugna imbevuta di diluente nitro o acquaragia. Una volta che le superfici sono ben asciutte, non dimenticarti di fare un trattamento antitarlo. Ultimo suggerimento a proposito dello sverniciatore: nel caso di mobili con alte superficie verticali consigliamo uno sverniciatore dalla consistenza gelificata, così da evitare le colate di prodotto. Sfoggia il tuo mobile... Ora è pronto per esser colorato! |
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Giardino 2018: ecco cosa fare ad aprile! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/aprile_giardino_eurobrico_9727_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/giardino-2018-ecco-cosa-fare-ad-aprile | 9727 |
Aprile è già iniziato e il giardino dopo gli interventi di Marzo che abbiamo suggerito in “Giardino 2018: ecco cosa fare a marzo!” sta piano piano prendendo forma in previsione dell’estate. Per questo nuovo mese altre faccende ci aspettano! Cominciamo dall’orto. Tutto dipende dalle temperature, se lo permettono in aprile potrai iniziare a coltivare tutti gli ortaggi, come: zucchine, pomodori, rucola, prezzemolo e carote. Se è ancora freddo, potrai sicuramente aprire la serra nelle giornate più temperate, così da far circolare l’aria, se invece hai ricoperto delle piante con dei tessuti di protezione potrai levarli nelle giornate di sole, ma ricordati di ricoprirle all’imbrunire. Passiamo ora al giardino, se il terreno non è ghiacciato sei sempre in tempo per piantare alberi da frutto e piante in genere, ma ricordati che aprile è il mese dei fiori sia per le aiuole che per il balcone! Una terazza con dei bei gerani e alcune primule ha sempre un certo impatto scenico e rende qualunque casa più allegra. Ecco alcuni fiori che puoi piantare in questo mese: fresia, stella di Betlemme, tulipani, narciso, gerbere. Prima di sceglierne uno, ti consigliamo di controllare lo spazio che richiede per germogliare, non tutti i fiori possono stare in piccoli vasi. Attenzione: l’acqua è di essenziale importanza per qualunque pianta in questo mese, infatti sta crescendo, assicurati che il terreno non sia mai troppo secco. Ovviamente ci sono alcune eccezioni, come le piante grasse. Una volta piantate le nuove piante e potato quelle già presenti, è il momento di controllare il loro stato di salute. Quanto sono sane? La primavera è la stagione dei parassiti e dei funghi e quindi anche degli interventi fitosanitari. Questi tipi di interventi vengono fatti sulla pianta attraverso prodotti di sintesi o naturali per combattere le malattie del vegetale e garantirne la sua sopravvivenza. Le malattie più comuni sono afidi e pidocchi, insetti visibili ad occhio nudo, che si nutrono della linfa della pianta, ma anche i funghi, come oidio o mal bianco e ticchiolatura. Il primo lo si riconosce per il pulviscolo biancastro e la decolorazione della foglia: tra i danni maggiori che comporta c’è il rallentamento della crescita della pianta e la conseguente diminuzione di frutti prodotti. La ticchiolatura è facile da riconoscere, intacca la foglia che si presenta con grosse macchie scure, se non curata porta alla defoliazione della pianta e al suo indebolimento. Entrambi i funghi si possono prevenire con una corretta potatura e irrigazione. Consigliamo di intervenire sulla pianta con i giusti prodotti anticrittogamici o insetticidi appena identificata la malattia. Solitamente i prodotti fitosanitari si diluiscono con l’acqua e si spruzzano sulla pianta attraverso un' irroratrice. La lista dei compiti non è finita, non ti abbiamo ancora parlato della pacciamatura! Pratica semplice e molto utile, specialmente nella prevenzione della crescita delle erbe infestanti. Ti basterà ricoprire il terreno che circonda la pianta con del materiale organico, come la corteccia, o componenti plastici. Il giardino non è solo fatto di piante, ma per godertelo dovrai arredarlo con una bella tavola, una fontanella, magari un gazebo…i nostri consigli arriveranno presto! |
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Giardino 2018: ecco cosa fare a marzo! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/preparazione_giardino_9695_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/giardino-2018-ecco-cosa-fare-a-marzo | 9695 |
Incredibile ma vero, è già marzo! Marzo è da sempre quel mese di transito tra l’inverno e la primavera, per questo è il mese perfetto per cominciare a pianificare un giardino incantevole per l’estate 2018! Questo articolo non si concentrerà esattamente su un argomento, ma sarà più una lista di cose da fare in questo mese. Perché quest’estate vuoi finalmente goderti le lunghe serate calde estive in giardino, no?! Mentre i bimbi giocano a calcio e tu sorseggi un bel bicchiere di vino al lume di candela sotto il tuo nuovo gazebo, circondato dagli eleganti profumi delle aiuole fiorite e dal cinguettio di passeri e merli …. Relax a casa? Sì, si può! Cominciamo con il fare una scaletta delle cose da fare a marzo nel nostro giardino. Un bel giardino, ben curato e rigoglioso non si fa in un giorno, non è neanche impossibile, basta qualche attenzione al momento giusto, e per questo mese dovrai impegnarti a ripulirlo. L’inverno è ormai passato e la neve sciolta ha scoperto tutto il fogliame e i rametti delle stagioni precedenti. Oltre a rastrellare dovrai anche potare, la potatura è di fondamentale importanza per la pianta, ma di ciò abbiamo già parlato nel blog: “Come preparare i nostri roseti alla fioritura: la potatura!”, ti consigliamo di leggerlo per sapere di più su questo argomento. Bene, ora se non è troppo freddo, puoi concimare la pianta distribuendo del concime attorno a questa, consiglio: se il terreno lo permette, dai pure una zappata veloce ai contorni della pianta prima di metterci il tipo di fertilizzante da te scelto. Ora che abbiamo sistemato per il momento il giardino, possiamo riflettere e scegliere cosa piantare. Ci sono piante, fiori e ortaggi che possono essere piantati già a marzo. Cominciamo con i fiori: la bella di notte, i suoi fiori si chiudono all’imbrunire, può crescere in un bel cespuglio di 35 cm di altezza, bella non c’è dubbio, ma ricorda che i suoi semi sono velenosi; la calendula, non ha particolari esigenze, se non sole e aria; il crisantemo, versatile e resistente, ne esistono oltre 200 specie. Ecco alcuni ortaggi che si possono piantare in questo mese: aglio, basilico, cime di rapa, cipolle, pomodori, prezzemolo, radicchio.. attenzione alle possibili gelate, consigliamo un semenzaio nel caso in cui il clima non sia ancora del tutto primaverile. Alberi da frutto, coltiva ciò che mangi! Alcune piante da frutto che puoi piantare questo mese sono: melo, pero, ciliegio e pesco. Il nostro consiglio è quello di scegliere piante da frutto adatte al clima in cui vivi e se vuoi avere frutta fresca tutto l’anno o quasi ti basterà piantare piante da frutto con diversi periodi di maturazione. Passiamo ora al manto erboso. Una volta pulito il giardino da rami e foglie, taglialo utilizzando un tosaerba, questo primo taglio è solitamente più basso rispetto a quelli di routine delle stagioni più calde, si aggira infatti ad un’altezza tra i 2,5 e massimo 3,5 cm. Cos’è lo strato di feltro? È uno strato composto da residui di taglio dell'erba, foglie ed altro materiale vegetale, che rischia di soffocare il manto erboso; per far ciò l’attrezzo ideale è un arieggiatore. Per aiutare il tuo prato a crescere sano e forte, concima con un fertilizzante. Ricordiamo: marzo è anche il mese adatto per la semina del tappeto erboso, quindi se noti che ci sono delle parti di giardino con terreno spoglio, spargi la semenza e compatta con il terreno. Accorgimento: un terreno fertile e friabile è il presupposto migliore per un risultato garantito. Eccoci alla fine di questo articolo, ti abbiamo dato alcune motivazioni per questo mese, quindi alzati dalla poltrona! Il prossimo articolo parlerà di qualcosa che non trovi da nessuna parte sul web, quindi annotalo nella tua agenda per il prossimo venerdì! |
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Riordino in giardino: la serra! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/serra_autunnpl_9347_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/riordino-in-giardino-in-autunno-la-serra | 9347 |
Non riesci a dire di no alla coltivazione dei tuoi ortaggi neppure ora che fa freddo? Sei un amante di fiori e piante, ma ora che è autunno non sai dove metterle? C’è sempre una soluzione, questa volta il rimedio è una bella serra. Si distinguono tra: indoor e outdoor, montabili e fai da te. Prima di cominciare a fare piani, prova a pensare a dove potresti posizionarla. Escludi i luoghi a nord e poco soleggiati, che presentano oggetti od ostacoli che potrebbero fare ombra. Vuoi sfruttare lo spazio in giardino? Meglio avere vicino un accesso all’acqua, puoi anche pensare di costruire un impianto irriguo proprio dentro la serra. Tieni anche a mente la pendenza del terreno, consigliabile un appezzamento piano e il tipo di terra, morbida e fertile è decisamente quella da preferire. Consiglio: è chiaro che se vuoi ortaggi di qualità e piante rigogliose, la terra nelle quali crescono gioca un ruolo strategico, per questo ti consigliamo l’utilizzo di concimi naturali, essenziali per migliorare la capacità vegetativa e produttiva delle piante. Se hai optato per una serra in casa, ti basterà un posto ben illuminato dal sole. Definito il posto più adatto alla serra, dovrai scegliere il tipo più ideale. Hai scelto una serra montabile di piccole misure? Ottima scelta! Molto convenienti per il prezzo, non necessariamente devono essere utilizzate in ambienti interni. Infatti, se di qualità, hanno una struttura portante in metallo e un telo di plastico robusto, molti dei quali anti UV, e si possono tranquillamente posizionare in aree esterne. Si presentano con diversi ripiani e non hanno stagionalità, in primavera ti basterà togliere il telo per ottenere un comodo scaffale! Vuoi fare invece le cose in grande? Una serra a tunnel o a casetta è indubbiamente ciò che ti soddisferà. Non ti preoccupare, non dovrai essere un esperto di costruzioni, infatti esistono serre componibili. Facili da montare e con una superficie maggiore rispetto alle prime. Resistono bene alle intemperie e sono adatte per regioni con inverni nevosi. Se sei un amante del bricolage, abbiamo pensato anche a te. Esistono diversi modi per costruire una serra da sé. In fase di costruzione, ci sono alcuni aspetti da non sottovalutare. La scelta del materiale non è banale. I più utilizzati sono il legno o il metallo, il primo si presta meglio per serre a casetta, il secondo è decisamente da prediligere in caso si scelga quella a tunnel. Per il rivestimento, solitamente si opta per un telo di plastica robusto, trasparente e anti UV, è leggero ed economico. Il vetro è una buona alternativa, più costoso e pesante, ma garantisce un isolamento termico maggiore e si preserva più a lungo. Le dimensioni sono soggettive, dovrà comunque essere abbastanza alta da poterci camminare e sufficientemente larga per un corridoio centrale pedonabile. Studia bene la stabilità e solidità della serra prima di metterti all’opera! Ultime cose da sapere: esistono kit tunnel, ovvero mini serre da usare negli orti per coprire la verdura durante l’inverno. Generalmente alti 30 cm, variano in lunghezza e larghezza. Che dire, di serre ce ne sono proprio tante! Tutte offrono solo vantaggi, tra i molti, non dimenticarti che in una serra avrai meno problemi con parassiti e lumache, in oltre non dovrai più temere le tempeste, venti forti o acquazzoni importanti. In ultimo, una serra non necessita di molta cura, ma ti da la possibilità di avere un angolo verde e rigoglioso in casa o di poter mangiare ortaggi coltivati proprio da te. Credici, non te ne pentirai! |
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Ordine nel tuo garage! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/garage_disordine_eurobrico_9319_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/ordine-nel-tuo-garage | 9319 |
C’è una parte della nostra casa che tutti tendiamo a sottovalutare, quel posto dove sedimentiamo le cose di cui non abbiamo più bisogno e di cui poi ci dimentichiamo l’esistenza, facile da indovinare: il garage! Da dove cominciare? Decisamente dal far ordine. Ma ordinare, probabilmente non sarà abbastanza, dovrai munirti di coraggio e cominciare a fare una selezione di tutti quegli oggetti che non ti servono più, non per forza dovrai buttarli via, infatti alcuni li potrai vendere, altri li potrai dare in beneficenza, quelli inutilizzabili buttali (ricordati di rispettare le regole di un corretto smaltimento!) e tieni quelli il cui utilizzo potresti reiventare. Suggerimenti: la montagna di vasetti in vetro che avete accumulato con l’intenzione di riutilizzarli prima o poi, questa volta potrete finalmente reiventare il loro utilizzo come porta viti, bulloni, rondelle, o per riporci i pennelli più piccoli. Una volta alleggerito il garage, arriva il momento della riorganizzazione. Molto spesso il disordine non è dovuto da una mancanza di spazio, ma piuttosto da un utilizzo sbagliato di questo. Per riorganizzare al meglio il garage sarà probabilmente necessario arredarlo in maniera differente. A questo punto è solitamente opportuno fare un progetto prima di cominciare a trapanare inutilmente mura e comprare arredi per i quali non si ha neanche lo spazio o il bisogno. Come poter arredare il garage al meglio? Indubbiamente serviranno degli scaffali. Questi possono essere in plastica, ferro o legno; quel che dovete considerare oltre al vostro budget è cosa avete intenzione di riporre sulle mensole, sono da sconsigliare gli scaffali in plastica per oggetti pesanti, per questi sono preferibili quelli in metallo, o una combinazione tra mensole in legno e scaffalatura metallica. Per chi invece preferisce arredare il garage senza utilizzare scaffalatura già composta, con un po’ di più tempo e pazienza, sì otterrà un spazio più personalizzato. Infatti, invece che la più tradizionale scaffalatura a pavimento si può optare per altre sospese. Tenete presente che questo comporterà la perforatura delle mura e una attenta fissazione ad esse. Mensole e sistemi di gancio possono essere una buona alternativa o dei complementi alla scaffalatura fissa o ad incastro. Un piccolo investimento in questa parte di casa troppo spesso ignorata, ti permetterà di risparmiare molto tempo e arrabbiature… oltre a far invidia! |
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Speciale manutenzione delle piscine! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/children-1246383_1920_9230_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/speciale-manutenzione-delle-piscine | 9230 |
Hai regalato alla tua famiglia una piscina per approfittare pienamente dell’estate? Se hai letto il nostro recente articolo sul mondo delle piscine ( https://www.eurobrico.com/it/blog/estate-voglia-di-piscina-quale-scegliere) sicuramente avrai capito che qualsiasi sia il tipo di piscina scelta per mantenerla nel tempo e per renderne sempre piacevole l’utilizzo servono delle accortezze. Vediamole nel dettaglio. Durante il periodo di utilizzo la pulizia della piscina e dell’acqua sono d’obbligo. Se non usi un telo di copertura, togliere foglie, insetti e tutto ciò che è sporcizia è fondamentale: usa un retino adeguato per velocizzare l’operazione. Un’operazione che deve essere una regola per il benessere di chi poi userà la piscina è di verificare i valori del pH dell’acqua, sicuramente se hai una piscina di grandi dimensioni. Sicuramente una volta alla settimana o comunque all’occorrenza è bene togliere e lavare accuratamente la scaletta se presente: l’acqua soprattutto se si riscalda molto crea velocemente delle alghette che possono essere veramente un inconveniente spiacevole se poi con il movimento dell’acqua iniziano a sporcare visibilmente l’acqua. (ps: puoi usare anche un prodotto antialga ma rispetta le dosi consigliate riportate sull’etichetta). Se la piscina che possiedi non ha il riciclo automatico dell’acqua è bene rinnovare completamente l’acqua per assicurare ai bagnanti un’acqua pura: benessere assicurato. Settimanalmente lava il fondo e le pareti interne, aiutati con un robot automatico o un kit di pulizia. Se invece possiedi una piscina con un quantitativo di acqua importante assicurati di ispezionare, almeno una volta alla settimana, tutto ciò che è skimmer, filtro, scarichi e pompa! Ogni elemento ha una funzione vitale per poter mantenere impeccabile la tua piscina anche a distanza di anni. |
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Cambia veste al tuo giardino, gioca con l'illuminazione esterna! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/1.Giardino_9189_1.jpg | Introduzione | https://www.eurobrico.com/it/blog/cambia-veste-al-tuo-giardino-gioca-con-l-illumina | 9189 |
Se hai un giardino sicuramente passo dopo passo lo hai progettato, modificato e curato giorno dopo giorno. Chissà quante volte avrai visto alberghi o ristoranti con quei bei spazi verdi arricchiti da giochi di luce, e allora perchè non pensare di farlo anche a casa tua?! Vediamo come rendere un'esigenza come quella dell'illuminazione un punto di forza per il tuo giardino. Un giardino illuminato accuratamente ti consente di raggiungere in piena sicurezza l'entrata di casa, creare un'atmosfera romantica, permettendoti anche di godere delle calde serate estive con cene e feste in un ambiente spesso diverso da quello diurno. Puoi trovare varie soluzioni per ogni tasca e per ogni gusto. Una soluzione economica ed ecologica è sicuramente quella delle lampade solari: puoi trovarle in stile classico o moderno, o se ti piace uno stile simpatico con delle forme a gufetto, rana etc etc Se hai una casa in stile moderno allora puoi optare per delle lampade LED a basso consumo a forma di sfera o di vaso alto che creano un'atmosfera unica con un design di classe. Ormai con molta facilità e a basso costo puoi trovare in commercio anche quelle wifi e comandate comodamente da un telecomando o volendo dal tuo smartphone attraverso un'app dedicata. Sotto l'aspetto della sicurezza utilissimi lampioncini in stile retrò o moderno (in alluminio) con lampade crepuscolari, preferisci quelle led a basso consumo energetico, e nei punti più nascosti dei faretti con sensore di movimento. Se vuoi creare effetti per stupire i tuoi invitati usa lampade a led colorate e posizionale evidenziando alberi, pozzetti o fontane, ancor meglio se hai dei laghetti o piccoli corsi d'acqua con ponticelli. |
Barbecue ed è subito festa! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/1.Barbecue_9174_1.jpg | Introduzione | https://www.eurobrico.com/it/blog/barbecue-ed-e-subito-festa | 9174 |
Barbecue è ormai sinonimo di caldo e di estate, di compagnia, ma anche di mangiar bene. Una bella grigliata è la migliore scusa per trovarsi con vecchi e nuovi amici per divertirsi, indipendentemente dalla location. Per soddisfare esigenze diverse di gusto e di luoghi, ci sono vari tipi di barbecue, ognuno con sue caratteristiche specifiche con caratteristiche proprie e vari metodi di cottura. A gas, carbonella o elettrici, fissi o trasportabili, troverai sicuramente quello che risponde più alle tue esigenze. Se vivi in campagna o hai un giardino saprai che il barbecue è un must del tuo arredo esterno. Il barbecue classico è quello a carbonella. Per accenderlo ci vuole un po’ di pazienza ed esperienza , saper aspettare che le braci si siano formate prima di iniziare la cottura. Se sei già esperto puoi utilizzare la legna, sempre asciutta e stagionata, e i cibi assumeranno un sapore inconfondibile essendo bruciati dal fuoco vivo e grazie alla produzione di fumi assumeranno quel sapore affumicato che tanto piace. Se invece vuoi più praticità usa la carbonella e oltre alla rapidità in accensione avrai anche una durata maggiore della cottura. Per capire quando la temperatura di cottura è corretta, deve ispessirsi lo strato intorno a ogni lato di carbone. Alcuni modelli sono forniti di coperchio per sfruttare il calore della brace come effetto forno. Se preferisci puoi adottare un barbecue con l’accensione a gas attraverso una bombola ricaricabile posizionata sotto il piano di cottura. La comodità di questa tipologia è che puoi regolare il calore emanato comodamente come nella cucina di casa. Essendo comunque molto forte è possibile effettuare più tipi di cottura a seconda che utilizzi grigli, piastra o fiamma viva. Un gran vantaggio dell’alimentazione a gas puoi ritrovarlo nei tempi di preparazione, la griglia è pronta in circa 15 minuti anche se dovrai rinunciare all’effetto affumicato. Se invece non hai giardino puoi pensare alla soluzione elettrica molto comoda e pratica. Ti è sufficiente solo una presa di corrente e puoi usarlo anche in casa, sul terrazzo o sul balconcino perché è un sistema di cottura senza fumi. Con questa versione hai la potenza di cottura regolabile, maggior pulizia della griglia e quindi una manutenzione molto più facile, riduzione massima dei tempi di preparazione: la tua griglia sarà pronta intorno ai 10 minuti! Unico svantaggio è che dovrai rinunciare al tipico sapore di bruciato perché non c’è fuoco. Buona grigliata! |
Arreda il tuo giardino per i pranzi d'estate! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/1.Arredamento_Giardino_9160_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/arreda-il-tuo-giardino-per-i-pranzi-d-estate | 9160 |
Maggio, primavera inoltrata e i primi pranzi all'aperto con gli amici. Sei pronto con il tuo giardino?! Giocano un ruolo importante tavoli, arredo vario, postazioni d'ombra per un barbecue da invidia. Vediamo come renderlo al meglio per ospitare parenti ed amici. Si parte quindi da tavoli, sedie e poltroncine varie. Se vuoi un tavolo duraturo e robusto, oltre che bello, scegli quello in legno a cui abbinare sedie secondo il tuo stile preferito: ci sono le classiche apri e chiudi oppure quelle con braccioli. Se non sei amante del legno allora puoi pensare a tavoli in ferro o in plastica. Se hai problemi di spazio ti consigliamo il tavolo a ribalta. Un elemento molto chic-retrò nel tuo giardino potrebbe essere la panchina in legno e ghisa. Puoi anche recuperare vecchie panchine in legno e trattarle con dello stucco bianco e renderlo in stile shabby-chic. In alternativa se cerchi qualcosa di più comodo puoi optare per un bel dondolo, gran divertimento per i più piccini. Il post pranzo è relax. Non puoi non arredare il tuo giardino con divanetti e tavolini bassi, sdraie e lettini da giardino, poltrone sospese o l'intramontabile amaca. Puoi pensare a dei set in vimini o in plastica effetto rattan, resistenti e facili da pulire. Arricchisci il tutto con dei cuscini che danno comodità e stile o puff di forme e colori vari. Per una buona riuscita di un pranzo in giardino è bene che provveda all'ombra. Il sole diventa sempre più caldo e se non hai grandi piante è necessario un grande ombrellone, magari a sospensione, o ancor meglio puoi prendere un gazebo con tende o in legno. |
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La tua cassetta degli attrezzi da giardino. | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/1_Giardinaggio_9130_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/la-tua-cassetta-degli-attrezzi-da-giardino | 9130 |
Il giardinaggio è l'hobby per chi è creativo, premuroso e paziente, una pratica comunque molto delicata e il famoso "pollice verde" non è da tutti. Ma quanto gli strumenti ci vengono in aiuto!? Guanti, vasi e carriola non sono sufficienti per la lavorazione del tuo giardino, ecco quindi una breve lista degli attrezzi immancabili nella tua cassetta! Vanga o pala?! Le due sorelle del giardinaggio spesso vengono confuse tra loro e sono indispensabili per il giardinaggio, in particolare puoi utilizzarla per mettere a dimora le piante, effettuare la lavorazione del terreno in profondità, per frantumare le zolle e per sradicare le piante oppure per delimitare il perimetro delle aiuole. La vanga costituita da un manico, una lama ed una staffa, fissata a circa 30 cm dalla lama, che consente di dare la spinta nel terreno con i piedi. Le tipologie di vanga disponibili in commercio sono numerose e le loro differenze sono relative al tipo di lama. La pala invece non è provvista di staffa, ha una lama leggermente concava di forma quadrata o triangolare e viene spinta con le mani. E' una variante della vanga, ti servirà quando si dovrai spostare notevoli quantità di materiale (foglie, sabbia, terra ecc.). Da sempre i simboli del giardinaggio sono il rastrello e le forbici. Il primo è un attrezzo costituito da un manico al quale è fissata una barra (pettine), che può essere di metallo o di plastica robusta, dotato di denti allungati e appuntiti che possono essere curvi o dritti. Avrai sicuramente bisogno di un rastrello quando dovrai ripulire il giardino dalle foglie secche, livellare il terreno o per spargere il concime. In commercio ne esistono numerose tipologie che si differenziano per numero e curvatura dei denti o per il materiale con cui è composto. Non puoi curare piante da giardino se non hai a disposizione delle forbici. Con questo attrezzo infatti puoi potare piante e recidere fiori. Esiste una gran varietà di forbici e ognuna ha una propria caratteristica in base alla funzione, ad esempio la forbice da siepe ha lame e manici molto più lunghi rispetto a quella da erba o da bonsai. Roncola e sega invece ti saranno necessarie per la potatura dei rami, vediamoli nel dettaglio. La roncola ti servirà per tagliare i rami di piccole dimensioni e per rimuovere la corteccia vecchia dai rami. E' un piccolo attrezzo formato da una lama curvata a forma di punto interrogativo e da un’impugnatura in legno. Se invece devi effettuare delle potature di rami dal diametro grande allora dovrai utilizzare la sega. In alcuni casi e in alcuni periodi dell'anno potrai aver bisogno di effettuare trattamenti alle piante da giardino con sostanze insetticide o con trattamenti equivalenti di origine naturale. Ne esistono di varie dimensioni e tipologie, la scelta è legata all'estensione del giardino: ad esempio userai quelli a spalla per dare il "verde rame" mentre userai quelli manuali per trattare con precisione le foglie di piccole piante. L’annaffiatoio è un attrezzo che userai quotidianamente. E' un contenitore per l’acqua dotato di un foro che permette la fuoriuscita graduale, solitamente ha il dispersore a pioggia per dosare meglio la quantità di liquido e per lavare anche il fogliame in modo delicato. |
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Come preparare i nostri roseti alla fioritura: la potatura! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/1_9079_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/come-preparare-i-nostri-roseti-alla-fioritura | 9079 |
Marzo e Aprile da sempre sinonimi di giardinaggio. La primavera entra nelle nostre giornate in punta di piedi e tutto d'un tratto si fa sentire, è il risveglio della natura. La gradevolezza delle temperature consentono T-shirt e giacchino, giornate con più luce, l'aria è più profumata edecco che vogliamo prenderci il caffè all'aperto! Giardino o terrazzo che sia c'è sempre un gran da fare, vediamo cosa. Sono i mesi dei lavori di ripulitura e preparazione del giardino, della rimozione delle protezioni invernali per le piante più delicate, della ripulitura di alberi e arbusti dalle piante infestanti, dalle foglie secche e rami rovinati, infine della concimatura. Un importante ruolo in questi mesi è ricoperto dalla potatura: una pratica che risulta essere sempre un po' triste in quanto ci sembra di togliere qualcosa alla nostra pianta mentre in realtà rappresenta un vero e proprio gesto d'amore nei suoi confronti. Ok ma perchè? La potatura infatti consente di ottenere uno sviluppo equilibrato delle piante e favorire nuovi germogli. Utile in questo periodo per le piante da frutto, arbusti a fioritura estiva e siepi. La potatura in particolare è indicata per le ROSE per la prevenzione delle malattie, per esaltare e armonizzare il portamento della pianta, per rinvigorire la struttura, per stimolare la formazione di nuova vegetazione e ottenere cosi copiose e belle fioriture. Vediamo quindi come preparare i nostri roseti per la fioritura di Maggio. La tecnica principale di potatura delle rose è il "taglio dei rami". In base al tipo di taglio si parla di potatura di eliminazione o di accorciamento: nel primo caso si eliminano completamente i rami improduttivi, indicato nelle piante più vecchie, e nel secondo si accorciano, indicato per quelle più giovani. Attenzione però alle rose con fioriture biennali altrimenti si rischia di eliminare nuove gemme. Ma come si effettuano questi tagli? Bisogna intanto munirsi di guanti resistenti alle spine, cesoie per i rami grossi e forbici a cesoia per quelli più piccini. Si parte dal basso per recidere i rami più vecchi o malati con tagli netti e decisi. L'altezza del taglio determinerà la quantità di nuovi rami: più si pota in basso e più rami nasceranno e fioriranno. Il taglio deve essere a 45° rispetto alla gemma, in modo che abbia spazio per crescere, e opposto alla seconda gemma, quindi sul ramo che sporge verso l'esterno della pianta. La potatura è un delicato e importante intervento che può favorire o danneggiare la pianta se fatto in modo sbagliato, si consiglia quindi sempre di conoscere bene la specie di rosa da trattare, di ispezionarla per bene individuando così i rami da recidere che non necessariamente debbano essere molti. Pronti per aiutare le vostre rose? |
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Irrigare senza spreco e senza fatica! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/A11_9068_1.png | Introduzione | https://www.eurobrico.com/it/blog/irrigare-senza-spreco-e-senza-fatica | 9068 |
E’ arrivata la primavera e finalmente ti puoi dedicare alla ripresa del tuo giardino. Si inizia con il piantare fiori per dare un tocco colorato in ogni angolo e poi c’ è il prato e l’obiettivo è farlo diventare perfetto e di un verde brillante. Piante, fiori e prato hanno bisogno di molta cura ed una delle cose più importanti è l’irrigazione soprattutto quando le temperature saranno più elevate. IRRIGAZIONE A MANO Il metodo classico per dissetare le proprie piante è quello con la canna dell’acqua o annaffiatoio. Oltre ad essere un’operazione lunga molto spesso si tende ad apportare una quantità di acqua eccessiva alle piante, questo è uno spreco e inoltre c’è la possibilità di marcescenza delle radici di quelle piante che soffrono per la troppa acqua. Oppure potrebbe essere l’incontrario, dato che l’irrigazione manuale è un procedimento faticoso soprattutto se il nostro prato è molto grande può essere che per la fretta non si apporti la quantità d’acqua necessaria. IMPIANTO DI IRRIGAZIONE Per evitare spreco e fatica esistono vari tipi di impianti di irrigazioni. Grazie a questi è possibile irrigare solo dove è necessario e con la giusta quantità d’acqua. Inoltre è possibile anche installare una centralina che può essere programmata giornalmente e settimanalmente, molto utile per le tanto amate vacanze estive! IRRIGAZIONE FUORITERRA È possibile collegare degli apparecchi distributori a due o più vie direttamente all’uscita del rubinetto. In questo modo si avranno prese d’acqua distinte che possono alimentare in contemporanea diversi accessori. L’apparecchio distributore è costituito da un corpo e da due o più attacchi rapidi al quale inserire i tubi che a loro volta saranno collegati ad altri accessori come ugelli di lance, pistole ecc. Dal corpo si può regolare il flusso dell’acqua. Adottando più centraline è anche possibile programmare le diverse fasce orarie per ciascuna zona. Alcune centraline sono dotate anche di sensore pioggia che blocca l’irrigazione nel caso in cui sia piovuto e che quindi l’irrigazione sia già avvenuta naturalmente. IRRIGAZIONE INTERRATA Come dice la parola è un metodo di irrigazione nascosto ideale se il nostro obiettivo è quello di avere un giardino perfetto senza tubi a vista. Composto da un pozzetto con raccordo idrico, irrigatori e tubi Il tubo principale che parte dal pozzetto va inserito in uno scavo profondo circa 40 cm. Nei punti in cui si posizioneranno gli irrigatori questo tubo viene tagliato con un cutter ed inseriti i raccordi a t. Dai raccordi parte un tubo lungo di 30 cm che si collegherà all ’irrigatore. Infine si chiude con un cacciavite la fascetta di tenuta. Per grandi superfici consigliamo gli irrigatori pop-up che vengono collocati a filo del terreno e si alzano grazie alla pressione una volta che si apre l’acqua. IRRIGAZIONE A GOCCIA O MICROIRRIGAZIONE Questo è un metodo di irrigazione che fornisce acqua alle piante poco a poco, depositando l'acqua sulla superficie del terreno vicino alla pianta o nella zona della radice. Composto da una centralina, un riduttore di pressione con filtro, valvole, condotti e varie tipologie di gocciolatori:
CONSIGLI Soprattutto nelle giornate più calde è molto importante evitare l’irrigazione nelle ore in cui il sole sprigiona tutto il suo calore questo perché le goccioline d’acqua su steli e foglie creano un effetto lente che va ad amplificare l’azione nociva dei raggi solari. Il momento migliore per questa operazione sarebbe verso sera così che le piante possano beneficiare dell’umidità notturna. Grazie ai kit completi di tubo, raccordi e micro irrigatori premontati è semplice progettare un impianto su misura da soli. Una volta terminato avrai la soddisfazione di poter sedere e goderti la brezza del crepuscolo mentre l’impianto farà tutta la fatica! |
CONSIGLI PER LA PULIZIA DELLA CANNA FUMARIA. | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Spazzacamino_blog_eurobrico_9035_1.jpg | https://www.eurobrico.com/it/blog/consigli-per-la-pulizia-della-canna-fumaria | 9035 |
CONSIGLI PER LA PULIZIA DELLA CANNA FUMARIA.Per proteggere la tua famiglia e la tua casa è indispensabile programmare almeno una volta all'anno la pulizia della canna fumaria. ![]() E' fondamentale farla per:
Ci sono però alcune avvisaglie che aiutano a capire che è ora di dare una bella pulita alla canna fumaria. Quali sono?
L' OCCORRENTE PER LA PULIZIA: ecco gli strumenti necessari per la pulizia della canna fumaria:
PULIZIA CANNA FUMARIA DALL’ALTO: come prima cosa chiudere la bocca del camino per evitare di riempire tutta la stanza di fuliggine. La pulizia dall’alto è la migliore e la più pratica da eseguire, può essere effettuata da una sola persona sul tetto oppure da due persone, una in casa alla bocca del camino ed una sul tetto.
IMPORTANTE: FARE LA PULIZIA DALL’ALTO SOLO IN SICUREZZA! NECESSARIO IMBRAGO E CORDA DI SICUREZZA. FONDAMENTALE ESSERE COMODI E STABILI UNA VOLTA RAGGIUNTO IL CAMINO. IN CASO CONTRARIO MEGLIO CHIAMARE UN PROFESSIONISTA. VERIFICA EVENTUALI NORMATIVE REGIONALI E/O COMUNALI PRIMA DI EFFETTUARE QUESTO TIPO DI LAVORO. Una volta saliti sul tetto si asporta la parte finale del comignolo. Se la pulizia viene eseguita da una sola persona si utilizzerà uno scovolo attaccato ad una corda o una prolunga per spazzacamino, allo scovolo si fissa un peso (di un paio di kg)
PULIZIA CANNA FUMARIA DAL BASSO: se si è costretti ad effettuare la pulizia dal basso si può utilizzare uno scovolo con manico ad innesti: lo si monta man mano che si sale con la spazzola e lo si smonta mano che scende. La pulizia dal basso è molto più difficoltosa e impegnativa, ma a volte è l’unica soluzione. Se la canna fumaria appartiene ad una stufa prima della pulizia è necessario scollegare il tubo e tapparlo completamente lasciando solo un piccolo foro per far passare la corda.
SCELTA DELLO SCOVOLO: lo scovolo è una spazzola dotata di raggi metallici della lunghezza necessaria per raggiungere il diametro del tubo di tiraggio. I raggi sono disposti a raggiera o in posizione diagonale rispetto alla canna fumaria. La spazzola deve essere compatibile con le dimensioni, la forma e il materiale di costruzione della canna fumaria. Ad esempio per una canna fumaria in muratura lo scovolino utilizzato sarà di acciaio perché crea attrito e libera perfettamente la canna fumaria dalle impurità. Ricordiamo nuovamente che se non c’è la possibilità di raggiungere il camino sul tetto in sicurezza è indispensabile chiamare un professionista. La pulizia del camino è troppo importante per prenderla sotto gamba.
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Il nastro adesivo: tipologie e utilizzi | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/ritratto_con_pila_12486_1.jpg | con "Come Fare con Barbara" | https://www.eurobrico.com/it/blog/il-nastro-adesivo-tipologie-e-utilizzi-div | 12486 |
Il nastro adesivo è un nastro di plastica o carta cui è applicata una sostanza adesiva. Il nastro può essere adesivo da un solo lato o da entrambi (nastro biadesivo), nel secondo caso una delle due facce del nastro è spesso protetta da una pellicola. L’ inventore del nastro adesivo fu lo statunitense Richard Drew, ricercatore della 3M, che lo creò nel 1925 e lo mise in commercio nel 1930 . In Europa giunse solo nel 1937. Il nastro adesivo era fatto con colla da falegname e glicerina . Sembra però che la 3M, per risparmiare, usasse poca colla e che perciò qualcuno la accusò di essere "scozzese" (in riferimento alla stereotipata tirchieria degli scozzesi), da qui l'origine del nome “scotch”. Per quel che ci riguarda però, cari bricoleurs, possiamo entrare nello specifico e sviscerare le due macro categorie. La sua nascita è dovuta alla necessità di dipingere in 2 colori, e quindi di schermare alcune parti della famosa Model T Ford, prima macchina prodotta in serie. Parliamo quindi di carrozzeria! Quello più comune, che noi bricoleurs usiamo di frequente, è quello giallino le cui dimensioni variano da 1 cm (perfetto per seguire le curve) a 5 cm. Generalmente serve a proteggere una superficie. Noi lo usiamo molto ad esempio quando eseguiamo gli stencil: per creare i tamponi, per fermare l’acetato sul muro o per ricostruire un ponte che abbiamo inavvertitamente tagliato. Ed è assolutamente fondamentale quando si parla di righe! Negli anni questo tipo di nastro si è evoluto e in commercio si trovano dei rotoli con una striscia di carta attaccata, per schermare superfici più ampie) o addirittura con una striscia di plastica attaccata (superfici ancora più ampie)
I 2 problemi principali di questo nastro (senza il quale non potremmo lavorare) sono :
Negli anni ci sono state delle evoluzioni e sono apparse delle varianti come quella rosa che definirei “delicata “ e che ultimamente prediligo quando si tratta di decorazione. Si attacca meno alla superficie, diminuendo quindi i rischi di strappare il fondo quando si rimuove, malgrado ciò la pittura filtra meno sotto la sua superficie ed è quindi perfetto per righe e decorazioni su fondi finiti. Esiste anche una versione di nastro adesivo di carta da imballaggio. Largo come quello in plastica e dello stesso color avana, è la sua versione sostenibile ed è molto efficace
Questo tipo di nastro è l’evoluzione di quello di carta. La colla viene messa sul cellophane invece che su carta e nasce così il nastro adesivo trasparente. Il nastro adesivo trasparente: ce ne sono di varie dimensioni, dalla più piccola, che usiamo per fare i pacchetti, alla più grande che può essere usata per imballare. Il nastro da imballaggio o da pacchi, solitamente è color avana e viene utilizzato per chiudere le scatole di cartone nei traslochi. Recentemente questo tipo di nastro è stato prodotto in vari colori, proprio per facilitare il riconoscimento delle scatole durante un trasloco. Blu per il bagno, rosso per la camera da letto, e così via. Un modo pratico ed efficace che rimpiazza la scritta sul cartone che statisticamente è sempre sul lato invisibile della scatola, in fondo alla pila
La particolarità (sorprendente) del nastro telato è che si taglia strappandolo con le mani, senza bisogno di usare le forbici. Ricordo che una volta l’ho usato per riparare la scocca dello specchietto retrovisore della mia macchina! Sempre nell’ambito del nastro americano, c’è il nastro di alluminio sorprendentemente resistente oltre che esteticamente bellissimo. Resiste agli sbalzi di temperature, agli oli e agli acidi ed è impermeabile al vapore. Può essere utilizzato per applicazioni di protezione, copertura, isolamento e riparazione in combinazione con qualsiasi superficie metallica. Ma vista la bellezza prima o poi troverò un’uso diverso !
La particolarità (sorprendente) del nastro telato è che si taglia strappandolo con le mani, senza bisogno di usare le forbici. Ricordo che una volta l’ho usato per riparare la scocca dello specchietto retrovisore della mia macchina! Sempre nell’ambito del nastro americano, c’è il nastro di alluminio sorprendentemente resistente oltre che esteticamente bellissimo. Resiste agli sbalzi di temperature, agli oli e agli acidi ed è impermeabile al vapore. Può essere utilizzato per applicazioni di protezione, copertura, isolamento e riparazione in combinazione con qualsiasi superficie metallica. Ma vista la bellezza prima o poi troverò un’uso diverso !
Il nastro isolante: entriamo ora nel mondo dell’elettricità dove il nastro isolante la fa da padrone.
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7 strumenti essenziali di cui hai bisogno per la tua casa | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/strumenti-fai-da-te-1_11675_1.jpg | Il fai da te casalingo | https://www.eurobrico.com/it/blog/7-strumenti-essenziali-di-cui-hai-bisogno-per-la-tua-casa | 11675 |
7 STRUMENTI ESSENZIALI DI CUI HAI BISOGNO PER LA TUA CASAIl fai da te casalingo Se uno dei tuoi grandi sogni è trasformare la tua casa in un rifugio, ma l'idea di eseguire da solo effettivamente uno di questi piani di trasformazione sembra travolgente, ti capiamo. Dedicarsi l fai-da-te per i progetti domestici può sembrare intimidatorio, ma per superare quel fattore di intimidazione ciò di cui hai bisogno è fare le tue ricerche e prenderti il tuo tempo. Certo, è sempre possibile fare un pasticcio, ma se ti prendi il tempo per indagare sul problema e fare un po’ 'di ricerca (esiste internet!), spesso scoprirai che le riparazioni e gli aggiornamenti quotidiani domestici sono più fattibili di quanto pensi. ![]() Mentre farai la ricerca, scoprirai un altro elemento chiave dei progetti di casa fai-da-te: utilizzare gli strumenti giusti. Per iniziare ad assemblare la tua cassetta degli attrezzi di elementi essenziali, condividiamo con te i nostri consigli sugli strumenti di base da avere a portata di mano per diventare il tuo tuttofare e ognuno di questi può essere trovato su Eurobrico. Una volta che ti procuri i seguenti strumenti e li metti a frutto, sarai un professionista in pochissimo tempo. Attraverso i progetti fai da te costruisci conoscenza e fiducia che di volta in volta renderanno i tuoi lavori più veloci e sarai in grado di dedicarti a progetti sempre più complessi. Continua a scorrere per iniziare a costruire la tua cassetta degli attrezzi fai da te con alcuni dei nostri consigli. 1 Chiavi regolabili di tutte le dimensioniStai pensando di acquistare un mobile pronto per il montaggio o di cambiare il rubinetto del bagno? Allora avrai bisogno di chiavi a brugola o chiavi regolabili.
Sono necessarie dimensioni metriche e standard per chiavi a bussola e a brugola. Le chiavi a brugola sono utilizzate per le viti impostate sui rubinetti, la ferramenta di mobili pronti per l'assemblaggio e la maggior parte delle parti su una bicicletta. Le chiavi a bussola sono essenziali per dadi e bulloni in spazi ristretti e sono più sicure di una chiave standard.
Qui trovi le brugole in un set di 9 chiavi a 6 sezioni Ribimex
![]() 2. Cacciaviti di base prontiAvere un cacciavite a portata di mano è utile per i tuoi aggiustamenti quotidiani, supponendo che tu abbia quello delle giuste dimensioni. Il nostro consiglio è quello di averne alcuni di diverse dimensioni nella cassetta degli attrezzi. Come minimo, prendi una testa piatta sia di dimensioni standard che di piccole dimensioni.
Qui trovi un semplice set di 7 cacciaviti Ribimex
![]() 3. Fora come un professionistaPer quanto riguarda gli utensili elettrici, non hai bisogno di un top di gamma, ti basterà uno di livello medio. La verità è che gli strumenti economici falliscono quando ne hai particolarmente bisogno e perciò li utilizzi di frequente e non durano mai quanto gli strumenti di qualità superiore. Fai in modo che i progetti fai da te come montare degli specchi o ripiani in legno siano senza sforzo con un trapano a batteria.
Qui trovi il trapano avvitatore a batteria Ribimex ![]() 4. Pinze per correzioni dettagliateQuando è necessario stringere gli apparecchi dotati di dadi e bulloni, avere una selezione di pinze può essere un salvavita. Le pinze regolabili sono popolari e noi vi consigliamo di iniziare proprio con quest che sono anche incredibilmente utili per progetti idraulici e lavori domestici casuali come la rimozione dei coperchi dei barattoli bloccati.
Qui trovi la pinza regolabile a cerniera ![]() 5. Taglia con maggiore precisioneNon importa quanti coltelli hai nel tuo porta coltelli in cucina, vale la pena prenderne uno che sia solo per progetti fai da te per la casa. Un taglierino può essere lo strumento più universalmente utilizzato al mondo è fatto per il taglio ed è molto più sicuro e preciso rispetto all'uso di un coltello da tasca o un coltello da cucina.
Qui trovi il taglierino a sette segmenti Ribimex ![]() 6. Un tutto fare ha bisogno di un seghetto alternativoAnche se potrebbe non tagliare materiali super spessi, è possibile utilizzare un seghetto alternativo per la maggior parte dei lavori di taglio. È la sega ideale per i principianti perché è così versatile e facile da usare! Effettua tagli dritti, tagli curvi, ritagli interni (con l'aiuto di un foro di avviamento per l'inserimento della lama) e puoi acquistare lame per quasi tutti i materiali: legname, compensato, plastica, metallo, piastrelle e altro ancora.
Qui trovi il seghetto alternativo Black&Decker ![]() 7. Livella come un falegnameMisurare una linea retta per supporti e altre attività che richiedono precisione è difficile senza qualcosa che la mantenga livellata. Un livello standard da falegname con le piccole fiale a bolle fa la differenza tra un lavoro dall'aspetto professionale e qualcosa di cui un padrone di casa si vergognerebbe.
Qui trovi la livella a 3 bolle ![]() |
Compressore, come sceglierlo? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Banner_comprssori_630x467px_-_Co.jpg | Non è una cosa banale, la scelta del compressore è importante! Vediamo perché | https://www.eurobrico.com/it/blog/compressore-come-sceglierlo | 8989 |
Compressore, come sceglierlo?Non è una cosa banale, la scelta del compressore è importante! Vediamo perché
Il compressore da sempre è un prodotto irrinunciabile in tutti i garage, vista la sua moltitudine d’uso. La comprensione del modello giusto per le tue esigenze non è facile e si deve tenere sempre presente l’uso che ne farai. Scopri perché questo fatto è così importante, continuando a leggere l’articolo. ![]() Compressore, come funziona?Partiamo dall’inizio e capiamo su che principi si basa il funzionamento dei compressori: cercando di essere semplici, questi attrezzi prelevano l’aria dall’esterno e con un motore elettrico o termico la comprimono, immagazzinandola. Attraverso questo processo si possono attuare due cose:
Già da ora puoi capire quanti usi diversi possono potenzialmente avere i compressori! Sotto i principali:
Consiglio: se anche tu vuoi utilizzare strumenti pneumatici collegati al compressore è bene tenere sempre presente di quanta portata in uscita hai a disposizione; il tasso di FAD (Free Air Delivery) ossia l’aria in uscita, non quella aspirata, è importante per alimentare gli accessori pneumatici. Se adoperi spesso trapani, avvitatori o chiavi a cricchetto, per esempio puoi disporre di un compressore con potenza media, visto l’utilizzo dell’energia in modo intermittente. Ma se hai bisogno di un compressore per azionare sabbiatrici e levigatrici che invece funzionano a potenza costante, è bene valutare un modello più potente e performante, magari che utilizza corrente trifase a 400V.
Compressore a pistoniDedicando qualche parola sul motore, i compressori si possono dividere in molte categorie: a cinghia o trasmissione diretta, a pistoni o a vite, bicilindrici o monocilindrici.
Per i lavoretti di fai da te o domestici, ti consigliamo compressori a pistoni, monocilindrici, che hanno delle caratteristiche tecniche adeguate ad un uso non professionale. La pressione di tali modelli può arrivare fino ad 8 Bar con portata d’aria che può arrivare a 40 m3/ora. Un ulteriore indicazione è quella controllare gli stadi di compressione: in base a quanto il compressore ci impiega a comprimere l’aria, esistono modelli monostadio e bistadio che appunto ci impiegano una oppure due o più fasi di compressione.
![]() ![]() ![]() Compressore a viteIl funzionamento a vite è composto da un meccanismo a due rotori di forma elicoidale che servono a comprimere l’aria in entrata a mano a mano che scende verso il basso, attraverso le scanalature, aumentando appunto di pressione. Ti consigliamo questo modello quando hai necessità di prestazioni continue e non alternate. Infatti, solitamente vengono scelti da chi li utilizza in officine meccaniche o carrozzerie dove sabbiatrici, levigatrici o verniciatori necessitano l’apporto di energia costante. Altro dato a favore dei compressori a vite è quello della semplice manutenzione e della lunga vita d’uso che vantano.
Altri consigliCome abbiamo detto, è bene partire dall’impiego a cui è dedicato il compressore e valutare tutte le caratteristiche necessarie che deve avere.
Consiglio: se vuoi usarlo per prenderti cura della tua auto, esistono modelli creati apposta per questa finalità che spesso dispongono anche della presa da 12V da collegare all’accendisigari.
Vuoi un compressore che non svegli i bimbi che dormono al piano sopra? Nessun problema, a disposizione esistono compressori silenziati per non creare disagi sonori in luoghi chiusi e piccoli come i garage anch per preservare l’udito di chi è presente!
Se sei uno che nella “borsetta” porti sempre il compressore, allora il modello portatile è adatto a te: molto più maneggevole e se sprovvisto di serbatoio, può pesare solo 4kg!
Caratteristiche importantiIn fase di scelta del compressore fai attenzione a questi dettagli e qualità.
Bene, abbiamo visto tutti i punti salienti riguardo i compressori e il mondo che li circonda. Ricorda sempre che un fattore importantissimo sono gli accessori con cui accompagni questo straordinario utensile versatile e sempre comodo da avere in casa.
Visita la sezione dedicata ai compressori sul nostro sito, oppure ti aspettiamo in negozio per poterti consigliare il modello giusto avvalendoti della competenza dei nostri addetti specializzati. Indica il codice prodotto
#000390294# Indica il codice prodotto
#000339953# Indica il codice prodotto
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Saldatrice, quale scegliere? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Banner_saldatrice_630x467px_-_Co.jpg | La saldatrice è da sempre un must have del bricolage. Capiamo meglio le differenze tra i modelli in commercio | https://www.eurobrico.com/it/blog/saldatrice-quale-scegliere | 9027 |
saldatrice, quale scegliere?La saldatrice è da sempre un must have del bricolage. Capiamo meglio le differenze tra i modelli in commercio!
Se sei un bricoleur provetto, oppure un hobbista alle prime armi, la saldatrice è un prodotto comodo per creare o riparare ciò che desideri. Il processo di saldatura si può effettuare su diversi materiali ma noi ci soffermeremo su quelle che possono saldare metalli ferrosi o non ferrosi. Cominciamo!
Le saldatrici sono utensili creati apposta per unire due parti di metallo tra loro e possono essere di tipi diversi a seconda dell’uso che se ne vuole fare, dello spessore da saldare, del materiale da unire… Ci sono saldatrici allo stagno, MMA, a filo continuo MIG e MAG, a TIG. Insomma, si tratta di un mondo complesso!
Per utilizzare saldatrici elettriche d’uso non professionale, ovviamente si sfrutta la corrente alternata di casa a 220V, che passa attraverso un trasformatore raffreddato ad aria all’interno della saldatrice viene cambiata in corrente continua. Tale energia serve per creare un arco voltaico tra l’elettrodo e il pezzo di metallo, così da fonderli insieme.
Ogni saldatrice è composta da più parti, in generale le principali sono:
![]() Saldatrice MMA InverterOttima per i principianti del settore, la saldatrice MMA ossia Manual Metal Arc ha temperature di fusione che si aggirano tra i 3000 e i 4000 gradi e può fondere componenti di spessore tra i 2 e i 10mm. Si tratta di modelli che utilizzano il sistema ad elettrodi a cui si attribuisce la funzione di conduttore elettrico; questi ultimi sono composti da un’anima metallica ma ricoperti di un materiale che protegge la saldatura dall’ossidazione. Questo tipo di lavorazione è chiamato ad arco appunto perché si crea un arco elettrico tra l’elettrodo e il pezzo da saldare.
Per la loro semplicità d’uso e per il costo contenuto sono perfette per l’ambito hobbistico e per lavoretti fai da te. Composte come tutte dall’apparecchio centrale che eroga l’elettricità, un cavo di massa da collegare al pezzo e un cavo con pinza porta elettrodo che se avvicinato al pezzo da saldare crea un corto circuito tale da fondere i metalli.
Attenzione: la difficoltà d’impiego di questo tipo di utensili sta nel posizionare l’elettrodo alla giusta distanza dal pezzo in quanto se troppo vicino, si “incollerà” alla superficie. La bravura del saldatore sta proprio nella capacità di mantenere l’elettrodo alla giusta distanza, lungo tutta la linea di attaccatura dei pezzi, mano a mano che esso si consuma.
Le saldatrici MMA sono ottime per piccole riparazioni perchè funzionano senza l’utilizzo di gas, si può impiegarle all’esterno senza problemi di correnti d’aria; permettono la saldatura della stragrande maggioranza di metalli e in posizioni non facilmente accessibili grazie alla lunghezza degli elettrodi.
Saldatrice MIG o MAGAnche questo tipo di utensile funziona tramite un arco elettrico ma non dispone di elettrodo. Lavora con una bobina di filo metallico che si consuma progressivamente durante la linea di saldatura; al fine di proteggere il punto di giunzione tra le parti, le saldatrici di questo tipo disponono di torce che emanano un gas al momento della fusione. Con un gas inerte come l’argon o l’elio, si tratta di saldatura MIG (Metal Inert Gas), se invece c’è una miscela con anidride carbonica si effettua una saldatura MAG (Metal Active Gas).
Consiglio: utilizza la saldatura MIG per l’acciaio inossidabile, i metalli non ferrosi come l’alluminio o per le leghe leggere. La modalità MAG è meglio da un punto di vista qualitativo per gli acciai al carbonio.
Se vuoi migliorare le tue prestazioni di saldatore, questo tipo di utensili hanno rese decisamente migliori rispetto alle precedenti MMA: permettono di saldare spessori più fini, di tutti i materiali a seconda del gas scelto e sono anche piuttosto semplici da imparare ad usare.
Preferisci non utilizzare il gas e quindi liberarti delle bombole? Nessun problema, ci sono fili metallici detti “animati” che hanno al loro interno una polvere che con la fusione si libera e si deposita sulla saldatura come strato protettivo. Ovviamente tale filo è più costoso di quello “standard” ma ti permette anche di saldare all’esterno senza problemi.
![]() ![]() Saldatrice a TIGLa modalità più utilizzata in campo professionale è quella a TIG (Tungsten Inert Gas) in quanto permette saldature sottili e precise sia su metalli ferrosi che non, tramite un refrattario non fusibile in tungsteno. Tale ago infusibile, non viene mai a contatto con la superficie da saldare ma serve a far fluire i gas di protezione elio e argon.
Grazie ai punti di giuntura che si vengono a formare questo tipo di processo viene utilizzato per tubature o anche per sistemi a pressione grazie alla sua tenuta molto forte; per la sua resa piacevole all’occhio ci si serve di questo tipo di saldatura quando la parte lavorata sarà visibile.
Saldatura a stagnoUtilizzata maggiormente nel settore elettrico o elettronico la saldatrice a stagno è quella più diffusa in assoluto perché permette di unire due componenti in maniera meccanica, come succede per i circuiti stampati. All’interno è presente una resistenza che permette di trasformare l’elettricità in calore ad alte temperature così da poter fondere la lega metallica di stagno e piombo. Molto compatti e pratici sono perfetti anche loro per lavoretti di bricolage: occupano pochissimo spazio e l’utilizzo è particolarmente semplice. Surplus aggiuntivo di questo modello è il basso costo d’acquisto.
Accessori fondamentali per il saldatoreDoveroso spendere alcune parole a proposito dei sistemi di sicurezza che dovrai utilizzare per proteggerti durante l’uso della saldatrice. Ricorda sempre che la saldatura utilizza alte temperature pertanto allontanati da parti infiammabili e lavora in un ambiente ventilato così da evitare incendi accidentali che potrebbero danneggiare te e ciò che ti circonda.
Acquista guanti protettivi per le mani, un grembiule in pelle per proteggerti da gocce di metallo fuso ma soprattutto abbi cura dei tuoi occhi: tante le visiere da saldatura in commercio. Si tratta di maschere protettive dotate di sensori, che “vedono” la luce prodotta dalle scintille e oscurano il vetro.
Ora che hai tutti gli strumenti per scegliere con criterio la saldatrice, ti aspettiamo online con le nostre proposte di saldatrici!
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Barbecue non ti temo, guida per principianti | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/bbq_630x467px_11506_1_11508_1.jpg | Pasti succulenti e bella figura assicurata. Ma con le giuste attenzioni! | https://www.eurobrico.com/it/blog/barbecue-non-ti-temo-guida-per-principianti | 11508 |
Barbecue, come sceglierlo ed usarlo al meglioPasti succulenti e bella figura assicurata. Ma con le giuste attenzioni!
In vista dell’estate, la voglia di convivialità aumenta e chi di noi non pensa ad una bella grigliata tra amici? Nell’articolo scoprirai come scegliere il modello giusto di BBQ e gli errori più frequenti!
Il pasto per eccellenza, quando si tratta di convivialità nella bella stagione è sicuramente il barbecue, un tipo di cottura importato dagli Stati Uniti: sempre più diffuso, ha gusto senza dover aggiungere grassi o calorie, adatto quindi a tutti quanti bambini e diete comprese!
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Ventilatore o climatizzatore, quale fa per te? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/ventilatore_630x467px_1_9240_1.jpg | D'estate le temperature si fanno sentire, preparati a valutare cosa ti serve per affrontare la calura! Sei tipo da ventilatore o condizionatore? | https://www.eurobrico.com/it/blog/ventilatore-o-climatizzatore-quale-fa-per-te | 9240 |
ventilatore o condizionatore, cosa scegliere?D'estate le temperature si fanno sentire, preparati a valutare cosa ti serve per affrontare la calura! Sei tipo da ventilatore o condizionatore?
La stagione estiva si avvicina ed è giusto pensare con anticipo alle soluzioni disponibili per non soffrire il caldo torrido all’interno di casa. Soprattutto nelle città, le alte temperature si sono fatte sentire in particolare negli ultimi anni e devi far attenzione a diverse cose, prima di capire cosa fa al caso tuo. Chiarisciti le idee continuando a leggere!
Sicuramente appena si parla di raffrescamento da interno, si pensa a ventilatori e condizionatori, i due prodotti più diffusi e conosciuti del mercato. Ognuno di essi ha diversi punti di forza ma anche difetti da dover considerare: non esiste la risposta corretta in valore assoluto, alla domanda “quale dei due prodotti è meglio”. Entrambi sono una soluzione valida a seconda delle situazioni che ognuno di noi ha!
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4 Domande da farti quando scegli l'arredo esterno | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/arredo_giardino_630x467px2_11481.jpg | Tanti tipi, tante dimensioni, tanti usi! L'arredo esterno è un fattore importante per i momenti estivi! | https://www.eurobrico.com/it/blog/4-domande-da-farti-quando-scegli-l-arredo-esterno | 11506 |
4 domande da farti quando scegli l’arredo esternoTanti tipi, tante dimensioni, tanti usi! L'arredo esterno è un fattore importante per i momenti estivi!
Ah, la primavera! Le giornate si allungano, gli uccellini cantano e la voglia di stare all’aria aperta aumenta: infatti questo è il momento perfetto per pensare di arredare il giardino per renderlo un luogo perfetto dove passare serate di relax in compagnia di un buon libro, oppure per un pranzo gustoso con amici.
Per fare una scelta ottimale, basata sulle tue reali esigenze parti da queste 4 domande:
![]() Quanto grande è lo spazio?Si tratta di un semplice balcone per due, un ampio giardino floreale oppure un ritaglio di prato attorno a casa?
Quale attività desideri fare in giardino?La vera essenza di scelta sta nel determinare le tue aspettative rispetto gli acquisti! Ognuno di noi si immagina già come voler vivere, come voler riempire e come utilizzare alcuni spazi. Fare il focus su questi dettagli ti permette di ponderare nel minimo dettaglio ma non dimenticarti che modo uso e spazio disponibile, sono molto connessi tra loro!
Ovviamente ogni prodotto viene studiato per soddisfare alcune esigenze, ma non si riesce ad accontentarle tutte: un tavolo con sedie, sarà meno adatto per rilassarsi al sole come può essere un divanetto, un lettino o un’amaca. Ma tra questi, è il migliore in caso di pranzi o cene!
Pertanto, cos’è che vuoi fare con il tuo arredo esterno? Se sei abituato a vivere gli attimi in intimità o in coppia, puoi optare per una panchina in ferro battuto da posizionare all’ombra di un salice o di una betulla: ti accompagnerà in chiacchierate intime o in letture illuminanti. Un set in metallo ripiegabile da due posti è ottimo per mangiare sul balcone cittadino.
Se hai più spazio ed hai la possibilità di inserire un bel tavolo con sedie, potrai invitare gli amici per un banchetto gustoso; altrimenti, per allegri apertivi scegli un coffee set o divanetti e poltrone coordinate, linee comode per far vivere il relax nel migliore dei modi!
Però, il miglior modo per rilassarsi profondamente rimangono i lettini, un morbido dondolo, le amache all’ombra di un albero oppure una semplice sdraio per i posti meno spaziosi!
Tutta questione di stile.Ricordati sempre, che se decidi di arredare la parte esterna, devi mantenere un gusto estetico che si rifà all’interno: il giardino è un prolungamento della casa e non un’area a sé stante, soprattutto in casi come terrazze, balconi o verande!
Ecco, se avrai ben in mente questo dettaglio, ti sarà più semplice determinare lo stile dei nuovi arredi: se la tua casa è ammobiliata con stile moderno, puoi valutare linee piene ma essenziali con l’alluminio o le resine.
Con un gusto orientale e rustico, sarà perfetta tutta la gamma in legno o il Rattan, invece per qualcosa di più classico pensa al romanticismo del ferro battuto.
![]() ![]() Qual è il materiale giusto?E qui arriviamo all’ultima domanda: quale materiale scegliere per l’arredo esterno?
Sembra una domanda banale, ma su questo si basa il prezzo, la manutenzione, la pulizia e anche la durata del prodotto!
Sostanzialmente esistono cinque categorie di materiali e ciascuna di esse ha caratteristiche e proprietà differenti:
Andiamo in ordine.
Legno
Con un sapore esotico, che si associa subito alle zone relax di strutture ricettive, le essenze utilizzate possono essere svariate e ognuna di loro si posiziona in una determinata fascia “di qualità”.
Ricorda, è importante acquistare il legno in modo sostenibile e attento alle esigenze climatiche. Scegli sempre prodotti certificati FSC e PEFC da foreste controllate.
Manutenzione: se hai essenze esotiche, utilizza oli specifici per evitare che il legno diventi grigio con il tempo una o due volte l’anno; altrimenti un impregnante è perfetto per il legno di Pino! Inoltre, copri o riponi lontano dall’umidità il tuo set durante l’inverno, lo aiuterà a farti felice per più tempo!
Alluminio
Con linee essenziali, leggere e moderne, l’alluminio riesce ad arredare con semplicità ed effetto. Questo materiale è molto resistente alla ruggine e anche alla salsedine: casa al mare, non ti temo!
Si tratta di mobili molto leggeri, ottimi per essere spostati con facilità o riposti senza trasportare pesi eccessivi. Attenzione però: leggerezza significa anche spostamento in caso di forte vento. Valuta bene se la tua zona subisce spesso raffiche pericolose per il tuo set, ma soprattutto per te e i tuoi vicini!
Spesso l’alluminio viene abbinato ad un tessuto sintetico, il Textilene: non scolorisce e resiste all’umidità. Ottimo compromesso!
Per la pulizia, utilizza una semplice spugna non abrasiva con detergente neutro e se vuoi esistono anche prodotti specifici per ravvivare la lucentezza.
Anche in queto caso, ricorda che se hai necessità di riporre l’arredo durante la stagione fredda, non sistemare i componenti direttamente sul pavimento. Per evitare graffi, posiziona un telo o del tessuto per terra e sistemalo anche tra un pezzo e l’altro: la primavera successiva troverai di nuovo il set intonso!
Acciaio e Ferro
Mobili pesanti e molto resistenti, hanno delle linee classiche e molto romantiche. E’ bene ripararli dal sole e dalla pioggia: tendono a scaldarsi nel primo caso e potrebbero arrugginire nel secondo. I modelli in acciaio verniciato sono molto resistenti agli agenti atmosferici e sono adatti anche ad un uso intensivo. Ti consigliamo di fare dei trattamenti specifici per la ruggine, così da mantenere sani tutti i componenti!
La pesantezza li rende perfetti per zone dove il vento si fa sentire: non voleranno via!
Anche in questo caso, se riponi il set, fai attenzione a non graffiarlo. Ogni lesione può significare ruggine nella stagione successiva!
Rattan sintetico o Polyrattan
Come visto prima il Rattan è un tipo di liana intrecciata: ebbene si sa, quando un materiale naturale funziona, c’è quasi sempre un’imitazione sintetica e più economica: il Polyrattan, una rappresentazione in fibra di polietilene riciclabile, rispecchia totalmente l’aspetto esteriore! Un’alternativa economica ma resistente, adatto a raggi UV, pioggia e tutto quello che l’esterno può offrire. Fai attenzione perché più il set è economico, più probabilmente è meno durevole rispetto ai concorrenti di fascia più alta!
Resina o Polipropilene
La resina è ovviamente un materiale sintetico molto quotato in quanto può acquisire forme, dimensioni e colorazioni molto varie. Insomma, il design non ha limiti con questo materiale! Resistente ai raggi UV e idrorepellente.
Per questi ultimi due materiali plastici, la manutenzione è minima, solo un consiglio: prima di acquistarli, pensa allo spazio di cui disponi per riporli durante l’inverno. Questa tipologia di set, non è richiudibile, pertanto o valuti di poterli smontare ogni anno, oppure devi optare per qualcosa di più pratico!
Protezione dall’inverno
Ci sono tantissime coperture studiate appositamente per tutto l’arredo esterno, anche per i barbecue: devi trovare quello delle misure corrette e della grammatura che cerchi.
Se ricopri l’arredo per l’intera stagione, durante le belle giornate invernali, scoprilo così da farlo respirare ed evitare umidità e condensa, soprattutto per le essenze di legno naturale!
Mobili da giardino con i pallet
Vuoi avere una soluzione completamente personalizzata? Costruisciti un divanetto con gli ecopallet! Rivalutati da qualche anno, sono una soluzione versatile, originale ed economica. Oltre la struttura, pensa a comodi cuscini da apporci, il relax non può essere scomodo!
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Tanti divani, una sola casa: scegli il migliore per te | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/divano_630x467px_9719_1.jpg | Il divano è un componente importantissimo in una casa. Ecco le giuste domande per non effettuare scelte sbagliate! | https://www.eurobrico.com/it/blog/tanti-divani-una-sola-casa-scegli-il-migliore-pe | 9719 |
TANTI DIVANI UNA SOLA CASA: SCEGLI IL MIGLIOREIl divano è un componente importantissimo in una casa. Ecco le giuste domande per non effettuare scelte sbagliate! Se per te è arrivato il momento di pensare ad un nuovo divano, questo è l’articolo giusto. Affrontare la scelta di un componente d’arredo così importante potrebbe metterti un po’ sotto pressione ma non temere: ora affrontiamo insieme tutti i punti cardine da valutare durante la scelta del sofà. Ti daremo gli spunti corretti per valutare al meglio le caratteristiche dell’ambiente di cui disponi, per poter capire cosa è meglio per te e per l’utilizzo che fai della stanza dove inserirai il nuovo mobile. Infatti, capire qual è il modello giusto, dipende da diversi fattori. Quindi, iniziamo! Come scegliere il divano?
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Le 5 domande da farsi prima di acquistare un robot rasaerba | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/robot_630x467px_11448_1.jpg | Come scegliere il modello giusto per le tue specifiche esigenze! | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-all-acquisto/le-5-domande-da-farsi-prima-di-acquistare-un-robot | 11448 |
le 5 domande da farsi prima di acquistare un robot rasaerbaCome scegliere il modello giusto per le tue specifiche esigenze! Tagliare l’erba senza fatica è il tuo sogno? Vorresti dedicare quel tempo ad altre attività più soddisfacenti? Pensa a tutte le ore durante l’anno che utilizzi per tagliare il prato con un risultato che dura al massimo qualche settimana? Ora puoi stare seduto in tutta comodità, semplicemente acquistando un robot rasaerba che fa il lavoro al posto tuo. Vediamo come orientare la scelta al prodotto corretto per te.
Prima di tutto, capiamo insieme cosa comprende il set di cui è composto questo prodotto. Si tratta di un kit completo di:
![]() ![]() Di quanti metri è composto il mio giardino?La metratura del giardino è un fattore molto importante: da qui si basano le caratteristiche tecniche, gli accessori e il prezzo! Tutte considerazioni importanti nella fase di scelta. Morfologia del terrenoNon tutte le superfici sono fatte allo stesso modo, per questo è giusto valutare lo stato dell’area da trattare. Potresti avere parti sconnesse, pendenze, oppure aiuole, nulla di più facile in un giardino! In base a questi fattori, dovrai fare una scelta oculata.
I robot rasaerba hanno in dotazione dei sistemi di rilevamento e di sicurezza, su cui ovviamente ricade anche il costo del prodotto stesso: quelli più equipaggiati avranno un costo medio più elevato di quelli con una dotazione base.
Soprattutto se hai pendenze sopra il 30% e aree scoscese ti consigliamo di valutare un prodotto con trazione integrale e con ruote più grandi, così da evitare il ribaltamento della struttura. Altro vantaggio è che ruote più grandi aiutano il robot a procedere con disinvoltura anche in caso di terreno morbido o ostacoli naturali come rami o foglie.
Ma l’erba tagliata, che fine fa?! D’ora in poi non dovrai più preoccuparti di dove mettere i “rifiuti organici” derivati dal lavoro di taglio erba. Tutti i trattorini dispongo della tipologia di taglio mulching che non prevede la raccolta dei fili d’erba recisi ma gli stessi vengono posti direttamente sul manto erboso: nel dettaglio consiste nello sminuzzamento e la distribuzione dell’erba che si decomporrà velocemente e rilascerà le sostanze nutritive al di sotto, come se fosse concime. Questo procedimento la rende più verde e resistente!
Mappatura del giardinoFase importantissima che serve ad “insegnare” al robottino in quale area dovrà lavorare: non lo vedrai tagliare i tulipani appena piantati nell’aiuola!
In commercio, si trovano due principali sistemi per poter mappare l’area interessata: il filo perimetrale oppure il GPS. In entrambi i casi ci sono pro e contro, vediamoli.
Il primo è un metodo semplice ed efficiente: devi curarti di posizionare il cavo con gli appositi picchetti che lo terranno fisso al suolo affinché non intralci il robottino. L’alternativa è quella di interrare a circa 3 cm da terra. Entrambi richiedono un po’ di pazienza e olio di gomito, ma garantiscono un segnale sicuro e prestazioni migliori.
Il GPS sfrutta le coordinate geografiche attraverso le mappe satellitari: molto più comodo del filo, ma non assicura la stessa efficienza qualora il segnale non sia costante o abbastanza potente. Sempre tramite questo sistema il robottino memorizza le aree dove non è ancora passato, per non fare doppio lavoro sulla stessa zona ed è anche di aiuto in caso debba ritornare alla base di ricarica nonostante non abbia completato l’area da trattare, magari per colpa della batteria scarica.
Un accessorio presente nei modelli più avanzati è la mappatura multizona, utile per quei giardini con diverse conformazioni e per cui è necessario assegnare una tipologia di lavoro diversa, per esempio aree verdi alternate a passaggi cementificati o aiuole. Il robottino memorizza gli spazi e aziona le lame solo nelle suddette aree!
![]() ![]() Modalità di ricaricaQuesti tipi di tagliaerba utilizzano un motore elettrico: oltre che avere un impatto positivo verso l’ambiente rispetto ai classici motori a scoppio, non necessitano di interventi di manutenzione! Inoltre, il livello sonoro non supera i 68db durante il funzionamento: niente più vicini che si lamenteranno per rumori fastidiosi o conversazioni disturbate!
Esistono due principali metodi di alimentazione: motore elettrico alimentato a filo oppure una batteria ricaricabile agli Ioni di Litio.
Nel primo caso, il robottino ha una durata quasi infinita dato che si ricarica elettricamente all’interno della sua base. Ovviamente per funzionare è necessaria la costante presenza della corrente e la vicinanza presso un’abitazione.
In presenza di una batteria, il prodotto sfrutta l’energia data dalla stessa e non è necessario tenere sempre collegata la base di ricarica alla corrente elettrica. E’ adatta per essere usata in qualsiasi situazione e/o condizione con un consumo di pochi kw/h durante l’utilizzo, con una percentuale di scarica che si aggira intorno al 5% al mese, quando non lo utilizzi e interventi di manutenzione praticamente assenti. Devi solo valutare di cambiare la batteria quando sarà esaurita, ma dopo diversi anni dalla data di acquisto.
Altro metodo di ricarica meno noto, è quello dell’energia solare tramite un pannellino posto sopra il dorso del robot. Attenzione però: necessita sempre della presenza del sole per poter funzionare!
Altre considerazioniDimensioni e peso
Un fattore su cui non ci si sofferma molto, durante la scelta del modello giusto per le nostre esigenze, riguarda il peso e le dimensioni del prodotto: solitamente un robottino si aggira intorno ai 50/60 cm di lunghezza e con peso tra i 6 e i 15 kg al massimo. Concetti utili se disponi di spazi o passaggi stretti dove devi considerare la possibilità del tagliaerba di poter passare agevolmente, tenendo conto anche della presenza di sensori studiati per evitare ostacoli e collisioni.
Oltre ciò, queste caratteristiche compatte sono ottime per lo stoccaggio: nelle case moderne il posto a disposizione è sempre meno!
Programmazione
Attualmente in commercio è diffusa la possibilità di programmare il robottino in automatico: devi impostare l’ora di partenza e i giorni della settimana. In questo modo puoi dimenticarti di avere un prato da tagliare per diversi giorni, lui si muove in maniera completamente autonoma nelle ore programmate.
Sensori anticaduta e antipioggia
Se sei interessato a questi accessori, dovrai fare attenzione e scegliere i modelli che montano tali sistemi: quelli di fascia bassa non dispongono di tecnologie così avanzate, che ovviamente fanno lievitare il prezzo.
I primi aiutano il robottino a “visualizzare” il manto erboso ed evitare buche o scalini che lo farebbero ribaltare e dunque fermare; semplicemente cambia percorso e continua a lavorare nelle circostanze.
Il sensore antipioggia permette al dispositivo di interrompere il lavoro quando piove, tornando alla base di ricarica. E’ consigliabile evitare il taglio erba durante le intemperie o in presenza di pozze d’acqua nel giardino, a protezione del motore e di tutto il macchinario.
Connettività
Oramai, nell’era di internet, anche i trattorini tagliaerba sono connessi alla rete wifi di casa o addirittura allo smartphone, tramite un app: gestire il dispositivo da remoto, programmandolo, cambiando le impostazioni di base e tanto altro, a seconda del livello di automazione del sistema. I più tecnologici permettono anche la mappatura dell’area di taglio, impostando il percorso e le zone dove si vuole far lavorare il tagliaerba.
Oltre ciò, è possibile ricevere notifiche per quanto riguarda guasti, interventi di manutenzione, avvisi di funzionamento e anche la percentuale di batteria rimanente. Tutto è molto importante per tenere sott’occhio lo stato generale di salute. Anche considerando l’investimento fatto, potrebbe essere un buon modo per garantire una lunga vita al tuo nuovo acquisto!
Sistemi di sicurezza e antifurto
I migliori robot automatici sono anche dotati di sistemi di sicurezza e antifurto, per “assicurare” la spesa appena fatta.
Prima di tutto i costruttori inseriscono le lame nella parte posteriore: questo evita il rischio di tagliarsi. Anche se il robottino viene a contatto con superfici od ostacoli non porta a contatto con la parte tagliente del meccanismo.
Sistema di spegnimento automatico in fase di ribaltamento: permette al robottino di spegnersi qualora si ribalti. Si ottimizza la carica del sistema ma soprattutto si evitano incidenti spiacevoli quando il dispositivo si ritrova con le lame in vista!
Possibilità di impostare il pin per l’accensione: utile per evitare funzionamenti “non autorizzati” magari azionati da bambini che giocano in giardino.
Un accorgimento non da poco è il sistema di antifurto. Già il pin è un primo step per dare l’impossibilità di accensione, ma qualora venga sottratto anche il reso del kit compresa la stazione base, non esiste il modo di far partire una nuova installazione iniziale senza il pin di sicurezza. Inoltre, i modelli più evoluti sono dotati di GPS, molto utile per il tracciamento del dispositivo.
Se sei arrivato fino a qui, hai a cuore la scelta di un prodotto performante, non solo in linea tecnica, ma anche e soprattutto considerando le tue personali esigenze.
Si tratta di un certo investimento e la sicurezza di trovare la soluzione adatta a te, è importante per ritenersi soddisfatti di un acquisto!
I nostri negozi, attraverso gli addetti specializzati nel settore, ti aspettano per rispondere a tutte le domande guidandoti in un’esperienza di acquisto soddisfacente!
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Tutto quello che c'è da sapere sul prato sintetico | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Tutto_sul_prato_sintetico_630x46.jpg | Un evergreen nel vero senso della parola: ma come scegliere? | https://www.eurobrico.com/it/blog/tutto-quello-che-c-e-da-sapere-sul-prato-sintetico | 9875 |
tutto quello che c'è da sapere sul prato sinteticoUn evergreen nel vero senso della parola: ma come scegliere? Stai considerando di acquistare il prato sintetico ma vuoi valutare bene la scelta? Vediamo insieme pro e contro del prodotto: i vantaggi, le giuste considerazioni da fare e come posarlo. Continua a leggere! ![]() In questo preciso momento storico, dove ogni frammento di erba o di giardino può significare molto, avere una zona dove tu possa rilassarti in santa pace senza aver davanti un milione di sistemazioni da fare, equivale ad avere un’oasi nel Sahara! Prato sintetico si o noSi tratta di una scelta che devi fare in maniera oculata. Le considerazioni principali che spingono le persone ad acquistarlo sono quelle di non rinunciare al benessere del bel prato curato ovviando però ai tempi e i costi di manutenzione, impossibilità fisiche, di tempo o poco interesse verso il giardinaggio.
E’ un prodotto adatto a tutti, a maggior ragione per chi ha difficoltà di gestione riguardo l’appezzamento di terreno per cause climatiche come troppo sole, troppa umidità, insetti infestanti oppure allergie al fieno.
Non dimentichiamoci però di chi vorrebbe un balcone.. Sempre verde! Infatti, il prato sintetico può essere un’ottima alternativa per chi desidera decorare l’unica parte di casa esterna con un minimo di comfort, anche per i bambini o semplicemente per “sognare” qualcosa di più, nonostante tutto.
Detto questo, vediamo di cosa necessita per essere installato!
![]() ![]() Cosa mettere sotto il prato sintetico - Preparazione del terrenoQuesto prodotto è composto da diversi strati, invece il materiale che prepari sotto può variare a seconda di dove desideri installarlo. Se opti per il terrazzo, avrà bisogno di curare le caditoie per lo scolo dell’acqua e un materassino drenante. Invece su terreno naturale, si sfrutta lo strato di terra sottostante livellandolo accuratamente per renderlo uniforme e conferirgli la pendenza giusta per far scivolare i liquidi al di sotto ed evitare futuri lavori di manutenzione rilevanti. Sempre con l’obiettivo di non dover più dedicare del tempo a ristrutturazioni future sulla pavimentazione, considera di fare un cordolo perimetrale in cemento o una bordatura in materiale plastico: questo ti assicurerà maggior stabilità al terreno evitando avvallamenti e il prato non si staccherà dal terreno.
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L’idropulitrice | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/def_idropulitrice1_1_9292_1.jpg | A cosa serve e come funziona | https://www.eurobrico.com/it/blog/lidropulitrice | 9292 |
L'idropulitriceA cosa serve e come funziona Molte attività, un solo prodotto! L’idropulitrice ti può risolvere molti problemi: vediamo quali! ![]() ![]() Che cosa è?!Partiamo dalle basi: l’idropulitrice è una macchina che utilizza l’acqua da un comune rubinetto portagomma da giardino, per pulire con alta pressione tutte le superfici che vuoi. Ovviamente, il getto che viene emesso da questo prodotto è di forte impatto: scegli accuratamente le superfici che vuoi detergere, altrimenti rischi di rovinarle o danneggiarle! Capire questo, ti aiuterà anche a scegliere il modello giusto per te! Cosa sapere sull’idropulitrice?In commercio esistono molte tipologie e marche diverse, ma quale è giusto scegliere? Sicuramente la prima distinzione da fare è quella tra idropulitrice a caldo, oppure a freddo. Quelle più diffuse sono sicuramente le seconde che hanno anche costi più contenuti, essendo sprovviste di caldaia, utile a scaldare il liquido. Queste permettono comunque una pulizia accurata e consigliamo questo modello se fai parte della categoria di persone che la vogliono acquistare per migliorare l’aspetto delle mattonelle o delle recinzioni esterne: sarai pienamente soddisfatto delle prestazioni! Infatti, il modello a caldo dà il suo meglio con superfici a contatto con sostanze oleose e unte; le prestazioni dell’acqua calda servono per eliminare batteri e germi e permette un’asciugatura più veloce. Insomma, l’uso di quest’ultima è dedicato più al mondo di commercianti e professionisti! Altro fattore fondamentale da sapere è l’importanza degli accessori di cui è munita un’idropulitrice. In base alle tue esigenze, gli accessori possono dare un surplus non indifferente nella resa e nella semplicità di lavorazione. Rendono più veloce ed efficiente il prodotto, rendendolo versatile nel modo più completo e per tutti gli usi! Con il giusto kit, non ti fermerà più nessuno! ![]() ![]() ![]() A cosa serve un’idropulitrice?Le macchine ad uso domestico danno il massimo con la pulizia di vialetti, cortili e verande esterne, oppure nella pavimentazione della piscina e nelle aree circostanti. Usala per disincrostare sporco dai muretti dai cancelli o dalle recinzioni. Anche su pietra, muri rivestiti o scale, vedrai la differenza tra prima e dopo!
E la pulizia di macchina, moto e bici? Brillerà tutto in pochi minuti, soprattutto se userai un detergente specifico!
Insomma, l’dropulitrice ha cambiato letteralmente le nostre abitudini per pulire il giardino, le aree fuori casa, l’auto facendoci risparmiare tempo e acqua ma soprattutto ottenendo un lavoro veramente di alta qualità!
Come hai visto questo strumento è molto semplice ma è un prezioso alleato nelle nostre case: ciò che veramente fa la differenza nelle prestazioni e nella polivalenza sono anche gli accessori. A tua disposizione spazzole fisse o rotanti, ugelli schiumosi, lava superfici, kit stura tubi, kit lancia sabbiante e tanti altri.
In base alle tue esigenze, occasionali o semi professionali, puoi trovare l’idropulitrice che fa per te, risultati assicurati.
Ti aspettiamo in negozio e online per aiutarti nella scelta!
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GUIDA ALLA SCELTA DEL PAVIMENTO LAMINATO | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_laminato_11358_1.png | Tantissimi prodotti sul mercato, ma qual è quello giusto? | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-alla-scelta-dei-laminati | 11358 |
guida alla scelta deL pavimento laminatoTantissimi prodotti sul mercato, ma qual è quello giusto? Il pavimento laminato è ormai diffusissimo in tutti gli store dedicati al fai da te e bricolage, ma con il tempo è diventato un must have anche per negozi specializzati nelle pavimentazioni. Vediamo insieme tutte le caratteristiche! ![]() Nato durante gli anni 90, è stato inizialmente concepito per risolvere problemi di rivestimenti fieristici e ristrutturazioni veloci. Entrambi, fanno parte della categoria di ristrutturazioni veloci ed economiche, pertanto con il tempo questo tipo di materiale è stato acquisito anche nei lavori edili per privati e strutture commerciali.
Molto utile per chi deve ricoprire vecchi pavimenti senza dover demolire, il laminato è emerso come miglior compromesso, con una forte espansione.
Anche la praticità nell’uso ha determinato un’importante caratteristica: facile e veloce da posare, semplice da mantenere nel tempo con tantissime colorazioni disponibili sul mercato, che possono seguire le “mode” del momento. Cosa che un parquet tradizionale, non ha modo di fare! Insomma, un pavimento flottante di tutto rispetto!
Se sei una persona attenta all’ecosostenibilità ed all’ecologia, questa soluzione potrebbe essere fatta apposta per te: i laminati contengono molto legno all’interno degli strati di cui sono composti. Quest’ultimo, essendo un materiale organico, rende il pavimento in laminato, completamente allineabile alle concezioni di strutture e ambienti sostenibili.
Di cosa è fatto? Ora dedichiamo qualche riga alle caratteristiche tecniche di cui è importante essere a conoscenza, quando si parla di laminato.
Infatti, questo prodotto è composto da più strati di diversa derivazione e con peculiarità funzionali precise: ognuno di loro incide sulla qualità del prodotto finito e ovviamente anche la fascia di prezzo dove si colloca. Con un’anima di fibra di legno ad alta o media densità (HDF o MDF a seconda della qualità di laminato) e un profilo ad incastro che permette la posa senza colle, ossia flottante. I materiali di cui è composto, come detto prima, sono molto importanti perché essendo flottante ed essendo costituito di legno (materiale vivo), ha necessità di muoversi attraverso le dilatazioni del materiale, ma allo stesso tempo deve anche garantire stabilità e resistenza.
Vediamo nel dettaglio gli strati:
Altri due attributi fondamentali per la scelta del prodotto sono la classe d’uso e la resistenza all’abrasione. Entrambi i valori sono comunicati tramite dei simboli molto chiari, che devono essere presenti nelle confezioni del pavimento.
La prima, trasmette il luogo per cui il laminato è stato concepito: se il simbolino è una casetta vuol dire che è studiato appositamente per essere inserito in ambienti domestici con basso calpestio. Al contrario, se l’icona rappresenta un edificio commerciale, il prodotto è indicato per essere usato all’interno dello stesso.
Inoltre sono presenti delle figure di persone: queste indicano il grado di utilizzo. Nel dettaglio se le sagome hanno dei numeri come 21, 22, 23 l’uso è casalingo, invece per numeri 31, 32, 33 l’uso è professionale o commerciale. Più precisamente stanno a significare la resistenza del pavimento al passaggio delle persone: da normale ad intenso.
La seconda, è la resistenza all’abrasione che si rifà ad una norma europea e quindi dei valori univoci per tutta la zona geografica. Nel dettaglio si vuole indicare per livelli, l’uso che può sopportare il prodotto finito.
Si va per livelli dal AC1 – il più basso – al AC6, il più alto.
In base alla categoria, varia anche lo spessore: infatti si possono trovare laminati di 6mm a quelli da 12mm – in Italia.
Solitamente il primo è dedicato a pavimentazioni fieristiche o comunque temporanee e quindi non viene indicato per rivestire case né, a maggior ragione, ad uffici o attività commerciali. Per uso domestico, solitamente viene consigliato un prodotto a partire dai 7 mm con livello di resistenza AC4 – almeno. Se invece ti stai informando per l’ambito professionale, meglio optare per un AC5 o AC6.
![]() ![]() Consigli di stile Ma la scelta del pavimento non è mai semplice. Come fai ad immaginarti abbinamenti, accostamenti e resa finale?
La maggior parte delle volte, il laminato presenta stampe che riproducono le vene e l’effetto del parquet più tradizionale. Le tonalità del legno sono limitate alle peculiarità della materia prima, limite che il pavimento laminato ha abbattuto viste le possibilità cromatiche pressoché infinite.
Ma il colore non è tutto: infatti la resa è data non solo da questioni cromatiche, ma anche di forma! Lunghezza e larghezza delle doghe e direzione di posa sono dettagli che fanno la differenza. Anche la presenza di venature, di nodi o bisellature condurranno ad un risultato più o meno rustico, più o meno moderno.
Le domande importanti a cui darti risposta sono: voglio rendere l’ambiente più luminoso? Rendere più grande una stanza piccina oppure un pavimento sottotono per dare risalto all’arredo d’antiquariato?
Qua sotto abbiamo raccolto qualche consiglio che ci sentiamo di darti a proposito della scelta del pavimento, non solo riguardo i laminati:
Manutenzione
E' bene scegliere un prodotto di qualità, ma è la manutenzione il segreto di tutto. Seguire le indicazioni dei produttori o dei rivenditori è importante per avere un prodotto pari al nuovo, almeno per il tempo più lungo possibile!
I laminati devono essere puliti con prodotti non aggressivi e con prodotti non abrasivi, altrimenti si danneggerebbe il primo strato trasparente. Acqua abbondante, non fa bene a questo tipo di rivestimento, strizza bene il panno prima di appoggiarlo a terra. I cattura polvere, panni in microfibra e prodotti appositi, sono il miglior trio per pulire e mantenere giovani i laminati.
Ora sei pronto per andare in punto vendita e scegliere quello che valorizza più i tuoi ambienti. Ti aspettiamo!
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Scegli la lettiera giusta per il tuo gatto | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_gattopng_11327_1.png | Orientati tra i tanti modelli disponibili sul mercato! | https://www.eurobrico.com/it/blog/scegli-la-lettiera-giusta-per-il-tuo-gatto | 11327 |
Scegli la lettiera giusta per il tuo gattoOrientati tra i tanti modelli disponibili sul mercato! Hai un nuovo amico in casa? Vorresti prendere un gattino e ti stai preparando per l’evento? Eccoti alcuni consigli per scegliere correttamente la lettiera, sia come forma, sia tutte le dritte necessarie per acquistare la sabbietta corretta ai gusti del tuo 4 zampe!
Innanzitutto, devi sapere che scegliere la lettiera per gatti corretta è importante, in quanto incoraggia un comportamento naturale che il micio ha di scavare per sotterrare le deiezioni. ![]() ![]() Iniziamo dalla forma e le dimensioni: non tutte le lettiere vanno bene per tutti i gatti! Si devono considerare età e prestanza fisica del micio, oltre che lo spazio di casa a disposizione. Un gatto giovane non avrà problemi anche con dei bordi alti – tanto comodi per non far uscire la sabbietta – ma più difficili da scavalcare. Forse però cuccioli e “anziani” potrebbero trovare queste barriere uno scomodo ostacolo per i propri bisogni giornalieri. L’ampiezza della base, deve essere larga e accogliente: il nostro amico peloso deve poter entrare con comodità e sedersi in maniera semplice. Consiglio: prendi un modello lungo almeno il doppio del corpo del gatto!
![]() Passiamo alla tipologia di sabbie in commercio. Ce ne sono di diversi tipi e con diverse caratteristiche, dallo spessore dei granelli a composizioni organiche/chimiche. Invece le sabbiette a base di silicio hanno un alto potere assorbente e diventa giallognola quando bagnata. Anche in questo caso, vedi chiaramente quando la sabbietta è da pulire e anche quando il potere assorbente finisce, lo sporco si deposita sul fondo, senza far sentire alcun odore. Attenzione però, questa tipologia di sabbietta potrebbe non essere gradita alle zampette del micio, oppure nel “peggiore” dei casi, potrebbe risultare allergico al silicio.
Ultima grande tipologia di sabbietta è quella biodegradabile, dato che le precedenti non sono sostenibili da un punto di vista ecologico e di smaltimento. Questi prodotti possono essere derivati da scarti di mais, orzo, carta, pellet, legno, paglia, terriccio, segatura. Tutti materiali ecologici che si possono smaltire in sicurezza nel wc o nei rifiuti compostabili, aiutando l’ambiente. Risultano ben accettate dai gatti infatti risultano morbide e gradevoli al tatto, anche se essendo naturali, si sporcano un po’ più in fretta e ci si deve fare attenzione frequentemente. ![]() Un consiglio che ti diamo è a proposito della pulizia della lettiera: non utilizzare prodotti aggressivi o profumati, che renderebbero l’ambiente “inospitale” per le esigenze del gatto. Bicarbonato, acqua calda e sapone neutro, andranno benissimo!
Ora corri ad acquistare tutto il necessario, il tuo gatto ti aspetta impaziente!
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Il tornio da legno e i suoi elementi! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_tornio_8979_1.png | Non sai quale modello è giusto per te? Scoprilo con noi! | https://www.eurobrico.com/it/blog/il-tornio-da-legno-i-suoi-elementi | 8979 |
Il tornio da legno e i suoi elementi!Non sai quale modello è giusto per te? Scoprilo con noi! Per un appassionato di falegnameria questo strumento non può assolutamente mancare nel proprio laboratorio. Il tornio da legno è la macchina utensile indispensabile per la realizzazione di elementi di legno cilindrici o conici o comunque leggermente sagomati. ![]() ![]() In commercio ne esistono di varie misure, la scelta è determinata dalla grandezza dei pezzi che si vuole da lavorare: per pezzi fino ai 15-20 cm - per modellismo o piccoli oggetti – ti potrà essere utile il tornio da banco, che è il più piccolo e maneggevole, mentre per pezzi lunghi anche più di un metro come ad esempio le gambe di un tavolo, è necessario invece un tornio integrale, più prestante! Qualunque sia il modello che si deciderà di acquistare, le principali componenti sono 4:
![]() ![]() Il mandrino e il perno centrale che si trovano all’estremità, rivolta verso la controtesta, ci permettono le lavorazioni frontali ad esempio tazze o piatti o lavorazioni piane. Ma che differenze ci sono tra il modello da banco o quello integrale? Il tornio da banco va montato su un piano di lavoro ad un’altezza tale che ci permette di lavorare in piedi. I supporti di appoggio per questo tipo di modello ha dei fori necessari per il passaggio dei bulloni di bloccaggio al tavolo. Alcuni modelli sono venduti con delle gambe autonome come accessorio. Il tornio integrale è un macchinario che va semplicemente posizionato nel posto più adatto, chiaramente è necessario uno spazio adibito!
Per chi ha poco spazio c’ è una terza alternativa, una versione semplificata, con contropunta e poggia attrezzi bloccati al banco da une serie di morsetti, assieme al supporto del trapano che funge da motore.
Come per tutti i macchinari è fondamentale imparare un po’ alla volta e prendersi del tempo, se si è principianti meglio iniziare con progetti semplici, ad esempio trottole e yoyo per i quali sono sufficienti pezzi di legno piccoli ed economici.
Ora hai scelto il giusto modello per le tue necessità? Faccelo sapere nei commenti e mostraci i tuoi lavori migliori!
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Guida: quale tipo di termosifone scegliere? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_termosifone_10104_1.png | Le principali caratteristiche di tutte le tipologie di termosifoni in commercio! | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-quale-tipo-di-termosifone-scegliere-1 | 10104 |
Guida: quale tipo di termosifone scegliere?Le principali caratteristiche di tutte le tipologie di termosifoni in commercio! ![]() In ogni casa andrebbe pianificato un vero piano di riscaldamento prima di intraprendere delle modifiche, dove un progettista qualificato studia il fabbisogno energetico dell’ambiente e crea un progetto capace di migliorarne l’efficienza termica. Tuttavia, è bene conoscere i tre tipi di termosifoni disponibili sul mercato.
Con l’arrivo dell’inverno e il conseguente abbassamento delle temperature, è importante pensare al riscaldamento di casa. Tra le diverse modalità i termosifoni rimangono la scelta più comune. Inffatti il termosifone, conosciuto anche come calorifero, è un sistema di riscaldamento molto semplice: l’acqua riscaldata da una caldaia, viene trasportata per mezzo di tubature all’interno del calorifero, che a sua volta propagherà calore all’interno dell’ambiente. I primi termosifoni commercializzati negli anni scorsi sono in ghisa e se ne trovano ancora nelle abitazioni non recentemente ristrutturate. Si tratta di un materiale sempre meno utilizzato, apprezzato per la sua alta inerzia termica, che richiede molto tempo per riscaldarsi ma altrettanto per raffreddarsi. Nell’ultimo decennio è stato sostituito da materiali che permettono la creazione di termosifoni di dimensioni più piccole ma con la resa termica di uno più grande. Non per ultimo, il limite delle forme con cui si può presentare, è uno dei punti a svantaggio di questo materiale.
![]() ![]() I termosifoni in acciaio hanno la doppia funzione di riscaldare gli ambienti ed essere un elemento di design: questo materiale infatti,permette la creazione di termosifoni dalle linee meno tradizionali. Tuttavia, sembra riuscire meglio nella seconda funzione che nella prima. I termosifoni in acciaio si riscaldano facilmente, ma si raffreddano con la stessa facilità. Sconsigliati per ambienti di grandi dimensioni, sono utilizzati principalmente nei bagni, dove riescono efficacemente a riscaldare la stanza e fungono anche come porta salviette o asciugamani.
Si dice: tra i due litiganti il terzo gode! Ebbene in questo caso il terzo è quello in alluminio. Facili da installare, relativamente economici, offrono una gamma non estesa come quella dei termosifoni in acciaio, ma decisamente più moderna di quelli in ghisa. Hanno una resa termica che si posiziona fra i due rivali sopra descritti.
![]() ![]() Indipendentemente dal tipo di termosifone scelto, ci sono degli accorgimenti da seguire al fine di non limitare la prestazione termica del sistema di riscaldamento. Eccone alcuni:
1. Non coprire mai il termosifone con tessuti. 2. Arieggiare gli ambienti nelle ore più calde della giornata. 3. Controlla che gli infissi siano ben isolati. 4. Fai sfiatare i termosifoni all’inizio di ogni stagione invernale.
Ora puoi valutare in serenità, che tipologia di termosifone vada meglio per le esigenze della tua casa. |
GUIDA ALLA SCOPERTA DEI SOFFIATORI! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_soffiatore_10053_1.png | Consigli sui modelli e sulle modalità d'uso per trovare quello giusto per te! | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-ai-soffiatori | 10053 |
GUIDA ALLA SCOPERTA DEI SOFFIATORI!Consigli sui modelli e sulle modalità d'uso per trovare quello giusto per te! ![]() Il soffiatore è il miglior alleato in giardino durate l’autunno! Tale prodotto è comunemente conosciuto come uno strumento per pulire giardino e spazi esterni da foglie e detriti autunnali. Se questo è il suo uso più comune, con un soffiatore si può fare molto di più: non ha stagionalità, lo puoi usare in qualunque occasione sia necessario spazzare via sporco o materiale non troppo pesante in poco tempo e senza faticare troppo!
Come si utilizza un soffiatore?
![]() ![]() Quale scegliere?
I soffiatori termici o a scoppio sono decisamente necessari per lavori lunghi e più professionali. Hanno una potenza maggiore e possono essere utilizzati per ore, va ammesso che inquinano di più e richiedono una manutenzione più attenta. Ora hai tutte le informazioni necessarie per poter fare un acquisto sicuro e valutato. Ti aspettiamo sul nostro e-commerce per sfogliare tutti i nostri modelli! |
Notte di San Lorenzo: barbecue o picnic? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/630x467_sanlorenzo_9259_1.png | E tu, quale preferisci? Un bel Barbecue o un semplice picnic in famiglia? | https://www.eurobrico.com/it/blog/notte-di-san-lorenzo-barbecue-o-picnic-1 | 9259 |
Notte di San Lorenzo: barbecue o picnic?E tu, quale preferisci? Un bel Barbecue o un semplice picnic in famiglia? L’ estate è arrivata e non c’è periodo migliore dell’anno per passare le serate insieme alla tua famiglia o agli amici; un buon bicchiere di vino, uno spiedino di carne o una torta salata, sono gli elementi giusti per dare inizio ad un barbecue o un picnic per passare la serata! La notte dedicata alle stelle cadenti si avvicina, è il momento giusto per passare una notte a testa in sù! E tu, sei più PicNic o Barbecue? Leggi con noi i consigli utili per assicurarti una splendida serata! ![]() Fan dei Barbecue? Se hai un bel giardino o un’ampia terrazza, potrai organizzare un bel bbq tra amici, nell’intimità della tua abitazione (i nostri consigli sui modelli di barbecue li puoi trovare qui)! Con questa tipologia di cottura, sarai in grado di cucinare carne, pesce e verdure in modo allegro, gustoso e salutare. Per la buona riuscita della serata è fondamentale avere a disposizione i “ferri” del mestiere:
![]() ![]() Amante del Picnic: quello che ti serve per creare questo momento stuzzicante e genuino, sono solamente alcuni oggetti e qualche piccolo accorgimento pratico. Gli oggetti utili al picnic sono rimasti negli anni praticamente i medesimi: tovaglia, cestino, posate e buon cibo! Le differenze stanno nei piccoli dettagli moderni, che possono trasformare il tuo banchetto in un’uscita al passo coi tempi:
![]() Le stelle cadenti sono uno spettacolo che ogni anno emoziona grandi e piccini e questo è il momento perfetto per stare in buona compagnia e lasciare a bocca aperta le persone amate. Qualunque sia il modo con cui vuoi passare la notte di San Lorenzo, sei pronto a goderti una piacevole serata e dell’ottimo cibo?! |
Guida all'acquisto: i tipi di amaca | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog_Amaca_10749_1.jpg | Tante e diverse, ma quale scegliere!? | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-all-acquisto-i-tipi-di-amache | 10749 |
Guida all'acquisto: i tipi di amacaTante e diverse, ma quale scegliere!? Non solo relax estivo, l’amaca è da sempre il simbolo del relax. Trova insieme a noi, il modello che fa per te!
Amaca di corda ![]() ![]() Amaca trapuntata
Amaca da campeggio ![]() Amaca a bordo piscina ![]() Amaca Maya ![]() |
Tasselli e cartongesso: ecco i migliori! | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Tasselli-Cartonge.jpg | Scegli il prodotto giusto per i tuoi lavori di Fai Da Te | https://www.eurobrico.com/it/blog/tasselli-e-cartongesso-ecco-i-migliori | 10563 |
Tasselli e cartongesso: ecco i migliori!Scegli il prodotto giusto per i tuoi lavori di Fai Da Te Tutti ci troviamo prima o poi a dover fare qualche cambiamento o ristrutturazione in casa: è proprio in queste occasioni che entriamo in contatto con l'edilizia! Uno dei must have in questo campo è il Fischer, un comune tassello che deve il suo nome al marchio di produzione più famoso. Il suo intento è quello di fissare un materiale all’altro: è composto da due parti, una è la vite, l’altra è l’involucro esterno in plastica o metallo. Si può dire quindi che il tassello è come un contenitore di plastica al cui interno si trova una vite: questi due diventano un tutt’uno molto più resistente rispetto ad un chiodo, in grado di creare un fissaggio sicuro. ![]() Il cartongesso è del gesso compressato fra due pareti di cartone; è un materiale poco consistente e resistente, per questo per poterci fissare saldamente qualcosa servono dei tasselli. Quelli ad espansione sono i più utilizzati quando si tratta di questo materiale: sono adatti a sostenere oggetti non eccessivamente pesanti come porte a soffitto, binari per le tende, lampade e molto altro ancora. Sono presenti in commercio molte tipologie di tasselli specifici per cartongesso reperibili presso i punti vendita EuroBrico, i nostri esperti sapranno consigliarti nella scelta, la quale dipenderà soprattutto dalla consistenza del materiale.
Tassello SNB9
Tassello HM Il tassello HM ha un’aspetto diverso da quello precedente, questo infatti è rivestito di metallo. Nella rondella di testa troviamo delle punte aguzze che consentono una buona saldatura all’asta di cartongesso e minimo movimento durante l’avvitamento. Ha una filettatura che gli concede di estendersi mentre viene serrato al supporto: è proprio grazie alle alette di espansione a largo raggio che la stabilità migliora. Utile quando si ha da fare con le tende o con piccole mensole a muro, armadi leggeri, lampade e quadri…Si può perfino utilizzare per gli interruttori elettrici! ![]() ![]() ![]() Tassello PD
Tassello GK Con il cartongesso, un tassello speciale è proprio il GK: con lui non avrai più bisogno di utilizzare altri strumenti per forare, pensa a tutto lui! Mentre utilizzi un avvitatore, si fa strada nel pannello e scava fino a crearsi lo spazio necessario. Ha una tenuta resistente e sicura, non ti deluderà! Immancabile se si tratta di fissaggi di pareti singole o doppie, ottime anche per lampade, binari per tende, battiscopa, quadri elettrici e tubi rigidi. Insomma tanti piccoli prodotti per poter fissare tutti i tuoi complementi d'arredo senza fatica! Trova quello più adatto alle tue esigenze nel tuo punto vendita di fiducia o anche sul nostro assortimento online! |
Biotrituratore... Perchè acquistarlo? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Biotrituratore_10.jpg | 5 motivi per cui è utile un biotrituratore! | https://www.eurobrico.com/it/blog/biotrituratore-perche-acquistarlo | 10399 |
BIOTRITURATORE... PERCHE' ACQUISTARLO?Ti diamo degli ottimi motivi per acquistare un biotrituratore! ![]() Il giardino può richiedere un notevole impegno, soprattutto per un risultato ottimale. Le mansioni sono molteplici: tagliare l’erba, bruscare le piante, togliere le erbacce, raccogliere le foglie… Ad ogni stagione corrisponde uno sforzo diverso!
Che cos’è il biotrituratore? Questo strumento è un acquisto di cui non ti pentirai, ma se non ne sei sicuro eccoti alcuni validi motivi:
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#000292916# Come scegliere un biotrituratore? La differenza di prezzo, solitamente è dovuta dalla variazione di potenza del motore, che incide sulle dimensioni dei rami in grado da triturare. Altre divergenze da considerare sono:
Ora tocca a te, scegli il tuo biotrituratore! |
Attrezzatura da picnic, quale serve? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Eurobrico-Blog-Picnic-Barbecue_10323_1.jpg | Il tuo picnic ha bisogno dei Must Have, ma non dimenticare i dettagli! | https://www.eurobrico.com/it/blog/attrezzatura-da-picnic-quale-attrezzatura-serve | 10323 |
Picnic in famiglia e con amici!Che sia al mare o in montagna, il picnic si fa sempre allo stesso modo. Eccoti alcuni consigli sulle attrezzature necessarie per una giornata indimenticabile. Il picnic della domenica è un bel momento per passare del tempo in famiglia, o con gli amici, all’aria aperta! Ma non cadere sugli accessori fondamentali per la giornata!
Tavola o coperta? Una prima valutazione da fare è se scegliere una coperta o una tavola con sedie e panche. La prima è certamente più facile da trasportare, ma meno comoda e più disordinata quando si mangia. Esistono molti set picnic pieghevoli in valigetta, composti da un tavolo e quattro sgabelli, semplice da portare e poco ingombrante nella macchina. ![]() ![]()
Frigo Box ![]()
Materassino Barbecue. Fare una bella braciolata è sempre un modo divertente per prepare il pranzo. Se per il tuo picnic hai intenzione di fare una grigliata, organizzati cercando un parco che permetta l'utilizzo di barbecue, che l’area sia pianeggiante e il terreno sia ben battuto. Esistono diversi tipi di barbecue portatili da campeggio che soddisfano diverse esigenze. A cominciare da quelli a carbonella, solitamente i più economici e più utilizzati in queste occasioni. Ne esistono alcuni che si richiudono a valigetta, grazie al loro sistema ad incastro montarli risulta sempre veloce e semplice. I barbecue a carbonella rimangono i preferiti per i picnic, in quanto la carbonella è facile da trasportare, e rimangono i meno ingombranti e i più leggeri. ![]() Ombrellone e tenda da picnic. |
Pergola, gazebo od ombrellone, quale scegliere? | https://www.eurobrico.com/foto/NOR/Blog-eurobrico-vivere-la-primavera_9791_1.jpg | Leggi i nostri consigli, acquista consapevolmente! | https://www.eurobrico.com/it/blog/guida-allacquisto-pergola-gazebo-od-ombrellone | 9791 |
PERGOLA, GAZEBO OD OMBRELLONE, QUALE SCEGLIERE?Ma quel è la soluzione migliore? Pergola, gazebo oppure ombrellone? Di seguito, per la prima volta, i tre rivali dell’estate verranno messi a confronto. Scrivi gli ordinali delle foto che vuoi che compaiano nella slideshow separati da virgola
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Numera la Slideshow se ce ne più di una
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