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Vogliamo condividere con te i temi principali del bricolage e fai da te per aiutarti e farti avvicinare sempre di più a questo mondo pieno di idee e creatività!

La piscina è un prodotto che in estate è molto desiderato: l’acqua fresca, la comodità di casa e potrai sempre trovare il desiderato posto all’ombra! Ma come tutte le cose, deve ricevere le giuste cure; continua a leggere per sapere cosa fare se hai a casa una piscina fuori terra!

 

Avere una piscina è un buon investimento anche per aumentare il valore del proprio giardino. Si deve sapere quale modello scegliere e dove poterla appoggiare, ma questo te lo spieghiamo approfonditamente nell’articolo “Quale modello di piscina scegliere”.
Ora però trattiamo il momento in cui hai già acquistato la piscina, la porti a casa entusiasta della novità e non vedi l’ora di vedere le facce dei bambini, nel vederla! Sappi però che una volta montata non la potrai utilizzare per i prossimi giorni: eh si, perché ci sono dei trattamenti da fare e non ne potrai saltare nemmeno uno! Ti permettono di avere la qualità dell’acqua buona, affinché i tuoi bambini possano giocare in un ambiente salubre!
Non ti spaventare però, è solo necessaria un po’ di attenzione. Cominciamo a vedere tutto nel dettaglio!
piscine fuori terra, come funzionano

Come montare una piscina fuori terra?

Il montaggio delle piscine, dipende ovviamente dal modello che hai acquistato, se autoportante, gonfiabile oppure con struttura esterna; ti consigliamo sempre di utilizzare un telo di protezione della piscina: con esso potrai garantire una vita più lunga al liner, la parte in PVC che contiene l’acqua, proteggendolo da sassolini o piccoli residui organici di alberi o piante.
Segui le istruzioni del produttore per il montaggio, solitamente riuscirai a completarlo entro un’ora a seconda della dimensione. In generale, i passaggi fondamentali sono:
  1. stendere il liner in PVC sopra il telo di protezione;
  2. preparare valvole e guarnizioni di pompa – filtro – depuratore;
  3. montare i supporti per la struttura portante (se prevista).
Consiglio: per quest’ultimo passaggio, se hai acquistato un modello con struttura portante in metallo, metti delle tavole in legno sotto i montanti in ferro, così da creare un piano d’appoggio migliore rispetto al manto erboso.

 

Bene, una volta montata la struttura, non ti resta che riempire la vasca; fallo appena puoi perchè aiuta a far fissare e distendere il liner. Ti avvisiamo fin da subito che le ore di riempimento necessarie non sono poche: ovviamente anche in questo caso dipende dalla grandezza del modello acquistato, ma è possibile che ci si impieghi più di un giorno! Facciamo un passo indietro partendo dal principio.

Per riempire la vasca hai bisogno di tantissimi litri e l’acqua deve avere determinate caratteristiche. Per questo utilizza quella del rubinetto di casa o del giardino, magari con più tubi, così da ammortizzare un po’ il tempo di riempimento. Se invece hai a disposizione un pozzo nelle vicinanze, potrebbe essere utile utilizzare quella. Attenzione però! Fai delle analisi all’acqua; sarebbe un peccato ritrovarsi una vasca verde, con acqua che non è possibile neutralizzare nemmeno con i trattamenti più aggressivi.

Vediamo come calcolare il tempo di riempimento. Dovrai sapere il volume di portata del rubinetto o di tutti i tubi con cui vorrai riempire la vasca e il volume di acqua che la piscina contiene.

Se non sai la portata del rubinetto, prendi un contenitore graduato e riempilo con il massimo della portata e della velocità che può raggiungere il rubinetto e calcola il tempo. Il volume della piscina, lo calcoli moltiplicando lunghezza x larghezza x profondità. Se si tratta di una piscina rotonda il calcolo è diametro x diametro per profondità x 0.78 che è la costante.

Facciamo un esempio.
Il tuo rubinetto porta 12L/min quindi 720L/h ossia 0.73 m3 di acqua.
Se la tua piscina è un 8x3.5x1.5 m, il volume di acqua contenuta è di 42 m3. Con la portata di un rubinetto da 0.73 m3 impiegherai 58 ore. Se disponi di due tubi di portata 0.73 m3, le ore necessarie saranno 29!

In ogni caso, le ore di riempimento sono molte e per farlo in più giorni, ti consigliamo l’utilizzo di una copertura per piscine: il telo di copertura ti è utile in questo caso, per contrastare l’evaporazione dell’acqua che altrimenti dovresti recuperare, ma anche durante il corso della stagione per far riscaldare prima l’acqua, per farla raffreddare dopo, per proteggerla da sporcizia nelle brutte giornate e per ostacolare la formazione di alghe.

piscine fuori terra, come funzionano

Superclorazione piscina fuori terra

Il primissimo passaggio da effettuare una volta riempita la piscina è quello di superclorazione dell’acqua, un modo per sanificarla con l’utilizzo del cloro, il prodotto più utilizzato in commercio in quanto semplicemente fruibile a poco prezzo e in diverse forme come pastiglie, liquidi o polveri.
Il processo di clorazione shock consiste nel diluire alte concentrazioni di cloro nell’acqua, solitamente il doppio rispetto alle quantità normali, per poterla stabilizzare verso i corretti valori chimici.

 

Consigli pratici da seguire durante il trattamento di clorazione d’urto.
  • Utilizza dicloro 55-60% che libera il 55% di particelle utili, oppure tricloro al 90% che ne rilascia il 90%;
  • Oltre il dicloro e il tricloro puoi usare anche prodotti antialghe e flocculanti che favoriscono la pulizia dell’acqua;
  • Calcola sempre bene le quantità di prodotto da usare in base ai volumi d’acqua della tua vasca;
  • Per tutti i trattamenti chimici dell’acqua, inserisci i prodotti in un secchio separato, diluendoli; solo successivamente versa il composto nella vasca. Questo protegge le pareti della piscina ma anche skimmer e filtri;
  • Utilizza questo processo anche per situazioni dove l’acqua è in gravi condizioni o si è sporcata molto. Non serve solo prima al primo riempimento!
 
Una volta scelti i prodotti, calcolate le quantità, diluite nel secchio e poi versate nella vasca, aziona i filtri per le 24 ore successive, evitando assolutamente la balneazione. Il giorno successivo misura con i kit utili, i parametri: durezza dell’acqua, il Ph e la quantità di cloro. Questi tre fattori sono influenzabili tra loro ed è necessario un monitoraggio costante e un equilibrio tra essi.

 

Durezza dell’acqua, il Ph e quantità di cloro

Durezza dell’acqua
La durezza e l'alcalinità dell’acqua sono quei dati che misurano la presenza di calcio, magnesio o di eventuali metalli pesanti; si consigliano tassi tra i 150 e 250 mg/L per la durezza e per 125-150 mg/L per l’alcalinità. Perché controllarli?
  • La durezza elevata provoca incrostazioni, acqua torbida, filtri e tubazioni otturate, macchie sulle superfici.
  • La durezza bassa è responsabile di danni alle parti metalliche attraverso la corrosione.
  • L’alcalinità alta causa incrostazioni, acqua torbida, Ph elevato e irritazione delle mucose dei bagnanti.
  • L’alcalinità bassa determina una difficile regolazione del Ph, favorisce la corrosione e macchie sulle parti metalliche.
PH
Ph è la sigla che sta per potenziale d’idrogeno, cioè la concentrazione di ioni di idrogeno contenuti nell’acqua. Questo valore è neutro se uguale a 7; acido se inferiore a 7 o basico se superiore a 7.
I livelli da mantenere per l’acqua della piscina sono da 7.2 a 7.4. Il monitoraggio di tale valore deve essere fatto almeno una volta a settimana. Mantenere i giusti valori permette al cloro di agire nel pieno delle sue possibilità, il quale previene la corrosione delle parti metalliche e il danneggiamento delle attrezzature di filtraggio. Inoltre, se il Ph ha valori errati, si rischia l’irritazione delle mucose e contribuisce alla torbidità dell’acqua.

 

Cloro
Come indicato nel precedente paragrafo della clorazione shock, il cloro è il prodotto più utilizzato al mondo per la disinfezione delle piscine, ma devi stare attento a introdurlo e mantenerlo nelle giuste quantità tra 1.0 e 1.5mg/L(ppm). Infatti, se corretto, il cloro non dà riscontri negativi all’uomo ed è dannoso solo per funghi, alghe, virus, eczemi e altro di più grave, come la legionella.
 
Tutti questi tre fattori possono essere comodamente testati con gli appositi kit per piscine che danno modo di ispezionarli con facilità. Consiglio: testa l’acqua a diverse profondità.
piscine fuori terra, come funzionano
piscine fuori terra, come funzionano

Filtri e Skimmer

Come pulire la piscina fuori terra? Per mantenerla bella e limpida, oltre i parametri dell’acqua dovrai utilizzare macchinari appositi per depurarla da particelle di sporco come filtri e skimmer.
I sistemi di filtraggio servono per garantire la pulizia attraverso l’aspirazione delle particelle sporche, trattenendo lo sporco all’interno di sé e reimmettendo l’acqua pulita nella vasca. Lo sporco trattenuto si accumula nel filtro il quale ti farà capire il bisogno di pulirlo quando il manometro aumenta di pressione. Un ottimo modo per verificare il giusto stato di pressione è quello di segnare con un pennarello il valore iniziale, il primo giorno d’uso. Questo ti aiuterà a capire la pressione corretta che deve avere il filtro e se aumenta di due valori, è ora di dare una pulizia manuale.

 

Esistono due tipi di filtro: quello a cartuccia e quello a sabbia.
Il primo è composto da una cartuccia cilindrica di cellulosa che imprigiona le particelle; è consigliato per piscine di piccole dimensioni ed è pratico e veloce da ripulire, con il vantaggio di acquistare un prodotto economico e semplice da utilizzare. Pulisci la cartuccia con una soluzione disincrostante per 24 ore e poi risciacquala prima dell’uso. Nonostante questo trattamento da eseguire ogni settimana, dovrai sostituirla dopo circa 20 giorni di utilizzo.
Il filtro a sabbia invece, è composto da due strati di sabbia silicea o a vetro che attraverso la gravità e la sua elettrostaticità, cattura le particelle di sporco. Questa tipologia di filtro è più costoso rispetto il precedente, però ha un grado di filtraggio migliore e si può utilizzare per piscine più grandi.

Gli skimmer sono strumenti da inserire nella vasca della piscina e servono sempre per ripulire l’acqua dalle impurità: viene convogliata l’acqua attraverso un imbuto che blocca foglie e particelle di sporco più grandi. Ottimo strumento per proteggere il tuo filtro da sporco grossolano e migliorare lo stato dell’acqua e del sistema di filtraggio in generale. Poco costoso è semplice da installare ed è un alleato usatissimo dai possessori di piscine!

 

Azioni giornaliere, settimanali e mensili

Per garantire lo stato della piscina e dell’acqua sempre ottimali, ti schematizziamo le attività da fare in ordine giornaliero, settimanale e mensile.

 

Giornalmente:
  • Aziona il filtro ogni giorno per 12 – 18 ore;
  • Regola il livello dell’acqua che deve essere sempre a metà dello skimmer;
  • Testa il livello di Ph e di cloro;
  • Svuota i residui nello skimmer e nel filtro;
  • Controlla la pressione del filtro e aziona un robottino pulitore se lo possiedi.
Settimanalmente:
  • In quest’ordine, pulisci la superficie dell’acqua con un retino, aspira e spazzola i bordi del liner con una spugna morbida;
  • Controlla il grado di alcalinità che deve essere compreso tra 80 e 120ppm;
  • Pulisci l’area circostante alla piscina, aiuta a mantenere anche l’acqua;
  • Aggiungi un po’ di alghicida, il cloro e il chiarificatore contro i metalli;
  • Pulisci il filtro se necessario.
Mensilmente:
  • Controlla i livelli di calcio da tenere tra i 200 e i 400 ppm;
  • Controlla i livelli di acido cianurico compresi tra i 30 e i 50 ppm;
  • Una sera fai il trattamento di superclorazione;
  • Sposta la scaletta per controllare la presenza di alghe da eliminare;
  • Pulisci l’interno degli skimmer.
Bene, se sei arrivato fino alla fine, sei pronto a mantenere bella e funzionale la tua piscina; è giusto dare valore ad un acquisto importante come questo. Fai attenzione ai dettagli e vedrai come potrai godere del risultato della tua costante manutenzione.
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