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Visto e considerato che il mio primo amore è e resta la pittura, non poteva certo mancare un articolo sui pennelli!
Quello dei pennelli è un mondo vario e articolato, la maggior parte del quale sconosciuto ai più e, per lo più, vengono utilizzati pennelli grandi per grandi superfici e piccoli per ritocchi e rifiniture. In parte è proprio così, ma certamente esistono moltissimi pennelli diversi per foggia, materiale, morbidezza, carattere, flessibilità, capacità di distribuire il colore, e molto ancora, incluso le dimensioni!
La scelta del pennello giusto cambia non solo la qualità del lavoro ma anche la sua rapidità, ed è quindi fondamentale. A questo proposito mi sono sempre chiesta perché nei kit di pittura per bambini il pennello, come fosse un elemento di secondaria importanza, ha delle setole di plastica grosse e dure con le quali neanche Giotto sarebbe riuscito a dipingere il suo famoso cerchio!
Possiamo far risalire l’origine dei pennelli all’epoca paleolitica, peli o piume legati ad un bastone, ma probabilmente quelli che usiamo oggi li dobbiamo alla Cina del 221 a.C.
I pennelli sono composti da 3 parti: le setole, la parte metallica che le racchiude che si chiama ghiera e il manico, generalmente di legno. Quasi ogni pennello ha un uso specifico dato dalla forma o dalla qualità del pelo.
Questi pennelli possono essere stondati o a punta, piatti, a lingua di gatto, a ventaglio, ecc.; ognuno ha un suo campo di azione. Quelli a ventaglio sono perfetti per riprodurre alcune venature del marmo o della pietra, come ad esempio della malachite, mentre quelli a punta quadrata sono ideali per dipingere una forma con angoli retti, quelli a lingua di gatto… francamente non li ho uso e non saprei!
I pennelli per belle arti si suddividono in 2 macro categorie: setole naturali e setole sintetiche.
Le setole naturali
Questo tipo di pennello è fatto con il pelo di animali come il bue, il tasso, lo scoiattolo, o la martora per quel che riguarda le setole morbide, mentre vengono usate le setole di maiale o cinghiale per i pennelli più rigidi. Sono pennelli molto pregiati e possono essere estremamente costosi.
Come dicevo precedentemente ogni pennello ha una sua, diciamo così, specialità . I pennelli di pelo naturale morbido come quelli di bue, martora, donnola, ecc., sono molto adatti all’acquarello perché assorbono bene l’acqua. I pennelli per l’olio hanno setole più rigide che permettono invece di stendere un colore pastoso
Curiosità: In Messico fanno dei pennelli con le fibre dei cactus, sembrano rigidissime ma una volta bagnate si ammorbidiscono molto, forse addirittura troppo!
Le setole sintetiche
Questi pennelli sono ben più recenti e sono apparsi solo nel secolo scorso; in realtà sono molto versatili e perfetti per i colori a base d’acqua come gli acrilici o la tinta lavabile. Sono quelli che uso più spesso quando devo fare delle decorazioni.
Il loro grande difetto è che si consumano abbastanza velocemente, almeno sulle grandi pareti che solitamente costituiscono il mio campo di lavoro. Probabilmente dipingendo su tela sarebbe diverso.
Questo tipo di pennelli è molto più grande rispetto a quelli per belle arti perché vengono utilizzati per coprire con la vernice superfici molto vaste. Sono generalmente rettangolari e variano di spessore, dal 1/2 cm di quelli più sottili ai 4 cm di quelli più spessi, la larghezza può invece variare dai 2 cm ai 15 cm circa.
Perché è così importante che i pennelli siano di buona qualità? innanzitutto è un problema di durata. Un buon pennello se trattato con cura può durare tanti anni.
Inoltre i pennelli di qualità non perdono peli quando vengono utilizzati, mentre quelli di bassa qualità li perdono quasi ad ogni pennellata ed è un problema perché, se non te ne accorgi subito e non li togli immediatamente, questi peli si asciugano insieme alla pittura e diventano rigidi. A questo punto se li togli rimane un solco nella pittura asciutta che, per essere eliminato, va leggermente carteggiato prima di essere ridipinto; insomma una vera scocciatura.
La scelta dell’utilizzo di un tipo di pennello piuttosto che un altro dipende, come per i pennelli per le belle arti, dal tipo di lavoro da fare.
Pitture murali
I pennelli molto grandi e spessi, chiamati “plafone” sono quelli che vengono utilizzati per tinteggiare le pareti con le pitture murali. I migliori a mio avviso sono quelli con il manico di legno e setole di maiale o similari. Sono più rigide di quelle sintetiche e spandono meglio la tinta.
Superfici irregolari