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Scopriamo i segreti di questo tipo di terriccio: usiamolo al meglio!
Non tutti i terreni sono uguali! Si possono distinguere per la proprietà fisica che identifica la sua composizione, ovvero la tessitura. Questo termine indica anche la percentuale di particelle solide di cui è formato, suddivise in tre classi granulometriche. Queste tre classi sono: argilla, limo e sabbia, con uno spessore rispettivamente minore di 2 micron, fra i 2 micron e i 20 micron e superiore ai 20 micron e inferiore ai 2 mm.
Una terra sabbiosa è facile da lavorare, è leggera, si asciuga facilmente e non necessita di vanga. Questo perchè ha una tessitura del 70%-80% di grandi dimensioni. Ti basterà prendere in mano un pugno di terriccio per riconoscerlo: riuscirai a distinguere i piccoli granuli, inoltre innaffiandolo noterai che il terreno non assorbirà l’acqua, ma che questa colerà facilmente.
Un terreno sabbioso, opposto ad uno argilloso, non è sempre il preferito, perchè è carente di sostanze nutritive e quindi poco fertile. Richiede maggiore irrigazione poiché l’acqua cola facilmente verso il basso, inoltre i granuli possono levarsi in aria con facilità, sporcare vetrate e creare fastidio. Tuttavia, bisogna anche riconoscerne i pregi: si tratta del terreno migliore per la coltura di ortaggi, come aglio, melanzana, peperone, cipolla e molti altri. Hai mai pensato di rendere il tuo orto più sabbioso?
Ma quindi, come puoi arricchirlo? Nel caso di un orto ti basterà aggiungere compost o letame e vangare il terreno, così da permettere alle particelle sabbiose di mescolarsi a quelle del terriccio fertilizzante: ciò renderà il tutto più compatto e nutriente. Nel caso di aree estese, come per esempio un giardino, ti occorrerà materiale organico e argilla! Comincia da quest’ultima, ti permetterà di rendere il terreno più solido e di migliorare la sua ritenuta idrica. In aggiunta all’argilla aggiungi delle sostanze organiche come letame, humus e residui colturali: alimenteranno il terriccio con sostanze minerali preziose e correggeranno ulteriormente il materiale organico.
Per completare il tuo lavoro, é probabile che nel suolo sabbioso siano presenti molti sassi, chiamati scheletro del terreno. Togli almeno quelli superficiali, li potrai usare come bordi naturali per le aiuole. Ricordati di continuare ad alimentare annualmente la terra con elementi organici.
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