Questo tipo di nastro è l’evoluzione di quello di carta. La colla viene messa sul cellophane invece che su carta e nasce così il nastro adesivo trasparente.
Anche in questo caso ci sono moltissime varianti, sino al nastro telato , con il quale si riesce a riparare quasi tutto.
Ma andiamo per ordine.
Il nastro adesivo trasparente: ce ne sono di varie dimensioni, dalla più piccola, che usiamo per fare i pacchetti, alla più grande che può essere usata per imballare.
Il nastro da imballaggio o da pacchi, solitamente è color avana e viene utilizzato per chiudere le scatole di cartone nei traslochi.
Recentemente questo tipo di nastro è stato prodotto in vari colori, proprio per facilitare il riconoscimento delle scatole durante un trasloco. Blu per il bagno, rosso per la camera da letto, e così via. Un modo pratico ed efficace che rimpiazza la scritta sul cartone che statisticamente è sempre sul lato invisibile della scatola, in fondo alla pila
Il nastro telato o duct tape: Molto efficace per riparazioni a lungo termine. Questo tipo di nastro è stato inventato negli Stati Uniti da Vesta Stoudt nel 1943. Idrorepellente e molto solido, era perfetto per chiudere le scatole delle munizioni. In Italia viene genericamente chiamato gaffa, da gaffer tape, anche se quest’ultimo, telato anch’esso, non è idrorepellente ed è meno solido, non adatto a riparazioni definitive.
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