Queste certificazioni prendono in considerazione diversi parametri, tra tutti, due sono i più considerati: il potere calorifico e la percentuale di ceneri. Normalmente i pellet di buona qualità hanno un potere calorifico al di sopra di 5 kWh/Kg e una percentuale di ceneri al di sotto del 0.5%.
Stando al pareri di molti, i pellet composti da segature di faggio tendono ad avere una resa calorica maggiore ma sporcano di più la stufa, mentre quelli di abete hanno una resa calorica inferiore, ma hanno una percentuale di ceneri più basse. La percentuale di umidità può essere un terzo fattore da valutare, chiaramente più secco il pellet è, meglio brucia. Va comunque detto che affinché possa essere commercializzato deve avere percentuali di umidità molto bassa, dovrai piuttosto preoccuparti di come conservare il sacco una volta aperto. Suggerimento: un porta pellet in ferro con ruote, può essere un buon investimento a questo proposito, facile da spostare, estetisticamente bello, se tenuto dentro casa impedisce al pellet di inumidirsi.
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